venerdì 13 settembre 2013

La presidente del movimento dei Focolari da Papa Francesco

Proseguono in Vaticano le udienze del Papa con i rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali. Oggi è stata la volta di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. “Un colloquio dai toni familiari che ci ha rivelato quanto il Papa tenga ad un cristianesimo impegnato e di comunione” ha detto la stessa Maria Voce.
R. - E’ stato un momento molto commovente, perché ci ha accolti con una grandissima cordialità, ringraziandoci del bel lavoro che il Movimento fa in tutto il mondo. Abbiamo visto quanto conosceva del Movimento, anche dalla sua esperienza argentina. E’ stato un colloquio molto familiare, in cui ci confidava anche come era arrivato – per esempio – alla decisione di indire questa Giornata di digiuno e di preghiera per la pace, e come aveva sentito che era Dio che lo muoveva a questo; e aveva sentito anche di prendere la decisione insieme ai suoi più stretti collaboratori, perché diceva: “Dio parla quando siamo uniti: quando siamo uniti nel suo nome, è lì che Dio parla. Dio non parla al capo da solo: parla alla comunità”. E vedeva anche nei frutti che ne erano derivati, il miracolo di quello che Dio può fare se noi lasciamo fare a Lui. Per cui, siamo stati molto toccati dalla sua persona, dalla sua accoglienza, dalla sua cordialità fraterna, ancora più che paterna: si è messo alla nostra portata, in tutto.

D. – C’è qualcosa che sta particolarmente a cuore al Santo Padre, che ha potuto confidare a voi o affidare, addirittura, al Movimento dei Focolari?

R. – Direi che gli sta particolarmente a cuore la vita del Vangelo- è tornata più volte nel discorso- con questo impegno di radicalità, di essere autentici. Noi abbiamo chiesto se avesse qualcosa da affidare al Movimento, e lui ci ha detto di andare avanti con il bene che facciamo, di andare avanti con coraggio e con la gioia. Ci ha raccomandato la gioia, perché ha detto: “Tanti dicono che il sorriso è la divisa dei Focolarini: ecco, bisogna continuare con questa gioia perché un cristiano senza gioia non ottiene niente”. Direi quindi che ha parlato di un cristianesimo impegnato, un cristianesimo di comunione – lui sentiva molto forte questa necessità di essere sempre in comunione – e gioioso.

D. – Ha avuto modo anche di raccontare al Papa l’esperienza vissuta ad Amman, in Giordania e tutti gli incontri che lei ha avuto lì con le comunità cristiane e cattoliche?

R. – Sì: abbiamo potuto raccontargli anche dell’incontro che abbiamo avuto lì con persone provenienti da tutti i Paesi dell’area mediorientale, fra cui anche una trentina di musulmani, i quali hanno vissuto con noi quest’esperienza, hanno pregato con noi per la pace. E lui è stato commosso e convinto, anche, perché diceva: “Ma anche in piazza San Pietro c’erano persone con il Corano in mano che pregavano”, quindi ha sentito che questa preghiera va al di là anche delle Confessioni. E allora, lì ha ricordato anche la sua amicizia con gli ebrei – abbiamo parlato anche degli ebrei… In genere, si sentiva l’apertura grande a tutta l’umanità, il suo desiderio di abbracciare l’umanità.
Radio Vaticana 

*

Maria Voce da papa Francesco

Il Pontefice ha ricevuto questa mattina in udienza privata la presidente del movimento dei Focolari

*

Nella mattinata di oggi papa Francesco ha ricevuto in udienza privata la presidente dei Focolari, Maria Voce, accompagnata dal copresidente Giancarlo Faletti.
“Un colloquio dai toni familiari - dice Maria Voce a conclusione dell’udienza. “Ci ha rivelato quanto il Papa tenga a un cristianesimo impegnato e di comunione”. “A papa Francesco sta particolarmente a cuore la vita del Vangelo - prosegue la presidente. Ci ha detto di andare avanti con coraggio e con gioia, perché un cristiano senza gioia non ottiene niente. Quindi un cristianesimo impegnato, di comunione e gioioso.”
L’incontro ha permesso di guardare alla presenza e alle iniziative del Movimento dei Focolari nelle diverse aree del mondo, evidenziando l’apporto specifico che emerge nelle diverse latitudini. “Papa Francesco ci ha ringraziati del lavoro che il Movimento fa in tutto il mondo”, continua Maria Voce.
Hanno potuto ripercorrere l’impegno dei Focolari sotto diversi aspetti: dall’azione capillare, materiale e spirituale, in favore delle famiglie e dei giovani in molte località della Siria, alle iniziative culturali promosse in Cina; dal dialogo interreligioso con esponenti buddisti, musulmani ed ebrei al coinvolgimento nel progetto “Amazzonia” lanciato dalla Conferenza episcopale del Brasile per l’evangelizzazione di quell’immensa area; dalle testimonianze di perdono e di riconciliazione in diversi Paesi dell’Africa feriti dalla guerra al rivitalizzarsi di rapporti di fraternità e di reciprocità nei quartieri anonimi di diverse metropoli d’Occidente, all’intraprendere iniziative nella sfera sociale, come l’Economia di Comunione.
A proposito del viaggio in Giordania, appena concluso, dove si sono recati per incontrare le comunità dei Focolari del Medio Oriente e Nord Africa, Maria Voce ha potuto comunicare al Papa l’esperienza di quei giorni di tensione e incertezza. Anche lì hanno vissuto la giornata di digiuno e di preghiera per la pace il 7 settembre scorso, con le persone del Movimento presenti ad Amman, che appartengono a varie chiese e religioni. “Si sentiva l’apertura grande del Papa a tutta l’umanità e il suo desiderio di abbracciarla con questa preghiera”, continua Maria Voce. “E il Medio Oriente entrava in questo abbraccio”.
“Attraverso quello che ci ha detto - conclude Maria Voce - si avverte quanto il Papa apprezzi l’appartenenza ai movimenti. Parlando dell’una o dell’altra situazione, diceva quanto è importante che ci siano i movimenti a sostenerle. Si sente che il Papa vi riconosce la capacità di rimettere in primo piano la radicalità della vita evangelica”.
Zenit