venerdì 25 ottobre 2013

Il Papa: “La famiglia è il motore del mondo e della storia”

Domani e domenica Pellegrinaggio delle famiglie alla Tomba di S. Pietro
DOMANI E DOMENICA PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE ALLA TOMBA DI S. PIETRO

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Bergoglio alla XXI Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia: “Siamo vicini ai coniugi in crisi e ai separati”

DOMENICO AGASSO JR


La famiglia come comunità di vita, il valore e il significato del matrimonio, l’infanzia e la vecchiaia. Di questo ha parlato papa Francesco ai partecipanti alla XXI Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia (23-25 ottobre), ricevuti in udienza stamani nella sala ‘Clementina’ del Palazzo apostolico.

Domani e domenica le famiglie del mondo saranno le protagoniste del “Pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro nell’Anno della Fede”, di cui ha parlato a Vatican Insider monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Dicastero della famiglia che organizza l’avvenimento.

E oggi il Pontefice ha messo in evidenza che “la famiglia è una comunità di vita che ha una sua consistenza autonoma. Come ha scritto il Beato Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica Familiaris consortio, la famiglia non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una ‘comunità di persone’ (cfr nn. 17-18)”. Francesco ha affermato che la famiglia “è il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. E’ fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole. Si potrebbe dire, senza esagerare, che la famiglia è il motore del mondo e della storia”.

Il Pontefice ha osservato come “ciascuno di noi costruisce la propria personalità in famiglia, crescendo con la mamma e il papà, i fratelli e le sorelle, respirando il calore della casa. La famiglia è il luogo dove riceviamo il nome, è il luogo degli affetti, lo spazio dell’intimità, dove si apprende l’arte del dialogo e della comunicazione interpersonale”. E poi, “nella famiglia la persona prende coscienza della propria dignità e, specialmente se l’educazione è cristiana, riconosce la dignità di ogni singola persona, in modo particolare di quella malata, debole, emarginata”.

Sul matrimonio il Papa ha messo in evidenza che “attraverso un atto d’amore libero e fedele, gli sposi cristiani testimoniano che il matrimonio, in quanto sacramento, è la base su cui si fonda la famiglia e rende più solida l’unione dei coniugi e il loro reciproco donarsi”.

Francesco ha detto: “Nel matrimonio ci si dona completamente senza calcoli né riserve, condividendo tutto, doni e rinunce, confidando nella Provvidenza di Dio”. E i giovani possono imparare questa esperienza “dai genitori e dai nonni. È un’esperienza di fede in Dio e di fiducia reciproca, di libertà profonda, di santità, perché la santità suppone il donarsi con fedeltà e sacrificio ogni giorno della vita!”.

Ecco poi infanzia e vecchiaia: “Bambini e anziani rappresentano i due poli della vita e anche i più vulnerabili, spesso i più dimenticati”. Ma “una società che abbandona i bambini e che emargina gli anziani – ha avvertito - recide le sue radici e oscura il suo futuro. Ogni volta che un bambino è abbandonato e un anziano emarginato, si compie non solo un atto di ingiustizia, ma si sancisce anche il fallimento di quella società”.

Il Papa si è poi rallegrato con il Pontificio Consiglio che ha “ideato una nuova icona della famiglia”: l’icona “riprende la scena della Presentazione di Gesù al tempio, con Maria e Giuseppe che portano il Bambino, per adempiere la Legge, e i due anziani Simeone ed Anna che, mossi dallo Spirito, lo accolgono come il Salvatore. E’ significativo il titolo dell’icona: ‘Di generazione in generazione si estende la sua misericordia’. La Chiesa che si prende cura dei bambini e degli anziani diventa la madre delle generazioni dei credenti e, nello stesso tempo, serve la società umana”.

E poi ha aggiunto: “La ‘buona notizia’ della famiglia è una parte molto importante dell’evangelizzazione, che i cristiani possono comunicare a tutti, con la testimonianza della vita”. E c’è già chi lo fa: “Le famiglie veramente cristiane si riconoscono dalla fedeltà, dalla pazienza, dall’apertura alla vita, dal rispetto degli anziani… Il segreto di tutto questo è la presenza di Gesù nella famiglia. Proponiamo dunque a tutti, con rispetto e coraggio, la bellezza del matrimonio e della famiglia illuminati dal Vangelo!”.

E poi, il Pontefice ha invitato ad avvicinarsi “con attenzione e affetto alle famiglie in difficoltà, a quelle che sono costrette a lasciare la loro terra, che sono spezzate, che non hanno casa o lavoro, o per tanti motivi sono sofferenti; ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati. A tutte – ha esortato - vogliamo stare vicino”.

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(Salvatore Izzo) Nelle societa' di oggi spesso "prevale la tutela dei diritti individuali", mentre Papa Francesco invita a "difendere" da una parte "la vita, soprattutto quella piu' fragile, piu' debole" e dall'altra "la comunita'- famiglia". Una realta', ha scandito, "che chiede di essere riconosciuta come tale e che noi difendiamo". Sono parole molto chiare ma non enfatizzate - e' questo lo stile del nuovo Pontificato - quelle rivolte oggi al Pontificio Consiglio per la famiglia, che ha lodato per aver voluto "porre una particolare attenzione alla Carta dei Diritti della Famiglia, presentata proprio trent'anni or sono, il 22 ottobre 1983".Nelle societa' di oggi spesso "prevale la tutela dei diritti individuali", mentre Papa Francesco invita a "difendere" da una parte "la vita, soprattutto quella piu' fragile, piu' debole" e dall'altra "la comunita'- famiglia". Una realta', ha scandito, "che chiede di essere riconosciuta come tale e che noi difendiamo". Sono parole molto chiare ma non enfatizzate - e'
questo lo stile del nuovo Pontificato - quelle rivolte oggi al Pontificio Consiglio per la famiglia, che ha lodato per aver voluto "porre una particolare attenzione alla Carta dei Diritti della Famiglia, presentata proprio trent'anni or sono, il 22 ottobre 1983". (AGI)
La famiglia si fonda sul matrimonio, unione fedele 
Per Papa Francesco, proprio come per i suoi predecessori, "la famiglia si fonda sul matrimonio". Lo ha ribadito oggi nel discorso al Pontificio Consiglio per la famiglia. "Attraverso un atto d'amore libero e fedele, gli sposi cristiani - ha spiegato - testimoniano che il matrimonio, in quanto sacramento, e' la base su cui si fonda la famiglia e rende piu' solida l'unione dei coniugi e il loro reciproco donarsi". 
Di piu', per il Pontefice, il matrimonio rappresenta di fatto "il primo sacramento dell'umano, ove la persona scopre se stessa, si auto-comprende in relazione agli altri e in relazione all'amore che e' capace di ricevere e di dare". "L'amore sponsale e familiare", rivela dunque chiaramente "la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre, e che le prove, i sacrifici e le crisi della coppia come della stessa famiglia rappresentano dei passaggi per crescere nel bene, nella verita' e nella bellezza". "Nel matrimonio - ha sottolineato Francesco - ci si dona completamente senza calcoli ne' riserve, condividendo tutto, doni e rinunce, confidando nella Provvidenza di Dio". (AGI) 
Avvicinarsi con rispetto alle famiglie in difficolta'
"Ci avviciniamo con attenzione e affetto alle famiglie in difficolta', a quelle che sono costrette a lasciare la loro terra, che sono spezzate, che non hanno casa o lavoro, o per tanti motivi sono sofferenti; ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati". Sono parole di Papa Francesco al Pontificio Consiglio per la famiglia, ricevuto oggi alla vigilia del grande raduno delle famiglie che si terra' domanie domenica in piazza San Pietro. "A tutti - ha assicurato Francesco - vogliamo stare vicino". (AGI)
In confessione chiedo ai padri se giocano con loro bimbi 
"Quando confesso domando: 'Ma quanti figli ha lei?', e mi dicono quanti sono. Qui si aspettano un'altra domanda ma io chiedo: 'e mi dica lei gioca con i suoi figli? Come padre perde il tempo con i suoi figli'". Papa Francesco ha confidato oggi al Pontificio Consiglio per la famiglia lo schema che segue confessando i genitori (i quali forse, in alcuni casi, si attenderebbero invece una domanda sugli anticoncezionali) e che alla domanda sul gioco rispondono imbarazzati: "Sa, quando io esco i miei bambini dormono e quando torno sono di nuovo a letto", attirandosi il delicato rimprovero del confessore Bergoglio: "anche la gratuita', quella gratuita' di papa e mamma con i figli, e' tanto importante". 
Francesco ha confidato al Pontificio Consiglio per la famiglia anche la sua strategia per aiutare a prevenire le crisi matrimoniali: "Ci sono - ha ricordato - tanti problemi nel matrimonio, ci sono sempre diversi punti di vista, gelosie, si litiga. Ma dobbiamo dire ai giovani sposi che mai finiscano la giornata senza fare la pace tra loro, il sacramento del matrimonio viene rinnovato in questo atto di pace dopo una delusione, un tradimento, una gelosia nascosta, un peccato". "Questo - ha spiegato - dobbiamo dire ai giovani: non e' facile andare su questa strada, ma e' tanto bello. Papa Bergoglio, infine, si e' rallegrato per il fatto che il Pontificio Consiglio per la famiglia abbia scelto un'icona della presentazione di Gesu' al Tempio. "A me - ha spiegato - piace pensare che Giuseppe e Maria fanno tutto quello che la legge dice". "Compiere la legge tocca ai giovani, mentre - ha aggiunto raccontando l'episodio evangelico che ha come coprotagonisti del vecchio Simeone, cui era stato predetto che non sarebbe morto prima di incontrare il Messia e la profetessa Anna che lo riconobbe nel Bambino Gesu'- gli anziani fanno rumore e Simeone inventa in quel momento una liturgia propria. E la vecchietta predice con le chiacchiere". "Certe volte degli anziani - ha concluso Francesco - si dice che sono condotti dallo Spirito Santo". (AGI)

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Papa Francesco fa "sudare freddo" gli speaker di Radio Vaticana. "Con tutte quelle battute, stargli dietro è un'impresa"    
Huffington Post
 
Stare dietro alle battute e alle metafore di Papa Francesco non è facile, neanche per dei professionisti della comunicazione papale come i giornalisti e gli speaker di Radio Vaticana. "Il linguaggio di un Papa che usa le parole come pietre lascia ogni tanto basiti i comunicatori. (...)