venerdì 15 aprile 2016

Padre Livio: l'ultima intervista (speriamo...)

Padre Livio con la madonnina

di Antonio Gaspari
Cinquant’anni di sacerdozio, oltre trenta come conduttore di Radio Maria, una vita sempre tesa a cercare e portare Misericordia. Schietto, sagace, acuto, sempre aperto all’ascolto e all’accoglienza. Milioni i radioascoltatori, anche se non mancano i critici. Stiamo parlando di Padre Livio Fanzaga, un sacerdote che dopo la parrocchia e la missione in Africa ha dedicato il suo apostolato alla comunicazione via radio. ZENIT lo ha intervistato.
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Cinquant’anni di sacerdozio e 31 anni a Radio Maria. Chi è padre Livio Fanzaga?
Sono una persona felice per aver risposto alla chiamata di Gesù quando ero un ragazzo e poi a quella della Madonna quando ero già sacerdote.
Ci racconti la sua storia di sacerdote prima di Radio Maria. La vocazione a 12 anni. Gli studi alla Gregoriana, l’ordinazione a 26 anni.
Sono entrato a 14 anni in seminario dai Padri Scolopi attratto dal loro impegno educativo in campo giovanile. Ho vissuto anni indimenticabili a Roma durante il Pontificato di Papa Giovanni e il Concilio Vaticano II, che mi hanno consentito di aprire la mente e il cuore alla universalità della Chiesa.
È stato Parroco a Milano e frequentato della Cattolica negli anni della contestazione. Chi era e che cosa pensava Padre Livio in quegli anni?
Mi sono impegnato nella pastorale giovanile nella Parrocchia di S. Giuseppe Calasanzio di Milano negli anni roventi della contestazione e nel medesimo tempo ho frequentato l’Università Cattolica dove ho conosciuto alcuni degli esponenti più in vista. In quel contesto ho capito che la testimonianza cristiana doveva essere senza tentennamenti e senza compromessi.
A trenta anni lei partì per l’Africa a Podor nel Senegal. Divenne docente di filosofia medievale a Dakar. Ci racconta come fu quell’esperienza e perché rientrò in Italia.
Sono andato in Africa perché da sempre avevo coltivato l’ideale della missione. Così ho potuto conoscere l’Islam da vicino e rendermi conto come sia capace di condizionare profondamente non solo la società, ma anche la vita familiare e privata delle persone.
Nel 1985 iniziò a collaborare con Radio Maria, piccola radio parrocchiale con sede ad Arcellasco d’Erba. Che cosa accadde? Aveva mai fatto radio prima? Quali erano i suoi sogni?
Nel 1985 sono andato a Medjugorje per la prima volta e da allora nella mia vita è entrata la Madonna come mai mi era accaduto prima. Ho conosciuto Radio Maria, allora piccola radio parrocchiale, perché trasmetteva i messaggi della Regina della pace. Penso che la Madonna stessa mi abbia orientato verso la scelta di lasciare la parrocchia per dedicarmi a questa nuova forma di evangelizzazione via etere.
Come e perché è cresciuta così tanto nel mondo Radio Maria?
Bisognerebbe chiederlo alla Madonna, ispiratrice e realizzatrice di un progetto che solo il suo Cuore poteva coltivare.
Un percorso di vita affascinante. Come se lo spiega Padre Livio? 
Per dirla con Papa Francesco:”Siamo tutti peccatori”, però contenti di lavorare nella vigna del Signore.