giovedì 25 febbraio 2016

Il grande Imam di al-Azhar: Cosa diranno a Gesù i capi delle Chiese che accettano i matrimoni omosessuali?




Parolin: "Frainteso su unioni civili. No a similmatrimonio"
Radio Vaticana
All’indomani dell’incontro tra Santa Sede e Italia per l’anniversario dei Patti Lateranensi il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin è tornato a parlare di unioni civili, a margine di un incontro alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Ascoltiamolo al microfono di Michele Raviart:
R. - Ieri abbiamo avuto un buon incontro. Ci siamo confrontati su questioni specifiche che riguardano i rapporti bilaterali. Poi è stato toccato anche questo tema delle unioni civili che però non si è approfondito. Le posizioni sono molto chiare: la questione dello stralcio delle adozioni ci è sembrata una cosa quanto mai opportuna. Io facevo notare, e qui sono anche stato male interpretato – qualcuno ha citato proprio il contrario di quello che ho detto -  che il punto fondamentale è che non si equipari in nessun modo il matrimonio alle unioni civili e cioè che siano due discipline completamente distinte.
D. – Ci sono dei rischi secondo lei, nel testo così com’è, che ci sia un’equiparazione?
R. – Stanno lavorando, mi hanno detto, proprio per evitare questo. Stanno lavorando per evitare il più possibile questo.
Fonte - Radio Vaticana

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Cardinale Muller: “non è possibile un matrimonio tra due uomini” 

http://agensir.it/
“Non è possibile un matrimonio tra due uomini”. A ribadire la posizione della Chiesa è stato oggi il cardinale Gerhard Ludwig Müller, perfetto della Congregazione per la dottrina della fede, intervenendo al Congresso internazionale “La carità non avrà mai fine”, in corso in Vaticano per iniziativa del Pontificio Consiglio Cor Unum. “Questo non vuol dire mettersi nelle cose politiche”, ha precisato il cardinale, “ma chiedere ai politici di rispettare la natura umana sopra cui loro non sono i maestri, i ‘domini'”. “I politici devono servire la comunità e non imporre una falsa ideologia”, ha ammonito.

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Jakarta (Agenzia Fides) - L'Occidente sta diffondendo l'omosessualità, e “purtroppo alcuni capi di Chiese negli Stati Uniti accettano i matrimoni omosessuali. Mi chiedo cosa è rimasto della Bibbia in quelle Chiese. E cosa diranno davanti a Gesù, la pace sia su di lui”. Con queste parole lo sheikh egiziano Amhed al Tayyeb, grande Imam dell’università islamica sunnita di al Azhar, ha voluto esternare il suo pensiero riguardo alle scelte di alcune realtà cristiane statunitensi - come la Presbyterian Church USA – che negli ultimi tempi hanno modificato i propri statuti interni allo scopo di riconoscere come matrimoni le unioni tra persone dello stesso sesso. 
Le dichiarazioni – riferiscono fonti egiziane consultate dall'Agenzia Fides – sono state rilasciate dal rappresentante della più prestigiosa accademia teologica sunnita in Indonesia, durante un incontro con domande e risposte svoltosi presso l'Università islamica di Syarif Hidayatullah, a South Tangerang. Il grande Imam al Tayeeb ha anche aggiunto che i gruppi gay intervengono nelle campagne elettorali e la questione omosessuale è utilizzata come tema per conseguire consenso politico
Il Grande Imam si trova per la prima volta in Indonesia – dove ha anche incontrato il Presidente Joko Joko Widodo - per partecipare a un incontro internazionale indetto dal Consiglio musulmano degli anziani, l'organizzazione, con sede ad Abu Dhabi, creata con l'intento di favorire una maggiore tolleranza tra le diverse correnti dell'islam. In alcune dichiarazioni, rilanciate dalla stampa indonesiana, lo sheikh al Tayyeb ha rimarcato che in questo momento storico la sfida più grande in seno al mondo islamico è rappresentata dal fatto che “le differenze tra le dottrine non sono tollerate, e diventano piuttosto pretesto di violenza”. Secondo il Grande Imam di al Azhar, “non c'è nessun male nel seguire una determinata scuola o dottrina, ma nessuno può affermare di rappresentare in maniera esclusiva il vero e autentico islam”. La guerra che ha distrutto la Siria, l'Iraq e lo Yemen - ha aggiunto al Tayyeb - “è stata provocata dalla divisione tra sciiti e sunniti”. (GV) (Agenzia Fides 24/2/2016).