Archiviato un referendum, difficile, occorre prepararsi al referendum per eccellenza, quello costituzionale di ottobre. Nel quale, siamo convinti, occorra dire un no forte e chiaro. In primo luogo ricordando le parole di Massimo Gandolfini lo scorso 30 gennaio (il cui intervento invito a riascoltare). E poi (....) anche per questi motivi elencati di seguito.
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di Ettore Bonalberti
Riassumendo, il decalogo degli amici del comitato per il NO evidenzia questi 10 buoni motivi per dire NO allo scempio della Costituzione perpetrato dal parlamento e dalla maggioranza drogata degli illegittimi:
- La riforma supera il bicameralismo? No, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato.
- Diminuisce i costi della politica? NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quintoe se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della Camera?
- E’ frutto della volontà autonoma del Parlamento? NO, perché è stata scritta sotto dettatura del governo.
- E’ una riforma legittima? NO, perché è stata prodotta da un parlamento eletto con una legge elettorale( Porcellum) dichiarato incostituzionale.
- Garantisce la sovranità popolare? NO, perché insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) già approvata espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri.
- Produce semplificazione? NO moltiplica sino a dieci i procedimenti legislativi e incrementa la confusione.
- E’ una riforma innovativa? NO, conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie, private di mezzi finanziari.
- Amplia la partecipazione diretta da parte dei cittadini? NO, triplica da 50.000 a 150.000 le firme per i disegni di legge di iniziativa parlamentare.
- Garantisce l’equilibrio tra i poteri costituzionali? NO, perché mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio.
- E’ una riforma chiara e comprensibile? NO, è scritta in modo da non essere compresa.