venerdì 26 agosto 2011

La cosa essenziale



Ancora una splendida pagina del patriarca Atenagora...

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Il cristianesimo è la vita in Cristo. E Cristo non si ferma mai alla negazione, al rifiuto. Siamo noi che abbiamo caricato l'uomo di tanti fardelli! Gesù non dice mai: non farai, non si deve fare. Il cristianesimo non è fatto di proibizioni: è vita, fuoco, creazione, illuminazione.
Cabasilas scrive che la cosa essenziale per l'uomo non è amare Dio, sapere che Dio lo ama. E' questo che ci fa esistere.
Ricordatevi: Gesù è invitato da un fariseo. Entra una cortigiana portando un vaso di alabastro colmo di unguento. Si getta ai piedi di Gesù, li bagna di lacrime, poi li asciuga con i suoi capelli, li abbraccia e li unge di nardo. Il fariseo pensa che se Gesù fosse davvero un profeta saprebbe che quella donna è una peccatrice. E Gesù gli racconta la storia di due debitori: l'uno doveva 500 denari, l'altro 50. Il creditore rimette ad entrambi i loro debiti. "Quale dei due - domanda Gesù - lo amerà di più?". E il fariseo non può che rispondere: "Quello a cui è stato più condonato". Allora Gesù gli enumera tutte le prove d'amore che quella donna gli ha dato - lacrime, capelli, baci, profumo. E conclude: "Perciò ti dico che le sono rimessi molti peccati, perchè molto ha amato". Perchè lei ha molto amato. Perchè Lui ha molto amato. Tutto il cristianesimo è qui.
E la donna adultera... Gesù scriveva sulla sabbia. Nessuno osò gettare la pietra. "Và e non peccare più". Chi scopre di essere molto amato, comincia ad uscire dalla sua amara solitudine, dalla separazione. Cessa di odiare se stesso. Qualcuno lo accetta. Ha un amico segreto. Entra nell'irradiamento della resurrezione, e a poco a poco la sua vita si edifica, non a colpi di interdizioni, che modificano solo in superficie senza altro risultato che di far passare il male da un piano a un altro, ma partendo dal cuore, partendo dal centro... Il pentimento, la metànoia, sta appunto in questo rivolgimento a partire dal centro, in questo cuore ricolto verso il niente che d'un tratto, in un grido di fede, si volge verso Dio...
E' il grido del ladrone sulla croce.
Che ne abbiamo fatto invece del cristianesimo? Una religione della legge e dell'autocompiacimento. Pensate ad esempio a quella paura della donna e dell'amore che ha influito così profondamente sulla psicologia cristiana.
Ma Gesù non ha mai detto niente contro la donna, mai. Non ha mai detto niente d'altronde, contro l'essere umano: lo ama, gli permette di ritrovare la somiglianza che lo unisce al Creatore. Accusa soltanto - ma con quale severità - gli ipocriti e i farisei. Quelli che sono contenti di sè, che giudicano e disprezzano gli altri.
Olivier Clement, Dialoghi con Atenagora, Brescia 1995, pp. 156-158