mercoledì 11 maggio 2011

L'inizio delle creature

Спас в Силах. А Стальнов 2001г.

Di seguito un testo pasquale bellissimo di Rodolfo Ardente (+1198), presbitero e predicatore, originario della regione di Poitiers.

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Dio ci dona la Sua amorosa grazia quando dice:
"Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature". (Gc. 1, 18).
E ciò che dice di un tipo di grazia lascia che sia inteso anche di tutte le altre. Infatti la prima e più grande grazia che qui Dio ci dona è che, dopo averci generati - noi che per la concupiscenza della carne (1Gv. 2,16), eravamo figli dell'ira (Ef. 2,3) - ci rigenera, mediante la grazia del battesimo, in figli di adozione e di misericordia, facendo di noi da figli della condanna figli di elezione, e da figli del diavolo figli di Dio.
E certo ci rigenera così attraverso la parola, vale a dire attraverso la parola di verità. Non dice solo mediante il battesimo, poichè anche nel battesimo è la parola che purifica. Infatti, se togli la parola, che cosa è mai l'acqua del battistero se non acqua? Ci ha rigenerati, dunque, come suoi figli, mediante la parola di verità, cioè mediante il suo Figlio, oppure mediante la parola della fede, che lo stesso Figlio ci ha predicato. Questo è ciò che Giovanni dice:
"A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome". (Gv. 1,12)
E ha fatto questo non per i nostri meriti, che erano nulli, ma per suo volere, vale a dire per la sola sua gratuita volontà. Perciò Giovanni dice anche:
"In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo". (1Gv. 4, 9.19)
Se infatti chiedi perchè mai Dio ci abbia scelti come suoi figli, la risposta vera e assoluta è: perchè così ha voluto. Da qui scaturisce in maniera estremamente chiara che Egli non è stato costretto da necessità, Lui che non poteva essere costretto, nè è stato spinto da una propria utilità, Lui che non ha bisogno dei nostri beni, nè è stato vincolato dai nostri meriti, che non sono mai esistiti. E se ci può sembrare che alcuni meriti siano venuti dopo, essi sono senza alcun dubbio grazia Sua, poichè Egli suscita in noi il volere e l'operare,secondo i suoi benevoli disegni (Fil. 2,13)...
E a qual fine ci ha generati per suo volere mediante la parola di verità? Perchè fossimo come l'inizio della Sua creazione, vale a dire perchè fossimo restaurati in quella dignità e posizione principale tra le creature nella quale siamo stati creati. L'uomo infatti è l'inizio delle creature non quanto al tempo, ma riguardo alla causa e alla dignità. Quanto al tempo, infatti, l'uomo non è l'inizio delle creature, poichè non fu l'uomo ad essere creato per primo, ma piuttosto furono le altre creature ad essere create prima dell'uomo (cf. Gen. 1, 1-2.4a). Quanto però alla causa, l'uomo è l'inizio delle creature, poichè sono tutte le creature ad essere state create a causa dell'uomo, e non l'uomo a causa delle creature. Anche quanto alla dignità l'uomo è l'inizio delle creature poichè egli eccelle su tutte le altre creature per la sua prerogativa dell'autorità (cf. Gen. 1, 28) e della ragione. Rivendichiamo dunque, fratelli miei, con il soccorso della grazia divina, la prerogativa e l'autorità che avevamo dal principio nei confronti di tutte le altre creature! Non sottomettiamoci, per avarizia, alle realtà temporali, ma piuttosto dominiamole. Non restiamo incantati da esse, ma piuttosto distacchiamocene per rendere culto a Dio, e serviamocene per la necessità nostra e del prossimo.
Rodolfo Ardente, Omelie sulle epistole e sui vangeli domenicali 1,60