sabato 8 gennaio 2011

La fonte della Vita.

Il linguaggio delle Icone è immediato, aderente al dato della Scrittura, parla ai nostri sensi e suscita la fede. Di seguito una presentazione della Icona del Battesimo del Signore e, a commento, il testo bellissimo della seconda lettura dell'Ufficio di oggi, 8 gennaio.

IL BATTESIMO



Fino al IV secolo la Natività ed il Battesimo del Signore erano celebrati lo stesso giorno, il 6 gennaio, perché il Battesimo è, in un certo senso, il completamento della Natività. "Nella sua natività - dice San Girolamo - il Figlio di Dio venne al mondo in modo nascosto, nel Battesimo appare in modo manifesto". Prima Egli non era conosciuto dal popolo, con il Battesimo si rivela a tutti. Lo Spirito Santo accompagna la crescita naturale e progressiva del Cristo: "cresceva in sapienza, età e grazia" (Lc 2,52). Nel Battesimo i cieli si aprono e lo Spirito Santo discende su di Lui come una colomba. "E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il mio Figlio prediletto, in temi sono compiaciuto" (Mc 1,11). Cristo si rivela realmente Figlio nelle sue due nature "vero Dio e vero Uomo". Il Battesimo di Gesù è la sua Pentecoste personale, la discesa dello Spirito Santo e la manifestazione della SS. Trinità. Per questo la formula battesimale piena sarà: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"Cristo con la sua mano destra benedice le acque e le prepara a divenire le acque del Battesimo per rigenerare l'uomo a vita nuova nel "Lavacrum" purificatore del sacramento In un inno della festa ortodossa del Battesimo di Gesù, questi dice a Giovanni: "Profeta, vieni a battezzarmi... io ho fretta di far perire il nemico nascosto nelle acque, il principe delle tenebre, per liberare il mondo dalle sue reti donandogli la vita eterna" perciò Gesù entra nel Giordano, immagine della sua sepoltura. Infatti le acque non santificate che ricordano la morte - diluvio, sono chiamate "sepolcro fluido". San Giovanni Crisostomo commenta: "L'immersione e l'emersione sono immagine della discesa agli inferi e della Risurrezione". Giovanni Battista è vestito di pelli, segno del suo essere profeta e martire. È il testimone della sottomissione del Cristo, della sua "kenosis". In lui tutta l'umanità riconosce l'amore divino per noi. L'albero con la scure è immagine del ministero profetico di chiamata a conversione che il Battista annuncia; è il compimento della parola evangelica: "Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" (Mt 3,1). Gli angeli sono i diaconi nel servizio liturgico del Battesimo, pronti per asciugare e rivestire il battezzato. Per questo hanno nelle loro mani i vestiti di Cristo.




Dal «Discorso sull'Epifania» attribuito a sant'Ippòlito, sacerdote
(Nn. 2, 6-8. 10; PG 10, 854. 858-859. 862)


L'acqua e lo Spirito

Gesù venne da Giovanni e ricevette da lui il battesimo. O fatto che riempie di stupore! Il fiume infinito, che rallegra la città di Dio, viene bagnato da poche gocce di acqua. La sorgente incontenibile, da cui sgorga la vita per tutti gli uomini ed è perenne, si immerge in un filo d'acqua scarsa e fugace.
Colui che è dappertutto e non manca in nessun luogo, colui che gli angeli non possono comprendere e gli uomini non possono vedere, si accosta a ricevere il battesimo di spontanea volontà. Ed ecco gli si aprono i cieli e risuona una voce che dice: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 17).
Colui che è amato genera amore e la luce immateriale fa nascere una luce inaccessibile. Questi è colui che fu chiamato figlio di Giuseppe ed è il mio unigenito nella natura divina.
«Questi è il mio Figlio prediletto»: prova la fame, egli che nutre un numero infinito di creature; è affranto dalla stanchezza, egli che ristora gli affaticati; non ha dove posare il capo, egli che tutto sostiene nelle sue mani; soffre egli che guarisce ogni sofferenza; è schiaffeggiato egli che dona al mondo la libertà; è ferito al costato egli che ripara il costato di Adamo.
Ma, vi prego, prestatemi molta attenzione: voglio ritornare alla fonte della vita e contemplare la sorgente di ogni rimedio.Il Padre dell'immortalità inviò nel mondo il Figlio e Verbo immortale, che venne tra gli uomini per lavarli nell'acqua e nello Spirito, e, per rigenerarci nell'anima e nel corpo alla vita eterna, insufflò in noi lo Spirito di vita e ci rivestì d'un armatura incorruttibile.
Se dunque l'uomo è divenuto immortale, sarà anche dio. Se nell'acqua e nello Spirito Santo diviene dio attraverso la rigenerazione del battesimo, dopo la risurrezione dai morti viene a trovarsi anche coerede di Cristo.
Perciò io proclamo come un araldo: Venite, tribù e popoli tutti, all'immortalità del battesimo. Questa è l'acqua associata allo Spirito Santo per mezzo del quale è irrigato il paradiso, la terra diventa feconda, le piante crescono, ogni essere animato genera vita; e per esprimere tutto in poche parole, è l'acqua mediante la quale riceve vita l'uomo rigenerato, con la quale Cristo fu battezzato, nella quale discese lo Spirito Santo in forma di colomba.
Chi scende con fede in questo lavacro di rigenerazione, rinunzia al diavolo e si schiera con Cristo, rinnega il nemico e riconosce che Cristo è Dio, si spoglia della schiavitù e si riveste dell'adozione filiale, ritorna dal battesimo splendido come il sole ed emettendo raggi di giustizia; ma, e ciò costituisce la realtà più grande, ritorna figlio di Dio e coerede di Cristo.
A lui la gloria e la potenza insieme allo Spirito santissimo, benefico e vivificante, ora e sempre, per tutti i secoli. Amen.