domenica 25 ottobre 2015

Il Sinodo. Commenti ai commenti...




Il Papa ha detto che legge solo il Messaggero... Speriamo che comprenda la mala fede dei colleghi (in blocco, mica solo quelli di questa testata) e corregga con tempestività e precisione. (Costanza Miriano)

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Non riuscirò mai ad abituarmi alla sfacciata disonestà intellettuale del giornalismo che deve falsare per sopravvivere (ho scelto una prima pagina tra tutte le altre simili e similmente bugiarde). La cosa che più mi dà fastidio è che questa superficialità prende in giro innanzitutto chi in queste situazioni di sofferenza ci è passato o ci si trova ancora, strumentalizzando queste ferite per fini economici e politici. (Filippo Savarese)


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Comico pezzo di Scalfari oggi su Repubblica che vuole spiegarci in cosa crede il Papa (ovviamente progressista, ovviamente contrastato dai cattivi "conservatori e temporalisti"). L'articolo è lunghissimo ma leggetelo, vi farete una risata dopo l'altra, vi vuole spiegare la fede di Francesco in un "Dio unico" che insomma dovrebbe mettere insieme tutte le religioni e somiglia molto all'architetto dell'universo che piace tanto a grembiulini e compassi. Scalfari pretende di spiegarci la fede del Papa. Usa quindicimila parole. Tra queste ne mancano due. Gesù. Cristo. (Mario Adinolfi)

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Antipatiche canaglie
di Padre Maurizio Botta
Assicuro che è inquietante conoscere molto di un argomento, essere informati e vedere gridato dalla potente arroganza dei mezzi di comunicazione il contrario. Non ci sono differenze. RadioUno, Ansa, Repubblica un unico orrendo e deforme coro di menzogna. Il senso di impotenza e di vera frustrazione nel sapere che pochissimi leggeranno il punto 85 della Relazione finale del Sinodo quello che ha fatto titolare all'ANSA "Sinodo, ostia a divorziati passa con 1 voto di scarto". In esso di comunione non si parla in nemmeno una riga. A questi banditori di menzogna, perchè la parola "giornalisti" non esce proprio, cosa interessa dell'aspettativa che ingenerano nelle persone? Del dolore quando noi poveri sacerdoti in prima linea dovremo spiegare caso per caso, volto per volto a uomini e donne che frequentano sempre le nostre Chiesa e a cui vogliamo un bene sincero e profondo che nulla è cambiato perchè nulla poteva cambiare su questo? Che devono fidarsi della Chiesa e di noi, i loro preti, e non di tutto quello che hanno sentito e risentito, letto e riletto? Non meritate il vostro lavoro perchè scrivete cose di cui non sapete.Incompetenti perchè nel migliore dei casi siete pigri e scansafatiche che non vogliono capire di più. Nel peggiore in malafede e allora canaglie antipatiche è l'unica espressione che mi affiora alla mente. Temo in molti casi non siate altro che schiavi servili e conformisti. Non crediatevi moralmente migliori del peggiore dipendente comunale assenteista. Vi lascio con una domanda: come potrò leggere o ascoltare di qualsiasi argomento se per uno che conosco fin nei dettagli tocco con mano fino a che punto manipolate, anzi falsificate la realtà?