domenica 20 luglio 2014

Piccole semplici regole per aspiranti agnelli


marco obbedire
Abbiamo trovato questa bella recensione tra quelle postate dai clienti di Amazon (di Marco Modugno).
Era ora! Dopo anni di slalom, nelle nostre passeggiate in libreria, in mezzo a grattacieli di copie invendute e invendibili di saggi tristi, pessimisti, sepolcrali che pontificano sulla crisi della famiglia, sugli scenari catastrofici che attendono i nostri figli, sulle prospettive funeree comportate dalla deriva morale della nostra società, arriva finalmente sugli scaffali un raggio di sole e di speranza, capace di illuminare il cuore di chi ancora ha il coraggio e la tenacia di sperare che non tutto sia perduto. “Le radici profonde non sono raggiunte dalla brina” scriveva il professor Tolkien.
Ecco allora che la Compagnia dell’agnello evocata da Costanza Miriano svela i suoi piccoli semplici segreti, che le consentono di affrontare senza esitazioni la sua buona battaglia. Fatta non di atti eroici eclatanti o di gesta degne di una saga in versi, ma piuttosto di una militanza quotidiana nella trincea della normalità, dell’amore e della disponibilità verso l’altro, partendo proprio da quegli affetti e da quel focolare familiare che sono per tutti noi patria e dimora sicura, talvolta vissuta e troppo spesso solo sognata. Donarsi è bene, scrive Costanza. Obbedire è meglio. Le regole per riuscirci sono semplici e accattivanti, fondate su esempi concreti di vita nell’esperienza delle sue amiche, vere eroine del quotidiano, capaci di una grandezza insospettabile. Altro che sottomesse! Le donne che incontriamo, trasportati da Costanza in un percorso avvincente, mai noioso, attraverso l’universo della Grazia (quella con la G maiuscola, che non viene dall’uomo) al femminile, sono testimoni preziose per chi non ha nessuna intenzione di arrendersi al mondo dei falsi miti del progresso, del politically correct, della banalizzazione dei valori tradizionali.
Essere donne, mogli, mamme, non solo è ancora bello e possibile ma, leggendo di Costanza e delle sue amiche, ci pare di capire al di là di ogni dubbio che è anche la migliore chance per una donna inserita nel mondo di oggi di raggiungere la piena soddisfazione. Attenzione, però. La lezione impartita con stile leggero ma denso di contenuti, non è affatto destinata in esclusiva, come qualcuno potrebbe pensare, a un universo dimezzato, di sole lettrici. Da uomo, marito e padre ringrazio Costanza per avermi accompagnato nel suo viaggio alla scoperta di ogni sfaccettatura della vita complicata di così tanti begli esempi di maternità e femminilità, regalando così anche a me e agli altri lettori maschi, qualche possibilità in più di riuscire a capire, e a rendere felici, le nostre “ragazze”, sempre tanto impegnate a fare lo stesso per noi. La conclusione potrebbe parere banale e scontata ma, soprattutto al giorno d’oggi, ci accorgiamo che non è così. Il segreto della felicità, per chi fa già parte della Compagnia e per gli aspiranti membri, è rappresentato dal donare disinteressatamente amore, imitazione per sua natura imperfetta ma credibile di quello che Dio non smette mai di versare su di noi ogni giorno, per mezzo dello Spirito Santo, portatore di Grazia. Senza quello, sono d’accordo con Costanza, non si va da nessuna parte.
Una lettura rinfrancante, allegra, piena di aneddoti e di brio, cui attingere con piacere, specie se in un momento di tristezza o di sconforto. Una ventata fresca nel panorama desolante della saggistica sul matrimonio e sulla famiglia. So già che ne regalerò una copia a parecchie persone a cui voglio bene! Magari anche loro, dopo averlo letto, se ne vorranno… di più!