martedì 27 gennaio 2015

Chiara Lubich: una nuova luce per la Chiesa

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Così papa Francesco nel messaggio inviato in occasione dell’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice dei Focolari, oggi Serva di Dio.

La cattedrale di Frascati è gremita, nonostante l’orario di punta di un giorno feriale, il 27 gennaio, giorno della Memoria, in cui il mondo ricorda la tragedia della Shoah. Ed è perché “l’umanità e la storia possano conoscere nuovi sviluppi di pace” che Maria Voce auspica il riconoscimento dell’esemplarità di Chiara Lubich. Sì, perché “il suo sguardo e il suo cuore erano mossi da un amore universale, capace di abbracciare tutti gli uomini al di là di ogni differenza, sempre proteso a realizzare il testamento di Gesù”, “Che tutti siano uno”.
Un prolungato applauso manifesta la riconoscenza a papa Francesco, che nel suo messaggio esorta a “far conoscere  al popolo di Dio la vita e le opere di colei che, accogliendo l’invito del  Signore ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l’unità”. Maria Voce a nome del popolo dei Focolari assicura “l’impegno a continuare a diffondere quella luce nuova che il Papa ha indicato” parlando della figura di Chiara.
La diretta streaming ha permesso di poter seguire l’evento, con traduzione simultanea in inglese, francese, portoghese e spagnolo. Oltre 18mila gli accessi contemporanei, con punti che hanno radunato anche centinaia di persone (come alla Mariapoli Ginetta in Brasile, o alla cittadella di Loppiano in Toscana).
“Il compito che ci attende non è facile”, dichiara il vescovo di Frascati, mons. Raffaello Martinelli, “ma è un servizio che vogliamo rendere alla Chiesa per offrire una testimonianza di fede, speranza e carità attraverso l’opera e la vita di una delle sue figlie”.
Sono molte le presenze internazionali, a partire dai cardinali Tarcisio Bertone, Ennio Antonelli, Joao Braz De Aviz, Miloslav Vlk; i vescovi presenti, fra cui Carlos Tissera dall’Argentina e Brendan Leahy dall’Irlanda; e la presenza ecumenica, con l’Archimandrita Simeon Catsinas, della Chiesa ortodossa di Roma in rappresentanza del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, e padre Gabriel, parroco rumeno-ortodosso di Rocca di Papa, inviato dal vescovo rumeno-ortodosso d’Italia, Siluan.
20150127-02Tra gli amici di Chiara Lubich sono presenti fondatori e rappresentanti di altri movimenti. Non ha voluto mancare il mondo musulmano, a testimoniare la volontà di un dialogo che continua in questo momento così critico, col direttore dell’Istituto Tevere Cenap Mustafa Aydin, della Turchia. Dal Giappone, in rappresentanza del movimento Buddhista Rissho Kosei-Kai, il dott. Mizumo. Con la fascia tricolore sono presenti diversi sindaci dei comuni limitrofi, una delegazione da Trento, città natale di Chiara, e un gruppo di familiari della Serva di Dio.
“Chiara parla di vivere il Vangelo ed essere fedeli a Dio”, racconta João, giovane brasiliano, “penso che non possiamo essere fedeli senza mirare alla santità, che è quello che Dio vuole”. E Francesca, 13 anni: “Chiara mi ha colpito per la sua grande fede che sembrerebbe difficile far arrivare a dei ragazzi, invece lei ce la comunicava con una semplicità stupenda”.
La cerimonia. È con una serie di atti giuridici che si apre una causa di canonizzazione, ma, sottolinea il vescovo di Frascati – “vogliamo trasformarli in meditazione”, e per questo la cerimonia si è aperta con la recita dei vespri. In un clima solenne si sono espletati gli adempimenti per l’insediamento del tribunale, ad incominciare dalla lettura del “supplice libello” con cui il Movimento dei Focolari nel dicembre 2013 ha chiesto l’apertura della causa. Lungo i sei anni trascorsi dalla morte di Chiara Lubich – spiega il documento – «è cresciuta in maniera continua e stabile e si è diffusa sempre di più in tutto il mondo tra i fedeli l’opinione circa la purità e integrità di vita della Serva di Dio, le virtù da lei praticate in grado eroico, nonché le grazie e i favori ricevuti da Dio attraverso la sua intercessione».  A seguire, la lettura del nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi e la costituzione del tribunale.
Sarà Mons. Angelo Amati, delegato episcopale, a condurre questa fase dell’inchiesta diocesana, coadiuvato dal Rev. Emmanuele Faweh Kazah, nigeriano, come Promotore di Giustizia, e dal notaio Patrizia Sabatini, che già aveva lavorato nei mesi precedenti alla raccolta di una cinquantina di testimonianze, onde evitare che si perdessero quelle di chi ha «permesso fin dal primo momento di testimoniare la bellezza e la possibilità di percorrere insieme, in unità, il cammino verso l’unica meta», così Maria Voce nel ricordare i primi compagni e compagne di Chiara, alcuni dei quali presenti alla cerimonia.
La postulazione nominata dalla presidente dei Focolari è formata dal postulatore don Silvestre Marques, portoghese, e dai vice postulatori, l’italiana Lucia Abignente e Waldery Hilgeman, olandese. Il Tribunale ha stabilito già la sessione successiva per ascoltare, il 12 febbraio prossimo, la testimonianza di Maria Voce, prima di un elenco di circa 100 nomi.