venerdì 10 febbraio 2012

«Gesù, una presenza forte e tenera»



Di seguito il video dell'intervento dell'Arcivescovo di Milano card. Angelo Scola all'incontro che la Pontificia Università Lateranense gli ha dedicatoieri 9 febbraio per i suoi 70 anni: «La grazia del Signore ci basta e ci sostiene».
«A questo motto sono sempre più affezionato, perché realmente con il passare degli anni questa grandissima affermazione paolina si impone con un'evidenza impressionante». Il cardinale Angelo Scola è commosso mentre rivolge il saluto conclusivo ai partecipanti all'incontro che la Pontificia Università Lateranense (di cui è stato rettore dal 1995 al 2002) gli ha dedicato per i suoi 70 anni.

Facendo riferimento al suo motto episcopale Sufficit gratia tua - che dà il titolo alla miscellanea di studi realizzata in suo onore (a cura di Gilfredo Marengo, Javier Prades López e Gabriel Richi Alberti, ed. Marcianum Press) e presentata per l'occasione, l'Arcivescovo di Milano osserva: «Dire che basta Cristo vuol dire che una cosa dell'altro mondo si è messa alla nostra portata. Una grande diocesi come Milano fa sì che la morte ti accompagni ogni giorno, per tutti gli amici, conoscenti o appartenenti al clero che vengono quotidianamente a mancare. Dalla morte si è proprio avvolti e si capisce che finché non impariamo dal salmista a dire "Signore, vogliamo vedere il tuo volto", finché non si riesce a dirlo, si è ancora sotto il dominio della morte e non si ha ancora guadagnato la maturità».

Eppure, per il Cardinale, «la presenza di Gesù è forte e tenera, e la grande risorsa per arrivare lì è, al di là e nonostante i nostri limiti di uomini di Chiesa, la bellezza e la grandezza della Chiesa». La Chiesa, insiste, «Ã¨ una grande meraviglia, la straordinaria possibilità di vedere fin da quaggiù che l'Umano trova compimento in me, anche e nonostante me. La grazia del Signore ci basta e ci sostiene».

Infine un ricordo: «Una volta domandai a Balthasar come aiutare i seminaristi a scegliere cosa leggere. Mi disse: "Io mi sono convinto che ciò che non si può portare alla preghiere è di inutile lettura"». 
Godibilissimo.