mercoledì 16 febbraio 2011

Come indelebile sigillo

http://scavicchialanotizia.files.wordpress.com/2010/01/ghost-creta3.jpg
Per questa sera propongo un testo semplice e profondissimo di Basilio di Cesarea.

"Bisogna sapere che non possiamo assolutamente osservare alcun comandamento se vaghiamo qua e là con la nostra mente da un oggetto all'altro. Non è possibile imparare a perfezione un'arte o una scienza se si passa costantemente dall'una all'altra e non si può certamente riuscire ad apprenderne neanche una sola, se non si conosce quanto concerne il fine di quest'arte. Bisogna infatti che le nostre azioni siano conseguenti al fine, poichè con mezzi inadeguati non si riuscirà a realizzare nulla di ragionevole. Quello che il fabbro si propone non lo si otterrà lavorando secondo l'arte del vasaio, nè si conseguiranno corone atletiche esercitandosi con impegno nel suonare il flauto, ma per ciascun fine è richiesta una fatica particolare e appropriata. E così, per piacere a Dio, secondo il Vangelo di Cristo, occorre ritrarsi dalle preoccupazioni mondane... Chi vuole veramente seguire Dio deve liberarsi dai vincoli dell'attaccamento alla vita; e questo può avvenire solo mediante una totale separazione dai costumi antichi e la loro dimenticanza. Perciò, se non ci rendiamo estranei alla parentela secondo la carne e a questa stessa vita, come trasferiti col nostro modo di vivere in un altro mondo, conformemente alle parole di colui che ha detto: "La nostra patria infatti è nei cieli" (Fil.3,20), ci sarà impossibile raggiungere il fine di piacere a Dio. Il Signore infatti ha affermato categoricamente: "Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo" (Lc.14,33). Ma, una volta fatto questo, dobbiamo custodire con ogni cura il nostro cuore perchè non ci accada di scacciare il pensiero di Dio o di infangare con fantasmi di cose vane il ricordo delle sue meraviglie; dobbiamo piuttosto perseverare nel santo pensiero di Dio mediante un ricordo incessante e puro, impresso nelle nostre anime come indelebile sigillo."
Basilio di Cesarea, Regole diffuse 5,1-2