martedì 29 marzo 2016

La nuova collezione di Zara

Zara_gender_moda_vestiti

Gender che vuoi, vestiti che trovi...

La cultura gender è sempre più presente nella nostra società, anche se in molti sembrano non accorgersene.
Un esempio piuttosto eclatante è il fatto che la nuova collezione Ungendered (qui le foto) lanciata da Zara non ha suscitato grandi interrogativi – se non qualche polemica da parte di alcuni fan, come vedremo -, mentre soloqualche mese fa la pubblicità gender neutral della Diesel era stata molto più discussa…
Il gender dunque sta piano piano entrando nella mentalità corrente (… ma nessuno dica che esiste, eh!). E la moda, ovviamente, non può che seguire (e, per certi aspetti, prevenire) questa nuova impostazione.
La mission portata avanti da Zara è quella oramai nota: eliminare la differenza uomo e donna, limare i confini tra maschile e femminile, eliminare le differenze tra i ruoli, omologare i due sessi sotto le sembianze di un nuovo essere umano che niente ha più a che vedere con la sua natura biologica.
Ecco quindi maxi felpe, maxi canotte, jeans dal taglio dritto, colori neutri… che stanno bene sia a lui che a lei! Il tutto per una collezione Ungendered, che già nel nome definisce il suo taglio ‘programmatico’.
Difficile pensare che il team che si è occupato di dar vita a questa collezione non abbia infatti agito secondo i criteri deldiktat gender. E quando un marchio come Zara, decide di lanciarsi in questo tipo di imprese, vuol dire che questa‘trasformazione’ deve poter essere alla portata di tutti.
Se infatti il leitmotiv che ci rincorre nei media, al cinema, in tv, è quello di poter scegliere autonomamente a che tipo di genere appartenere, indipendentemente dalla nostra sessualità biologica, e di poter variare la scelta a seconda del nostro umore, e così avere la possibilità di essere tutto, e quindi nulla, era naturale che sarebbe arrivata, nella società dell’apparire, la trasposizione di questo mantra nel mondo della moda.
Prima di Zaral’anno scorso erano stati i grandi magazzini Selfridges a dedicare gli scaffali di tre interi piani ai reparti definiti agender, ospitando le collezioni dei grandi marchi che disegnano abiti adatti sia per uomini che per donne.
Ma, lamentano i fashion addictedle collezioni genderless, ancora non sono abbastanza di moda e cool.
Il che in parte spiega come mai la virata Ungendered di Zara abbia suscitato qualche polemica tra i fan del marchio spagnolo, che sembrano non aver apprezzato la nuova collezione. L’accusa è che i capi sono troppo mascolini. “Parità di genere”, per così dire, affermano i fan non vuol dire “mascolizzazione”. Tuttavia a non piacere di questa collezione è soprattutto che i capi sono spogli, vuoti e senza personalità.
Del resto, però, queste sono le stesse caratteristiche che, secondo le tendenze del nuovo millennio, distingueranno il nuovo modello di essere umano che dovrà indossarli.
Anastasia Filippi
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