lunedì 6 dicembre 2010

Chi ha tempo non aspetti tempo!


Riporto di seguito una delle letture tratte dall'Ufficio di ieri, seconda Domenica di Avvento:


Dai "Discorsi di s. Agostino, vescovo.


Abbiamo udito il vangelo, e il Signore che rimprovera coloro che sanno inter­pretare l'aspetto del cielo, ma non sanno riconoscere il tempo di credere al regno dei cieli che si è avvicinato. Egli diceva questo ai giudei, ma la sua pa­rola giunge anche a noi. Nostro Signore Gesù Cristo così diede inizio alla sua predicazione: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt4, 17). E similmente Giovanni Battista il Precursore incominciò: «Convertitevi, per­ché il regno dei cieli è vicino». Anche ora il Signore rimprovera chi non vuole convertirsi mentre si avvicina il regno dei cieli. «Il regno dei cieli - egli dice - non viene in modo da attirare l'attenzione» (Lc1 7, 21) e poi aggiunge: «II regno dei cieli è in mezzo a voi».
Ognuno dunque accolga con prudenza l'ammonizione del Maestro, per non perdere l'ora in cui opera la misericordia del Salvatore, misericordia che vie­ne offerta finché è lasciato tempo al genere umano. E appunto per questo è lasciato tempo all'uomo, perché si converta, e non ci sia nessuno che incorra nella perdizione. Dio sa quando verrà la fine del mondo: ora è il tempo della fede. Se la fine del mondo troverà ancora in vita qualcuno di voi, non lo so: forse no. Ma il momento per ciascuno di noi è vicino, giacché siamo mortali. Camminiamo fra i pericoli. Se fossimo di vetro temeremmo meno le cadute. Che cosa è più fragile di un vaso di vetro? Eppure si conserva, e dura per se­coli. E anche se si può temere che un vaso di vetro cada, non si teme per esso la vecchiaia o la febbre.
Noi siamo ancor più fragili e deboli; la nostra fragilità ci fa temere ogni gior­no tutti gli incidenti che continuamente capitano nelle vicende umane; e an­che se essi non ci toccano, il tempo però cammina: l'uomo può evitare un col­po, ma può evitare la morte? Può sfuggire ai pericoli che si presentano dal di fuori, ma può sottrarsi a un male che gli cova dentro? Inoltre ora sono dei ba­cilli a minacciarti, ora d'improvviso ti viene addosso una malattia; alla fine, per quanto uno si salvi da tutte queste cose, quando arriva la vecchiaia, non c'è dilazione possibile.