venerdì 19 luglio 2013

Protagonisti di un mondo nuovo



L’arcivescovo di Rio de Janeiro alla vigilia dell’arrivo di Papa Francesco per la gmg. 

(Orani J. Tempesta, Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, presidente del Comitato organizzatore locale) Cominciano ad arrivare da ogni dove. Per le strade della città si sentono già accenti diversi. Nel Comitato organizzatore locale (Col), mentre s’intensificano i lavori e la preoccupazione per gli ultimi preparativi, cresce l’allegria; e agli abitanti di Rio si uniscono migliaia di volontari, che permetteranno a questa grande festa di svolgersi. È la Giornata mondiale della gioventù di Rio 2013 che già si sente ovunque, ma soprattutto tra il popolo che attende con ansia questo incontro di fede e di speranza con la Chiesa e il suo Pastore.È un sentimento condiviso da tutto il Paese, dove i giovani sono già in cammino nella Settimana missionaria. E tutti noi ci emozioniamo nel percepire che il sogno della gioventù brasiliana, che ha sempre desiderato una gmg nella nostra terra, si sta trasformando in realtà.
Questo sogno del cuore di Dio ha iniziato a concretizzarsi con l’arrivo dei simboli della gmg (la croce pellegrina e l’icona mariana) già nel settembre 2011. A distanza di quasi due anni, dopo aver percorso tutto il Brasile, e alcuni Paesi del Mercosur, portate da milioni di giovani, essi ora sono in pellegrinaggio nella città di Rio de Janeiro, pronti a unirsi, tra pochi giorni, ai protagonisti della Giornata: i giovani.
Sono venuti come pellegrini. Hanno fatto enormi sacrifici nelle comunità, nelle parrocchie, nei loro paesi, per poter giungere in Brasile. Pochi giorni fa è arrivato un giovane che è venuto fin qui a piedi dall’Argentina. E noi li accogliamo e li riceviamo con piacere. Sarà una bella festa della speranza e della fede. Sarà un bella occasione per vedere i giovani protagonisti, nel contesto di un avvenimento molto speciale di ricerca di una vita più giusta e più umana per il nostro Paese.
Quanti stanno giungendo tra il 16 e il 20 luglio, ossia nei giorni che precedono la gmg di Rio 2013, provenienti da altri Paesi, possono vivere un tempo di preparazione nella convivenza con i giovani brasiliani. La Settimana missionaria è una novità della giornata di Rio e si riferisce a quelle che prima venivano chiamate “Giornate nelle diocesi” o semplicemente “pre-giornata”. Il Pontificio Consiglio per i Laici, organismo del Vaticano responsabile della realizzazione delle gmg, insieme alla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), ha accolto il nostro suggerimento di chiamare i giorni che precedono la gmg “Settimana missionaria”.
Le pre-giornate sono iniziate nel 1997. In occasione del raduno internazionale di Parigi, la Chiesa in Francia ha promosso questi incontri come un modo per agevolare la pastorale giovanile nelle diocesi locali, per far sì che il Paese intero accogliesse i pellegrini venuti da fuori e per incoraggiare i giovani a partecipare alla gmg. L’esperienza è stata così positiva e significativa da essere adottata anche nelle edizioni successive in Italia, in Canada, in Germania, in Australia e in Spagna. In questi Paesi, le pre-giornate hanno incluso attività molto diverse: incontri con i giovani e le famiglie, concerti, veglie di preghiera, lavori sociali per la comunità o i più bisognosi, e tante altre ancora.
È chiaro che in ogni diocesi la Settimana missionaria è vissuta in modo diverso, ricco e multiculturale; ma i suoi obiettivi sono molto simili a quelli della gmg: prima un incontro personale con Cristo, che cambia la vita e colma di gioia, specialmente attraverso la partecipazione ai sacramenti dell’eucaristia e della riconciliazione. Poi una ricca esperienza dell’universalità della Chiesa cattolica come comunione e della paternità spirituale del Papa. Infine una grande scoperta della vocazione battesimale alla santità, con l’invito ai giovani pellegrini a essere membri attivi della Chiesa, responsabili della nuova evangelizzazione del mondo contemporaneo.
In sintonia con questi obiettivi, la programmazione delle attività prevede diversi tipi di eventi. Al primo posto c’è la preghiera, affinché i giovani abbiano l’opportunità di partecipare all’eucaristia e di dedicare del tempo alla preghiera personale; poi la solidarietà, perché i giovani pratichino la propria generosità e responsabilità sociale, dedicando alcune ore a un attività della Chiesa a favore dei più bisognosi, o contribuendo alla soluzione di qualche problema sociale, in accordo con le autorità locali; infine la cultura, affinché conoscano le radici cristiane di tante manifestazioni culturali.
La dimensione del “pellegrinaggio” fa parte dello spirito della gmg. Giovani provenienti da tutto il mondo stanno giungendo nella nostra città che diventerà il santuario mondiale della gioventù per l’incontro con Cristo insieme al primo pellegrino, il successore dell’apostolo Pietro, Papa Francesco, nel suo primo viaggio apostolico.
Ad attrarre milioni di giovani a Rio non è solo l’aspetto turistico, e neppure la programmazione culturale — uno dei punti forti dell’incontro, con le sue presentazioni, la sua diversità e la condivisione di modi differenti di vivere — e neanche le tante amicizie che nascono in questo tempo di condivisione fraterna. I giovani vengono per un incontro d’amore con Cristo Risorto, aprendo il proprio cuore e la propria anima per accoglierlo e abbracciare il messaggio contenuto nel Vangelo, di modo che la loro vita venga trasformata dall’invio missionario al quale sono chiamati.
Tutto conduce allo spirito di pellegrinaggio e preparazione spirituale: l’accoglienza semplice, il cammino verso il “Campus Fidei”, il tempo di preghiera e di riflessione. I giovani desiderano tempi migliori e noi preghiamo affinché diventino protagonisti di un mondo nuovo, di una società nuova, che dovrà essere forgiata dai valori del Vangelo che la gioventù porta nel cuore e nella vita.
Ora tutto è pronto per il grande momento. Questo è il tempo che il Signore ha preparato per la Chiesa in Brasile e per la Chiesa nel mondo. Le circostanze sono state provvidenziali, consentendoci di giungere fino a qui con queste realtà che ci sfidano e che ci fanno guardare al futuro con speranza. Del resto è questa la grande eredità della gmg: la certezza che i giovani rinnoveranno la loro speranza e si adopereranno, ognuno nella propria realtà e nella propria cultura, per un mondo più giusto e umano.
È con tale certezza, rafforzata dal motto scelto per la XXVIII Giornata mondiale della gioventù: «Andate e fate discepoli tutti i popoli» (Matteo 28, 19), che rispondiamo all’invito a ospitare questa grande festa e vi diciamo nuovamente: siate tutti benvenuti alla gmg di Rio 2013! Nella settimana dal 23 al 28 luglio il cuore del mondo batterà qui.
L'Osservatore Romano