martedì 18 settembre 2012

Figlio unico di madre vedova


 
Di seguito i testi del Messale di oggi, 18 settembre,  con un pensiero sulle letture
XXIV SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - MARTEDÌ
  
   
Antifona d'Ingresso  Cf Sir 36,15-16
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele.
 

Colletta

O Dio, che hai creato e governi l'universo, f
a' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore...
   
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
  1 Cor 12, 12-14. 27-31
Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue.
Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Desiderate invece intensamente i carismi più grandi.


Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 99
Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione
.   

Canto al Vangelo
  Lc 7,16 
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo
.
Alleluia.

Vangelo
  
Lc 7, 11-17
Ragazzo, dico a te, àlzati!

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante
. Parola del Signore.

* * *

Lettura
Il genio di Paolo esplode. Ha appena raccontato l’ultima Cena, che ci rende partecipi del corpo di Cristo e del calice del suo sangue. Nella problematica comunità di Corinto, dilaniata dalle divisioni eppure così ricca di doni, egli riconosce l’emergere del corpo di Cristo nell’unità e nella particolarità delle sue membra: battezzati e dissetati in un solo Spirito, compattati da un solo pane e un solo calice. Non è solo un’analogia stringente tra il corpo eucaristico e quello mistico di Cristo. Si tratta, invece, dello stesso corpo del Signore che continua a vivere nello scorrere del tempo.
Meditazione
Il Vangelo riferisce uno degli episodi più umani della vita storica del Salvatore. Gesù cammina realmente con noi, incontra la nostra vita e la nostra morte, si pone vicino a noi, arriva a toccarci come ha toccato la bara del giovanetto morto e ci restituisce alla vita. C’è un tratto dolcissimo del Signore Gesù verso la madre vedova, affranta dal dolore per la morte del figlio: Gesù la vede, è preso da grande compassione, le dice: «Non piangere». Gesù ridesta alla vita il giovane e dona alla madre il figlio, vita della sua vita. Le sue non sono vuote parole di consolazione, ma diventano efficaci nel gesto del miracolo. Davanti al Signore, anche la morte, insieme con i portatori della bara, si ferma. Quante volte è accaduta questa risurrezione? Quanti figli sono risorti dallo smarrimento, dalla disperazione, da mille deviazioni e sono tornati a vivere? Giovani drogati o senza volontà, ragazzi-soldato induriti dalla guerra o, semplicemente, giovani dei nostri oratori e delle nostre parrocchie, dei nostri gruppi e dei nostri movimenti, delle nostre case, scuole, piazze, che vengono ridestati a nuova vita. Non possiamo dimenticare altre situazioni drammatiche. Che ne è dei giovani morti sulle strade o per malattia? Che ne è delle loro madri e dei loro padri? La strada del Signore si incrocia con tutte le strade degli uomini. Gesù indugia accanto ad ogni bara e consola ogni cuore afflitto. Nasce una speranza più grande per chi muore giovane, si riversa l’olio della consolazione per i genitori che hanno perso un figlio, e per amici e fratelli sbigottiti dalla morte di un giovane. La compagnia cristiana che vive di fede fa sperimentare la presenza di Gesù, e introduce alla comunione con le persone che amiamo in cielo e in terra.
Preghiera
O Dio Padre, dona eterna gioia ai nostri figli in Cielo, fai risplendere su di loro la luce del tuo Volto, avvolgili con la tua misericordia, perché vivano sempre nella tua gloria. Signore Gesù nostro Redentore, Tu che con pietre vive e scelte prepari il tempio di gloria, effondi su di noi, tua Chiesa, il tuo Santo Spirito.
Agire
Oggi guarderò i miei figli e i figli degli altri con una particolare attenzione e affetto.
Meditazione del giorno a cura di Don Angelo Busetto, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it