sabato 25 agosto 2012

Tutti fratelli nella Chiesa

Per le memorie di oggi 25 agosto:


 
SAN LUDOVICO IX, RE
Patrono del Terz'Ordine Francescano
(1214-1270)


BEATA MARIAM DI GESU' CROCIFISSO
Carmelitana del Monastero di Betlemme
(1846-1878)
Vedi:



24 Ago 2011
25 AGOSTO SAN LUDOVICO IX, RE Patrono del Terz'Ordine Francescano (1214-1270). Ludovico (Luigi) nacque nell'anno 1214 e fu educato piamente dalla madre Bianca di Castiglia, la quale, dopo la morte prematura dei ...

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Di seguito i testi della liturgia del giorno con un pensiero di commento



XX SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - SABATO
MESSALE
 
Antifona d'Ingresso  Sal 83,10-11
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove.
 
 
Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore...

 

  
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
   Ez 43, 1-7aLa gloria del Signore entrò nel tempio.
Dal libro del profeta Ezechièle
[Quell’uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del Dio d’Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.
La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Mentre quell’uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell’uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d’Israele, per sempre».


Salmo Responsoriale
    Dal Salmo 84 
La gloria del Signore abiti la nostra terra. 
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
 

Canto al Vangelo   
Mt 23,9
Alleluia, alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Alleluia.


Vangelo
   Mt 23, 1-12Dicono e non fanno.
Dal vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
 Parola del Signore.



Lettura
Gesù è entrato a Gerusalemme e i capi delle varie fazioni religiose cercano in tutti i modi di metterlo in cattiva luce, perché il popolo perda la stima in quel Nazareno che è stato accolto in città come fosse il Messia atteso da Israele. Evitate le trappole ordite soprattutto dai Farisei, Gesù denuncia l’ipocrisia che anima costoro. E lo fa non tanto “contro di essi”, quanto per prevenire quelle deviazioni che insidieranno la Chiesa nascente (come testimonia, per esempio, la lettera di san Giacomo). L’ammonizione è rivolta soprattutto a chi in essa ha qualche autorità, ma riguarda anche i “semplici fedeli”, perché tutti, nella Comunità che “ha come guida il Cristo”,devono, essere, sentirsi e agire da fratelli.
Meditazione
Sarebbe superficiale ed anche offensivo nei confronti di Gesù, Capo della Chiesa, utilizzare questa pagina evangelica in modo anticlericale: contro il Papa, i Vescovi e i nostri sacerdoti. No! Anche questi versetti sono “evangelo”, lieto annuncio di salvezza. È chiaro che nel proclamarli, i nostri parroci, illuminati dallo Spirito Santo e sostenuti dalle preghiere dei loro fedeli, saranno i primi a sentirsi interpellati, in modo che tra ciò che dicono e ciò che fanno non ci sia troppa incoerenza.  Un modo positivo d’attuare il Vangelo senza giudizi di condanna, ce lo mostra san Giuseppe Calasanzio, di cui oggi facciamo memoria. Egli venne a Roma in pieno Rinascimento, mentre Cardinali e Prelati della Curia pontificia facevano a gara nel costruirsi quei magnifici palazzi che oggi ammiriamo nella Città eterna. Il Calasanzio, più che scandalizzarsi, si preoccupò di fare ciò che gli altri uomini di Chiesa avevano omesso. S’impegnò a rievangelizzare e ad educare, attraverso la creazione di scuole gratuite, la gioventù povera e abbandonata di Roma, fondando a tal scopo la Congregazione delle Scuole Pie. Quello scelto dal primo dei Santi Educatori è l’unico modo “costruttivo” di contestare la Chiesa: impegnarsi in ciò che crediamo sia giusto che tutti facciano per attuare il Vangelo. Ed è ciò che, agli inizi del cristianesimo, fece san Paolo, portando Cristo ai pagani; è ciò che fece san Francesco vivendo e annunciando in povertà il Vangelo; è ciò che ha fatto ai nostri tempi Don Milani nella parrocchia di Barbiana. Da sempre, dunque, la conversione della Chiesa è possibile se inizia da noi e dalle nostre famiglie. Anche per esse, l’unico “Padre” rimane Dio, di cui i genitori devono essere umili e amorosi vicari. Guai se qualcuno potesse dire ai nostri figli: «Praticate e osservate ciò che i genitori vi dicono, ma non agite secondo le loro opere».
Preghiera
Donaci, Gesù, il tuo Santo Spirito che ci guidi alla dolce esperienza della paternità di Dio, così, finalmente, il nostro cuore da duro ed egoista, diventerà come il tuo: mite e capace di benevolenza verso tutti. Amen.
Agire
Eviterò, in modo più deciso, di fomentare il pettegolezzo che, spesso, diventa maldicenza nei confronti della Chiesa e dei sacerdoti.
Meditazione del giorno a cura di P. Salvatore Piga, osb, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it