lunedì 22 luglio 2013

Cartolina da Rio...


... dove i cattolici sono minoranza

Il Brasile resta il primo paese al mondo per numero di cattolici. Ma più di un terzo della popolazione è passato ad altre confessioni o ha abbandonato qualsiasi fede. A Rio de Janeiro il crollo più vistoso

di Sandro Magister



ROMA, 22 luglio 2013 – Questo sopra è uno dei grafici che illustrano i mutamenti nel profilo religioso del Brasile analizzati alla vigilia del viaggio di papa Francesco dal Pew Forum di Washington, il centro di ricerca leader nel mondo per le indagini sul fenomeno religioso:

> Brazil's Changing Religious Landscape

Il Brasile continua ad essere il paese con il più alto numero di cattolici, 123 milioni. Ma se mezzo secolo fa i cattolici erano vicini a coincidere con la totalità della popolazione, nei decenni successivi il calo percentuale è stato nettissimo. Dal 92 per cento dei brasiliani nel 1970 al 65 per cento nel 2010.

Viceversa sono cresciuti sensibilmente, nello stesso lasso di tempo, i protestanti, dal 5 al 22 per cento. In cifre assolute, mentre i cattolici sono fermi da un ventennio poco sopra i 120 milioni nonostante l'aumento della popolazione, i protestanti sono tuttora in crescita. Da 26 milioni che erano nel 2000 sono saliti a 42 milioni nel 2010.

Per protestanti si intendono non tanto le Chiese luterane, calviniste, metodiste, quelle cioè del ceppo "storico", che pesano meno di un quinto sull'insieme, ma principalmente quelle pentecostali ed evangelicali, alcune delle quali – come la Chiesa universale del Regno di Dio e la Chiesa pentecostale Dio è Amore – nate nello stesso Brasile.

Sono cresciuti negli ultimi decenni anche i seguaci di altre religioni, in particolare quelle afro-brasiliane del Candomblé e dell'Umbanda. Da 6 milioni che erano nel 2000 sono diventati dieci anni dopo 10 milioni.

E sono cresciuti anche i non affiliati ad alcuna religione, tra i quali gli agnostici e gli atei. Nel 1970 erano meno di un milione. Nel 2010 15 milioni.

L'insieme di questi mutamenti interessa in misura abbastanza simile sia uomini che donne, sia istruiti che meno istruiti. È più marcato nella fasce di popolazione al di sotto dei 50 anni. Ma soprattutto incide molto di più nelle città che nelle campagne.

Mentre nelle aree rurali il cattolicesimo continua ad essere abbracciato dal 78 per cento della popolazione, lo è solo dal 62 per cento nelle città, dove più mietono conversioni pentecostali ed evangelicali ed aumentano gli agnostici e gli atei.

A Rio de Janeiro, meta del viaggio di papa Francesco, i cattolici sono ormai una minoranza tra i cittadini, appena il 46 per cento.

Non stupisce che obiettivo del papa sia di infondere nella Chiesa brasiliana – e di riflesso nelle Chiese dell'America latina – la vitalità missionaria capace di rovesciare questa tendenza al declino.

__________


Programma, testi, discorsi, foto e video del viaggio di papa Francesco:

> Viaggio apostolico a Rio de Janeiro, 22-29 luglio 2013

*

Il Papa argentino delle periferie alla ricerca della chiesa dei poveri   
Corriere della Sera - Rassegna "Fine settimana"
 
(Luigi Accattoli) Il Papa argentino alla prova dell'America Latina: da oggi e per l'intera settimana il Papa delle «periferie» avvia la sua uscita nel mondo partendo dalla periferia continentale che meglio gli è nota e dalla quale proviene. Due sono le attese su questo (...)

*

«Una fede contagiosa dalle braccia aperte». Intervista all’arcivescovo di Rio de Janeiro
Avvenire
 
(Mimmo Muolo) Sarà la Gmg «delle braccia aperte», la Gmg «che ha fatto proprio il programma pastorale del Papa». E, anche se si svolge in Brasile, e dunque avrà un’impronta latinoamericana, secondo monsignor Orani João Tempesta questa Giornata mondiale (...)