venerdì 20 giugno 2014

Giornata del rifugiato: "Riflettere e agire"



Il  tweet di Papa Francesco: "C’è tanta indifferenza davanti alla sofferenza. Questa indifferenza va contrastata con atti concreti di carità." (20 giugno 2014)

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Riporto dalla agenzia Misna.
La Giornata mondiale del rifugiato è “un’occasione per riflettere e agire”, ha detto Anne Brasseur, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce).
“I conflitti continuano a imperversare in tutto il mondo, non solo in luoghi lontani, ma in Europa, portando flussi di richiedenti asilo, rifugiati e sfollati. L’Europa, per queste persone che rischiano la vita e la dignità in cerca di protezione internazionale, non deve trasformare i suoi confini in alte mura di una fortezza. Abbiamo un obbligo di diritto internazionale di garantire una protezione, non solo quando queste persone arrivano nei nostri paesi, ma anche lungo i percorsi che devono fare per sfuggire alla violenza”, ha sottolineato Brasseur, esortando gli Stati membri dell’Ue ad “affrontare le proprie responsabilità verso gli esseri umani che hanno un disperato bisogno di protezione e di accoglienza e mostrare solidarietà con i paesi che affrontano il peso dei flussi e dell’accoglienza”.
L’agenzia statistica dell’Unione europea ha calcolato che lo scorso anno, a causa anche di un elevato afflusso di rifugiati in fuga dalla guerra in Siria, nei 28 paesi membri dell’Ue è aumentato il numero delle persone che hanno ottenuto asilo.
L’Eurostat ha comunicato che il numero delle persone richiedenti asilo e ufficialmente accolte nel 2013 è aumentato del 17%, portando il numero dei registrati a un totale di 135.700, contro i 116.200 dell’anno precedente. Circa un terzo delle domande, su un totale di 462.000, sono state accettate. Il più grande gruppo di rifugiati che hanno ottenuto asilo sono 36.000 siriani, un quarto del totale, seguiti da circa 16.000 afgani e 9.700 somali.
La Svezia, con 9,6 milioni di abitanti, è il paese più generoso nell’accogliere i richiedenti asilo, garantendo protezione a 26.400 persone, seguita dalla Germania, la nazione più popolosa dell’Unione europea, che ha accettato 26.100 domande, dalla Francia con 16.200, e dall’Italia con 14.500.
[PL]

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