sabato 8 gennaio 2011

La fine del peccato

Domenica dopo l'Epifania.
Battesimo del Signore.
Anno A - Festa



MESSALE
Antifona d'Ingresso Cf Mt 3,16-17
Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli,
e come colomba
lo Spirito di Dio si fermò su di lui ,
e la voce del Padre disse:
«Questo è il Figlio mio prediletto,
nel quale mi sono compiaciuto».

Colletta
Padre onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo concedi ai tuoi figli, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, il tuo unico Figlio si è manifestato nella nostra carne mortale, concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te ...

Oppure:Padre d'immensa gloria, tu hai consacrato con potenza di Spirito Santo il tuo Verbo fatto uomo, e lo hai stabilito luce del mondo e alleanza di pace per tutti i popoli: concedi a noi che oggi celebriamo il mistero del suo battesimo nel Giordano, di vivere come fedeli imitatori del tuo Figlio prediletto, in cui il tuo amore si compiace. Egli è Dio, e vive e regna con te ...

LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
Is 42, 1-4. 6-7
Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.

Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 28
Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.

Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.


Seconda Lettura
At 10, 34-38
Dio consacrò in Spirito Santo Gesù di Nazaret.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.
Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.
Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui».

Canto al Vangelo Cf Mc 9,9
Alleluia, alleluia.

Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo».

Alleluia.


Vangelo
Mt 3, 13-17

Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Sulle Offerte
Ricevi, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre, celebrando la manifestazione del Cristo tuoi diletto Figlio, e trasformarli per noi nel sacrificio perfetto, che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio
Consacrazione e missione di Gesù.

E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare il mistero del nuovo lavacro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi;
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba
hai consacrato il tuo Servo
con unzione sacerdotale, profetica e regale,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.

E noi, uniti alle potenze dei cieli,

con voce incessante proclamiamo la tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore...


Antifona alla Comunione
Gv 1,32.34
Questa è la testimonianza di Giovanni:
«Io l'ho visto, e ho attestato che egli è il Figlio di Dio».

Oppure: Mt 3,14-15Giovanni disse:
«Io ho bisogno di esser battezzato da te e tu vieni da me?».
«Lascia fare per ora» gli rispose Gesù,
«Poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia».


Dopo la Comunione

Dio misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, concedi a noi tuoi fedeli di ascoltare come discepoli il tuo Cristo, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.



Riporto la traccia per l'omelia della Messa di domani, diffusa dalla Congregazione per il Clero. E' una ottima lettura per tutti, anche per quelli che non sono sacerdoti, perchè prima di essere preti (o Vescovi), siamo tutti battezzati. Da meditare prima di partecipare alla assemblea eucaristica
Il mistero del Battesimo di Cristo al fiume Giordano, ad opera di san Giovanni il Precursore, sebbene proponga alla nostra contemplazione un Gesù già adulto, è intimamente connesso alle solennità, appena celebrate, del Natale e dell’Epifania e, in qualche modo, ne raccoglie e ripropone il significato.
Nel Natale abbiamo contemplato la nascita umana dalla Vergine del Verbo incarnato. I Padri della Chiesa del IV secolo hanno approfondito la comprensione di fede del mistero del Natale alla luce della divinità di Gesù. Essi, perciò, hanno parlato dell’incarnazione del Verbo come operante già la «cristificazione» dell’umanità che Egli assumeva da sua Madre. In termini più semplici: Gesù è il Cristo sin dal primo istante del suo concepimento nel grembo purissimo di Maria, perché Egli stesso, con la sua potenza divina, ha consacrato, ha unto, ha cristificato quella natura umana, che faceva sua incarnandosi.
Nel mistero dell’Epifania, abbiamo meditato, poi, sulla manifestazione di Cristo a tutte le genti, rappresentate dai Magi, i sapienti giunti dall’Oriente per adorare il Bambino.
Ora, nel mistero del Battesimo al Giordano, queste due verità si reincontrano e si ripresentano. Il Battesimo di Gesù è infatti manifestazione definitiva di Lui ad Israele, in quanto Messia o Cristo, e a tutto il mondo in quanto Figlio del Padre. Qui troviamo allora innanzitutto la dimensione dell’Epifania, della manifestazione. La voce del Padre dall’alto manifesta che Gesù di Nazaret è il suo eterno Figlio e la discesa dello Spirito sotto forma di colomba mostra la natura trinitaria del Dio cristiano. Il vero e unico Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, si manifesta in Gesù, con Lui, attraverso Lui e su di Lui.
Ma nel Battesimo al Giordano torna anche il grande tema natalizio della cristificazione, dell’unzione in Spirito che fa di Gesù di Nazaret l’Unto per eccellenza, il Cristo, il Messia o Inviato del Padre per la salvezza del popolo. Lo Spirito che scende su Gesù manifesta e suggella in modo incontrovertibile la cristificazione dell’umanità di Gesù, che il Verbo aveva già compiuto sin dal primo istante del concepimento miracoloso da Maria. Gesù è sempre stato il Cristo di Dio, sin dall’inizio, come sin dall’inizio è sempre stato Dio. Ma la sua è una vera umanità, la quale è perfetta sotto ogni aspetto, ma anche – come annota il Vangelo – cresce costantemente nella sua perfezione, sia naturale che soprannaturale: «Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). In Israele a trent’anni si raggiungeva la piena maturità e si poteva anche diventare maestri. Gesù giunge all’età della pienezza e lo Spirito, scendendo e rimanendo su di Lui, consacra definitivamente la pienezza del suo essere Cristo.
Lo stesso Spirito, che scende sulle acque del Giordano, aleggiava sulle acque della prima creazione (cf. Gen 1,2). Perciò il Battesimo al Giordano manifesta ancora un’altra verità: in Gesù ha inizio la nuova creazione. Egli è il Secondo Uomo (1Cor 15,47) o l’Ultimo Adamo (1Cor 15,45), che viene a riparare la colpa del primo Adamo. Egli fa questo come l’Agnello di Dio che porta su di Sé i nostri peccati: «A partire dalla croce e dalla risurrezione divenne chiaro per i cristiani che cosa era accaduto: Gesù si era preso sulle spalle il peso della colpa dell’intera umanità; lo portò con sé nel Giordano. Dà inizio alla sua attività prendendo il posto dei peccatori» (J. Ratzinger, Gesù di Nazaret, Milano 2007, p. 38).