venerdì 26 giugno 2015

Gender a scuola: le dichiarazioni di voto

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Scuola, passa fiducia Senato. Preoccupa introduzione gender

Con 159 sì e 112 no il governo ha ottenuto questa sera la fiducia al Senato al maxiemendamento sulla riforma della scuola. Il testo ora passa alla Camera per l’ultimo esame. Dura la protesta delle opposizioni in aula e dei sindacati fuori da Palazzo Madama. Nonostante le rassicurazioni del ministro Giannini preoccupa l’introduzione dell’ideologia gender nel provvedimento.
Fischi e urla all’annuncio del presidente Grasso. “Hanno ucciso la scuola pubblica”, il commento di Beppe Grillo. La fiducia è stata una decisione inevitabile secondo il governo determinato ad approvare in tempi rapidi il maxiemendamento  che prevede  maggiori poteri ai presidi, 100mila nuove assunzioni, il concorsone per 60mila nuovi posti, la valutazione dei docenti e dirigenti e la controversa educazione di genere. In prima linea nelle proteste sindacati, docenti e studenti che per l’avvio del prossimo anno scolastico annunciano battaglia. A votare a favore  anche i senatori di Area Popolare, ovvero Udc Ncd, dopo che il ministro Giannini ha assicurato loro che non sarà introdotta l’ideologia gender nelle scuole ribadendo  il valore del principio del consenso informato da parte delle famiglie. Tuttavia non è stato modificato il riferimento all’art 5 della legge 119 del 2013: per questo motivo in molti lanciano l’allerta, primo tra tutti il  senatore Mauro, presidente dei Popolari per l’Itala secondo il quale la fiducia consentirà  di fatto l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole. RV

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In calce le dichiarazioni di voto dei senatori. ProVita ritiene il lavoro dei senatori non soltanto non sufficiente, ma neanche buono, nel momento in cui hanno votato SÌ. Se la voce di milioni di cittadini italiani non sarà ascoltata si andrà al referendum !


“Il Comitato ‘Difendiamo i nostri figli’ ha seguito con grande attenzione il voto di fiducia sulla buona scuola, con particolare riferimento alla questione relativa all’articolo 3 punto 16 del maxiemendamento del Governo, laddove si faceva riferimento alla “violenza di genere”.
È vero che si tratta di un riferimento confuso ma è comune pericoloso poiché attraverso di esso potrebbe penetrare nelle scuole l’ideologia di genere; sarebbe stato assai meglio che il riferimento al gender fosse completamente espulso dal testo cosi come chiesto a gran voce da oltre un milione di persone in piazza lo scorso sabato 20 giugno.
Il lavoro fatto da un manipolo di senatori per ottenere dal governo la garanzia che la teoria di genere non entri nelle nostre scuole e che ai genitori sia garantita un piena informazione, un maggiore coinvolgimento nelle scelte educative e la possibilità di rifiutare il consenso qualora i contenuti non siamo condivisi è stato certamente buono ma non sufficiente.
Ci aspettiamo che il governo adotti con decreto l’ordine del giorno Roccella già presentato alla Camera e che il Ministro Giannini  – con un propria circolare – chiarisca definitivamente il ‘no’ ad ogni indottrinamento ideologico. In questo senso non si può non ringraziare anche la posizione di chi, come il senatore Giovanardi, per sostenere le nostre posizioni è giunto a non votare la fiducia.
Continueremo a tenere informate le nostre famiglie su quanto e come il governo manterrà la parola data, chiedendo grande coraggio a tutti i parlamentari che si riconoscono i questa battaglia e più ancora in quella che ormai è imminente e che dovrà fermare il ddl Cirinnà”.
Così in una nota i dirigenti del Comitato Difendiamo i nostri figli.
Dal sito istituzionale del Senato, ecco le dichiarazioni di voto.
Rispondono sì i senatori:
Aiello, Albano, Albertini, Amati, Angioni, Anitori, Astorre, Augello, Azzollini, Battista, Bertuzzi, Bianco, Bianconi, Bilardi, Bondi, Borioli, Broglia, Bubbico, Buemi, Caleo, Cantini, Capacchione, Cardinali, Casini, Cassano, Chiavaroli, Chiti, Cirinnà, Cociancich, Collina, Compagna, Conte, Corsini, Cucca, Cuomo, D’Adda, Dalla Tor, Dalla Zuanna, D’Ascola, Davico, De Biasi, De Poli, Del Barba, Della Vedova, Di Biagio, Di Giacomo, Di Giorgi, Dirindin, D’Onghia, Esposito Stefano, Fabbri, Fasiolo, Fattorini, Favero, Fedeli, Ferrara Elena, Filippi, Filippin, Finocchiaro, Fissore, Formigoni, Fornaro, Fravezzi, Gatti, Gentile, Giacobbe, Giannini, Ginetti, Gotor, Granaiola, Gualdani, Guerra, Guerrieri Paleotti, Ichino, Idem, Lai, Langella, Laniece, Lanzillotta, Latorre, Lepri, Lo Giudice, Lo Moro, Lucherini, Lumia, Manassero, Manconi, Mancuso, Maran, Marcucci, Margiotta, Marinello, Marino Luigi, Marino Mauro Maria, Martini, Mattesini, Maturani, Merloni, Micheloni, Migliavacca, Minniti, Mirabelli, Morgoni, Moscardelli, Mucchetti, Naccarato, Napolitano, Nencini, Olivero, Orrù, Padua, Pagano, Pagliari, Palermo, Parente, Pegorer, Pezzopane, Pignedoli, Pinotti, Pizzetti, Puglisi, Puppato, Quagliariello, Ranucci, Repetti, Ricchiuti, Romano, Rossi Gianluca, Rossi Luciano, Rossi Maurizio Giuseppe, Russo, Sacconi, Saggese, Sangalli, Santini, Scalia, Schifani, Silvestro, Sollo, Sonego, Spilabotte, Sposetti, Susta, Tomaselli, Tonini, Torrisi, Tronti, Turano, Vaccari, Valdinosi, Valentini, Vattuone, Verducci, Vicari, Viceconte, Zanda, Zanoni, Zavoli, Zeller.
 Rispondono no i senatori:

Airola, Alicata, Amidei, Amoruso, Aracri, Arrigoni, Auricchio, Barozzino, Bellot, Bernini, Bertacco, Bertorotta, Bignami, Blundo, Bocca, Bocchino, Bonfrisco, Bottici, Bruni, Buccarella, Bulgarelli, Calderoli, Campanella, Candiani, Cappelletti, Cardiello, Carraro, Casaletto, Castaldi, Centinaio, Ceroni, Cervellini, Ciampolillo, Cioffi, Comaroli, Consiglio, Cotti, Crimi, Crosio, D’Alì, D’Ambrosio Lettieri, De Cristofaro, De Petris, De Pin, De Siano, Donno, Endrizzi, Fasano, Floris, Fucksia, Gaetti, Galimberti, Gasparri, Giarrusso, Gibiino, Giro, Girotto, Iurlaro, Liuzzi, Lucidi, Malan, Mandelli, Mangili, Marin, Martelli, Marton, Matteoli, Mauro Giovanni, Mauro Mario Walter, Messina, Milo, Minzolini, Molinari, Montevecchi, Moronese, Morra, Munerato, Mussini, Nugnes, Orellana, Paglini, Pagnoncelli, Palma, Pelino, Pepe, Perrone, Petraglia, Petrocelli, Piccinelli, Piccoli, Puglia, Razzi, Romani Paolo, Rossi Mariarosaria, Santangelo, Scibona, Scilipoti Isgrò, Scoma, Serra, Sibilia, Simeoni, Stefani, Stefano, Tarquinio, Taverna, Tosato, Uras, Vacciano, Villari, Zin, Zizza, Zuffada.
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