sabato 13 luglio 2013

Il Vaticano in mostra a Torino

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Nuovo tweet del Papa: 
Nell’Anno della fede cerchiamo di fare ogni giorno qualcosa di concreto per conoscere meglio Gesù Cristo 
(13 luglio 2013)

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Dopo la Biennale, i libri: il Vaticano in mostra a Torino
di Andrea Tornielli
in “La Stampa” del 13 luglio 2013
«La Biblioteca vaticana è la più nobile del mondo, al Salone di Torino cercheremo di portare
qualche simbolo della storia del libro, e dell’importanza del libro nella storia della cattolicità». Il
cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, è a capo della
commissione che dovrà preparare la presenza del Vaticano alla prossima edizione del Salone del
Libro. «La decisione di partecipare è stata appena presa - spiega il porporato a La Stampa - la
commissione non si è ancora riunita, non sono in grado di anticipare nulla perché nulla è stato
ancora discusso. Credo però che, oltre ai libri e agli stand, organizzeremo anche un incontro di
dialogo tra credenti e non credenti, un piccolo Cortile dei Gentili».
Per avere un’idea di che cosa potrà essere la partecipazione dello Stato della Città del Vaticano al
Salone bisogna guardare Oltreoceano, a quanto è accaduto di recente a Santo Domingo, dove la
Santa Sede è stata presente con un padiglione contenente opere d’arte e anche riproduzioni di opere
che non si possono trasportare, come la Pietà di Michelangelo. Dalla Biblioteca Vaticana e
dall’Archivio Segreto verrà con ogni probabilità fatto uscire qualche «pezzo» di rilievo e vista la
quantità di tesori che vi sono conservati, ci sarà soltanto l’imbarazzo della scelta: dai più antichi
frammenti e codici della Bibbia a documenti che hanno segnato la storia dell’umanità.
Al centro di tutto ci sarà, ovviamente, la Libreria Editrice Vaticana, l’editore del Papa e della Santa
Sede, il cui direttore, il salesiano don Giuseppe Costa è stato incaricato di occuparsi dal punto di
vista operativo dei preparativi per il Salone. L’autore più prestigioso è più venduto della Lev resta
l’inquilino numero uno d’Oltretevere. Ci sono i libri con le raccolte delle catechesi, libri che
ricordano i viaggi papali, libri con i testi delle omelie o le raccolte delle interviste concesse
sull’aereo ai giornalisti. Ma grazie agli ultimi Papi, ci sono anche volumi non legati al magistero
ufficiale. «Benedetto XVI rimane il nostro principale autore - spiega don Costa - i suoi libri su Gesù
di Nazaret hanno venduto circa due milioni di copie l’uno. Ed è andato molto bene anche il libro
intervista con Peter Seewald, Luce del mondo , che ha venduto un milione di copie». La Lev sta
pubblicando in poderosi volumi l’Opera omnia di Joseph Ratzinger. E ha già in catalogo dei libri
con i testi del nuovo Papa, Francesco.
Insieme ai pontefici, l’editrice vaticana ha altri autori di punta. «Una collana importante è quella
dedicata all’arte e all’archeologia, con volumi di Timothy Verdon e del direttore dei Musei vaticani
Antonio Paolucci». Ci sono poi collane giuridiche, focalizzate sul diritto canonico, altre dedicate
alla liturgia. «Pubblichiamo libri di qualità - insiste il direttore della Lev ora incaricato di preparare
gli stand vaticani al Salone - e lo dimostra il fatto che il 65 % dei nostri titoli raggiunge il break
even nelle vendite nei primi sei mesi della loro pubblicazione. In tempi di crisi come quelli che
viviamo non è poco...».
La partecipazione vaticana al Salone, prevista inizialmente per il 2015, è stata anticipata alla
prossima edizione per non accavallarsi con l’Expo di Milano, dove pure la Santa Sede - che
quest’anno ha partecipato anche alla Biennale - sarà presente. «La storia del libro c’è tutta in
Vaticano - conclude don Costa - cercheremo di essere presenti con stand all’altezza dell’istituzione
che rappresentiamo e del Salone che ci accoglie».

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