venerdì 27 settembre 2013

Intervento del cardinale Rodríguez Maradiaga. Da Benedetto a Francesco la carità al centro della missione (Video ENG)





Benedetto XVI, soprattutto attraverso l’enciclica Deus caritas est e il motu proprio Intima Ecclesiae natura, ha cambiato il modo con cui i cattolici pensano ed esercitano la carità: è quanto ha detto, in estrema sintesi, il cardinale arcivescovo di Tegucigalpa, Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, intervenuto martedì all’assemblea plenaria della Conferenza episcopale canadese. Nel suo discorso, intitolato The role of the bishop in justice, peace and caritas, il porporato ha osservato che «è Papa Benedetto XVI che ha rafforzato la nostra comprensione della missione evangelica della Chiesa riguardo al servizio della carità e che ci ha mantenuto in rotta nell’attraversamento delle tempeste della vita nel mondo moderno. Si potrebbe dire che ciò che Bonifacio ha fatto per la Germania, Benedetto lo ha fatto per la carità», ha aggiunto, ricordando la figura del monaco benedettino considerato l’apostolo della Germania.
«In risposta alla chiamata del Vangelo (Matteo, 25) — sottolinea Rodríguez Maradiaga — la Chiesa lungo la storia ha lavorato per e accanto ai poveri del mondo. Tuttavia l’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, pubblicata nel 2005, per la prima volta ha presentato una dottrina ufficiale sulla carità. E ha collocato la carità al centro della missione della Chiesa. La sua seconda lettera enciclica, Caritas in veritate, ha sottolineato alcune delle sfide che devono essere affrontate da tutti per vivere secondo la carità nella verità. E pochi mesi prima della sua rinuncia, ha pubblicato il motu proprio Intima Ecclesiae natura, sul servizio della carità, che fornisce il quadro legale per le azioni caritatevoli della Chiesa».
Non c’è Chiesa senza carità, ha detto il cardinale, citando le parole pronunciate da Papa Francesco il 16 maggio scorso durante l’udienza al comitato esecutivo di Caritas Internationalis: «Stiamo vivendo in un tempo di grave crisi, non solo economica, culturale, di fede. La nostra civiltà ha creato una cultura dell’usa e getta: se non si usa, via, nella spazzatura, bambini, anziani, emarginati. Questa è la crisi che stiamo vivendo», ha concluso citando ancora Francesco.
L'Osservatore Romano