giovedì 13 gennaio 2011

Tre "esse", una sola "emme"



Riporto il testo della prima lettura e del Salmo responsoriale di oggi, perchè contiene un dato di cui facciamo esperienza tutti i giorni: la seduzione del peccato. Il peccato ci seduce, cioè ci attrae perchè Satana ce lo presenta sotto la forma di un bene, cf. Gen.3: "Il frutto era desiderabile per acquistare saggezza...", asserto questo accolto e confermato da tutta la Tradizione della Chiesa. I Padri infatti non cessano di ripetere che l'azione del demonio NON si riconosce mai dalle forme, ma sempre dagli effetti. E quali sono gli effetti? Quelli indicati dalla lettura riportata sotto. Si tratta di una dinamica che si può riassumere come segue:

1. seduzione

2. peccato

3. ostinazione

4. indurimento del cuore

5. morte

dove si vede bene che se la forma iniziale è "seducente", l'effetto (il "frutto") è sempre inevitabilmente la morte. Tale regola purtroppo non ammette eccezioni. Al posto della parola "seduzione" possiamo scrivere quello che più ci "attrae", per esempio la parola "Soldi", o la parola "Sesso", o la parola "Successo" o tante, tante, ma proprio tante altre parole. Quello che non cambia mai è il prodotto finale del ciclo: la parola "Morte". (*)


(*): Mi permetto di rimandare anche al mio post intitolato "Il diavolo veste Prada" del 24 novembre 2010.



Prima Lettura Eb 3, 7-14
Esortatevi a vicenda, finché dura questo oggi.

Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, come dice lo Spirito Santo:
«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori

come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant’anni le mie opere.
Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: hanno sempre il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo».
Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio.




Salmo Responsoriale Dal Salmo 94
Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.

Per quarant’anni mi disgustò quella generazione
e dissi: “Sono un popolo dal cuore traviato,
non conoscono le mie vie”.
Perciò ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel luogo del mio riposo».