mercoledì 25 giugno 2014

Più degni del cielo che della terra...


Un pensiero al giorno con i beati coniugi Martin

Un libro rivisita gli insegnamenti dei genitori di santa Teresina di Lisieux


“Un padre e una madre più degni del cielo che della terra”. Così santa Teresina di Lisieux descriveva i suoi genitori, Louis Martin (Bordeaux, 22 agosto 1823 - La Musse, 29 luglio 1894) e Zélie Guérin (Gandelain, 23 dicembre 1831 - 28 agosto 1877), beatificati il 19 ottobre 2008 a Lisieux. E il loro amore diventa oggi il filo conduttore di un libro: di Giulia Paola di Nicola e Attilio Danese (Ed. Effata’, 2014).
Donna di bassa statura, con una bella capigliatura, il volto pulito, Zelia fu segnata dalla sofferenza fin dall’infanzia: nei primi sette anni fu quasi sempre ammalata, si legge tra le pagine del volume. Orologiaio, Louis era dotato di una cavalleresca solidarietà verso gli ultimi. Aveva cercato a lungo la propria vocazione e, con l’aiuto di Zelia, riuscì ad ascoltare prima di tutto la voce di Dio, diventando un marito e un padre esemplare.
“Galeotto fu il ponte”, e più precisamente quello di Saint Leonard, ad Alençon, comune della Bassa Normandia, perché su di esso si incontrarono. E il 13 luglio 1858 si sposarono nella chiesa di Notre Dame del paese.
Ambedue avrebbero desiderato consacrarsi al Signore nella giovinezza, e per la loro irreprensibile fede, decisero in un primo momento di non consumare il matrimonio. Grazie all’aiuto di un padre spirituale, i due coniugi seppero però recuperare il valore dell’intimità coniugale per inserirla nel più grande progetto della procreazione.
Dalla loro unione nacquero ben nove figli e, nonostante il lutto per la perdita di quattro di loro, la grande fede dei Martin rimase contraddistinta dal pieno abbandono alla Divina Provvidenza.
“Quando ho chiuso gli occhi ai miei cari piccoli bambini e li ho seppelliti - affermava Zelia - ho provato un grande dolore, a cui mi sono tuttavia rassegnata. Molti mi dicevano: sarebbe stato meglio non averli mai avuti. Non potevo sopportare questo linguaggio. Essi non erano perduti per sempre, la vita è corta e piena di miserie, li si troverà lassù”.
Zelia morirà di cancro a 45 anni e Louis a 71, dopo un declino umiliante, causato dall’arteriosclerosi e da una progressiva paralisi. Donarono tutte le cinque figlie al Signore: quattro si prodigarono nel Carmelo di Lisieux e una fra le Visitandine di Caen.
“È a Luigi e Zelia Martin che dobbiamo la Dottrina della piccola via di Santa Teresina”, ricorda il teologo svizzero Hans Urs von Balthasar  (Lucerna , 12 agosto 1905 – Basilea , 26 giugno 1988) poiché furono loro a rendere vivo e palpitante Dio nel cuore della figlia, che nell’età adulta amava affermare: per camminare verso il Signore  occorre essere umili, poveri di spirito e semplici.
G. Innocenti