martedì 21 dicembre 2010

Solstizio d'inverno



Teologi, non vi preoccupate
d’immaginare un paradiso così strano
che io non ho più voglia
di andarci.
E voi, pittori,
non dipingete ali di angeli
in vortici esangui,
ma dipingete questa terra
con le sue nebbie e le sue nuvole,
le sue stagioni e le sue strade
cementate di fango.
Il sole che tramonta nella nebbia
mi sta bene così;
la luna che scompare dietro il monte
mi sta bene così.
La primavera, l’estate, l’inverno, la neve:
la terra verde, la terra gialla, la terra bianca,
mi sta bene così.
E voi, poeti, non favoleggiate
di teorie di spiriti
disincarnati e bianchi.
La fila dei bambini che va a scuola
mi sta bene così,
il grembiulino bianco e nero
mi sta bene così;
la mano, il piede, l’orma: tutto
mi sta bene così.
E tu, Signore.
Io non ti posso immaginare
e non posso nemmeno nominarti
perché si murano le labbra
e il pensiero si scioglie
come una nuvola.
Anche tu mi stai bene come sei,
anche se non so come sei
e non voglio saperlo.
Non tentare di dirmelo, Signore.
Mi sta bene così. Signore,
non è necessario un paradiso diverso;
ma questo, questo dolcissimo mondo
se tu, la sera,
vieni a passeggiare come facevi nell’eden. (…)
E insieme
Perderemo le foglie e resteremo nudi,
nell’inverno, in un abbraccio di rami”.
(Ignoto)
Preghiera

Signore nostro Dio,
in questo giorno in cui la nostra stella, il sole,
è nel suo giorno di Solstizio d’Inverno,
la stagione che da inizio alle cose nuove,
noi ti preghiamo che ogni essere vivente
senta rinascere nel suo cuore
la speranza nell’avvenire;
si senta rinnovato e chiamato alla vita.
Fa che ogni uomo veda realizzati
i suoi buoni auspici e attese;
e che ogni tristezza e male siano allontanati
dal nuovo anno astronomico che sta avendo inizio.
Che tutti gli esseri siano consolati,
che tutti gli esseri siano felici e nella gioia.
Che tutti gli esseri diano e ricevano amore.
Per Cristo, nostro Signore. Amen