sabato 24 agosto 2013

"Chi ha Sete Venga a Me”.



 E' stato questo il tema della missione di evangelizzazione proposta dalla Comunità Pastorale Riccione Mare, in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e le Sentinelle del Mattino di Pasqua. Una bella tradizione che è giunta al suo decimo anno. Dal 2003 ad oggi sono circa 700 le persone passate per Riccione come missionari: laici, seminaristi, religiosi e religiose, sacerdoti che, rientrati nei luoghi della loro pastorale ordinaria, hanno potuto mettere a frutto il bagaglio di esperienze vissute durante la missione.
Anche quest’anno circa cento giovani, mossi dal loro personale incontro con Cristo, hanno portato un messaggio di gioia ai vacanzieri, dal 13 al 18 Agosto sulle spiagge di Riccione. Inoltre ogni sera, presso la parrocchia “Gesù Redentore” è stata celebrata una Messa con particolare attenzione al mondo giovanile. A seguire, dopo la celebrazione eucaristica, la chiesa è rimasta aperta fino a notte inoltrata, con sacerdoti disponibili alle confessioni.
Nello stesso momento alcuni giovani missionari sono andati per le strade di Riccione ad incontrare ragazzi e ragazze. Chi lo desiderava ha potuto recarsi con loro in chiesa, per vivere un momento speciale di incontro con Dio. Il bilancio della settimana è positivo. “Sono state migliaia le persone accostate in questi intensi giorni di missione”, racconta Don Giacomo Pavanello, sacerdote della Comunità Nuovi Orizzonti.
“Vorrei fissare nero su bianco due aspetti fondamentali, spiega Don Giacomo. “Da una parte la menzogna fatta passare per verità: se vuoi essere felice devi divertirti. Certo, sempre in modo sano, senza eccessi, ma devi divertirti. La vita è dura e difficile. Ogni tanto bisogna staccare, non tanto per riposarsi, quanto per evadere dalla routine, dai pesi, dalle fatiche, dai pensieri. Evasione, fuga, allontanamento, oblio, anestesia: tutte strade che fanno uscire dalla vita reale per riservarsi una parentesi di oasi nel deserto della quotidianità. Ne salta fuori l'immagine di una vita senza acuti, desertica appunto, senza un senso.
Altra cosa rispetto al divertimento è la Gioia. Essa è dono dello Spirito Santo e la sperimenta chi vive secondo lo Spirito. La gioia vera permane nel cuore, in quel sentimento di affidamento e di abbandono nelle mani di un Dio presente nelle pieghe dell'esistenza. Il divertimento è tale fino a quando resta la fonte del divertimento stesso, ma non ti cambia la vita. Semplicemente la sospende.
Con questo non si vuol affermare che prendersi spazi di svago sia un male, anzi, di riposo del corpo e della mente ne abbiamo tutti bisogno. Semplicemente, non è questa la strada per la felicità. È stato bello vedere come i giovani a Riccione percepivano tale differenza. In giro per le strade, nei locali, ci si diverte. In chiesa, davanti a Gesù Eucaristia, si gioisce. Ed è tutt'altra storia!”. Don Giacomo Pavanello ha evidenziato anche un altro aspetto fondamentale dell'esperienza della missione: la comunione tra realtà ecclesiali differenti.
“Don Tonino Bello parlerebbe di convivialità delle differenze”, spiega il sacerdote. “A volte, come Chiesa, manca la stima tra carismi, comunità o associazioni. Quel 'gareggiate nello stimarvi a vicenda' rimane un invito inevaso. Troppo spesso si incontrano persone che badano al proprio orticello, innalzando steccati, protagonismi, personalismi, autoreferenzialità frutto di superbie da manuale. È commovente vedere invece l'unità, la sintonia di progetto e d'azione, la concordia (cioè un unico cuore) di chi, pur appartenendo a cammini comunitari diversi, si riconosce nell'unica Chiesa, con un unico obiettivo e un'unica passione, quella della salvezza delle anime”.
Per saperne di più si può visitare il sito www.chihasetevengaame.it, rinnovato in occasione del decennale della prima missione. Un ulteriore strumento di approfondimento è il libro “Nuovi Evangelizzatori”, scritto da Chiara Amirante con la collaborazione di Don Davide Banzato e pubblicato dall'editrice Orizzonti di Luce. Si tratta di un volume veramente prezioso per tutti quelli che desiderano impegnarsi in nuove esperienze di evangelizzazione, utilizzando linguaggi nuovi, entusiasmanti e coinvolgenti, come quelli della missione “Chi ha Sete Venga a Me”.
C. Climati