sabato 28 giugno 2014

Per un’amicizia ecumenica



Incontro di giovani asiatici. 

(Riccardo Burigana) «L’amicizia con Cristo chiama i cristiani a un ruolo nuovo in Asia: devono aiutare a comprendere quanto le religioni siano importanti per la costruzione del dialogo, della cooperazione, della pace»: con queste parole è stato definito l’incontro Together towards Justice and Peace: Walking the Talk in a Multi-Religious World che si è svolto nei giorni scorsi a Siam Reap, in Cambogia.
L’incontro, promosso dal World Council of Churches (Wcc), ha dato inizio al programma Youth in Asia Training for Religious Amity (Yatra), con il quale si vuole favorire il dialogo ecumenico e interreligioso tra i giovani in una prospettiva che si è venuta definendo nell’ultima Assemblea generale del Wcc, che si è tenuta a Busan, in Corea del Sud, dal 30 ottobre all’ 8 novembre 2013. Da Busan è emersa con forza l’idea della necessità di moltiplicare gli incontri di formazione e di condivisione per costruire un «pellegrinaggio di giustizia e di pace» che deve guidare i cristiani nella loro testimonianza di Cristo nel mondo, in modo che questo «pellegrinaggio» diventi occasione di incontro tra generazioni diverse e aperto alla dimensione interreligiosa. Per questo nel primo incontro del programma Youth in Asia Training for Religious Amity si è voluto riprendere il tema centrale di Busan, prestando particolare attenzione a come si possa realizzare questo «pellegrinaggio» in Asia, dove sembrano moltiplicarsi le sfide per la costruzione della pace e di un dialogo nel rispetto della dignità umana e della libertà religiosa. Da questo punto di vista è stata già emblematica la scelta del luogo dove tenere questo primo incontro: infatti, come è stato ricordato in vari interventi, la Cambogia è ancora in cammino per raggiungere una pace, fondata sulla giustizia e sulla riconciliazione, pagando ancora un prezzo molto alto ai decenni di guerra, come mostrano gli uomini e le donne che continuano a morire o a subire mutilazioni a causa delle mine.
La preghiera, con la quale si è aperto l’incontro, si è tenuta presso il Metta Karuna Reflection Centre, fondato e diretto da suor Denise Coghlan, che ha lavorato attivamente al progetto per la rimozione e per il bando delle mine, progetto che ha ottenuto il Nobel per la pace nel 1997 e che è stato continuamente ricordato nel corso dell’incontro, anche grazie a testimonianze di cristiani che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro le mine in ogni parte del mondo. L’incontro, al quale hanno preso parte giovani cristiani di diciannove Paesi asiatici, dall’India dal Giappone, dal Nepal a Timor Est, si è articolato in riflessioni teologiche sulle istanze del dialogo ecumenico e interreligioso, momenti di lettura e di commento alle Sacre Scritture, presentazioni dei più recenti documenti ecumenici e della situazione geopolitica in Asia, testimonianze di esperienze di dialogo ecumenico, di cooperazione interreligiosa, di costruzione della pace. Grazie a questa struttura è stato possibile cogliere quanto siano diverse le esperienze delle comunità cristiane da Paese a Paese, nella stessa Asia, anche solo nella realizzazione di un dialogo interreligioso o nel proporre alcune istanze, come la costruzione della pace a partire dalla riconciliazione delle memorie, mentre appare forte e radicato un cammino ecumenico nel quale la Chiesa aattolica è pienamente partecipe.
Nell’incontro ampio spazio è stato dedicato all’identificazione di forme concrete con le quali superare l’eventuale distanza tra la riflessione teorica e la testimonianza quotidiana, soprattutto nel dialogo tra le Chiese e le comunità ecclesiali e le religioni per la costruzione di percorsi realmente condivisi in grado di superare pregiudizi e discriminazioni. Ancora una volta, il fatto di aver scelto la Cambogia, come luogo di questo primo incontro, ha aiutato a definire dei possibili percorsi ecumenici in questa direzione, tenuto conto dell’esperienza del ruolo che i cristiani hanno avuto e stanno giocando nella costruzione della pace nel Paese asiatico, anche grazie alla continua ricerca di un dialogo con i buddisti.
Nel racconto di coloro che hanno preso parte a questo incontro appare evidente che a Siam Reap si è realmente vissuto un momento nel quale giovani di Paesi e di tradizioni cristiane diverse hanno avuto l’opportunità di riflettere come le Chiese e le comunità cristiane possono contribuire alla costruzione di una società asiatica nella quale la giustizia, la salvaguardia del creato, la lotta alla violenza, la realizzazione della pace siano valori fondamentali e irrinunciabili, sui quali i cristiani debbano ricercare la collaborazione con le altre religioni: tra questi valori, anche a Siam Reap, la pace è stata evocata come istanza centrale con la quale misurare, con atti concreti, la volontà di cambiare il presente, così come anche di recente il Wcc ha indicato, con le sue iniziative a favore della fine dei conflitti in Siria e in Corea, trovandosi in profonda sintonia con i continui appelli di Papa Francesco al mondo.
L'Osservatore Romano

Youth in Asia Training for Religious Amity - World Council of ...

www.oikoumene.org/en/press.../YATRA_flier.pdf
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of justice and peace from an inter-religious perspective. ... Walking the Talk in a Multi-Religious World ... The theme for YATRA 2014 will be “Together towards.