domenica 12 maggio 2013

Ma che bella Marcia



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Almeno 30 mila i partecipanti quest’anno alla marcia nazionale per la Vita, più che raddoppiate le presenze rispetto allo scorso anno. Un successo. Tantissime famiglie, carrozzine, sacerdoti, suore, boy scout, striscioni, slogan, allegria, e perfino babbucce di lana per neonati, insomma tanti “pericolosi estremisti antidemocratici“.
A prendere parte alla Marcia nazionale istituti religiosi, parrocchie e associazioni laicali pro-life. La manifestazione ha rilevanza mondiale e per questo sono presenti molte delegazioni straniere.
«La grande mobilitazione pro-life – afferma una nota degli organizzatori – si rivela ancora occasione di grande festa per la vita e di lotta contro l’ingiusta legge 194».  Prima della partenza ha preso la parola la portavoce della Marcia, Virginia Coda Nunziante, che ha ricordato come la lotta a favore della vita è anche a difesa dell’intera società, sottoposta a un’enorme e spaventosa crisi valoriale. Sono poi intervenuti i vari rappresentanti delle delegazioni straniere, tra cui Jeanne Monahan, presidente della imponente e storica March for Life di Washington. Tutti hanno ribadito l’importanza di lottare in tutto il mondo contro l’aborto in spirito di unità.
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Anche Papa Francesco chiede di “mantenere viva l’attenzione sul tema cosi’ importante del rispetto della vita umana sin dal momento del suo concepimento”. Lo ha detto salutando nel Regina Coeli la Marcia per la Vita, e citando la iniziativa delle parrocchie italiane a sostengo della campagna europea “Uno di noi”  (si può firmare anche online basta cliccare QUI e seguire le istruzioni) per garantire protezione giuridica all’embrione, tutelando ogni essere umano sin dal primo istante della sua esistenza”. Un momento particolare per coloro che hanno cuore la difesa della sacralità della vita umana sarà la Giornata dell’Evangelium Vitae che avrà luogo qui in Vaticano nel contesto dell’Anno della Fede, il 15 e 16 giugno prossimo.
PS le foto in testa all’articolo (dove si vede Costanza, Beatrice Fazi e, poco dietro, Andreas Hoefer) e la foto in coda con sullo sfondo Castel sant’Angelo sono di una giovanissima fotografa: Lavinia
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