venerdì 24 giugno 2016

GREAT Britain!



Questo è il tempo. Basta con questa Europa che detta leggi (!!!) agli stati sovrani ed impone ai popoli l'adozione di una antropologia che grida vendetta a Dio. Chi semina vento raccoglie tempesta: come fu così sarà. Speriamo presto anche in Italia! Dajè! Approfittiamo di questo autentico Kairòs: la mia proposta è quella di accorpare in un'unica consultazione il referendum sulle "riforme" costituzionali del nostro e quello sulla permanenza nell' UE. Immaginate il botto: risparmiare soldi e mandare a quel paese Matteo Renzi e questa "Unione Europea". Simultaneamente.
admin

***

Dall'Inghilterra non poteva giungere una notizia migliore. Nemmeno un assassinio, nemmeno le minacce tedesche, come già avvenne 76 anni fa, hanno fatto indietreggiare queste magnifiche canaglie degli inglesi. Immagino le facce degli eurognomi, dei Soros, dell'ebetino. Rabbiosi, increduli che vi siano ancora uomini e donne che vogliono vivere da liberi. Come già avvenne, ora dal continente spareranno contro l'isola indomita tutto quello che hanno. Resistete, resistete, resistete.
Renzo Puccetti

***

Ore 4,27 vado a dormire con il leave al 51%. Spero di svegliarmi con una conferma.
(Daniela Bovolenta)

***


‪#‎BREXIT‬, LA PROFEZIA DI PAPA FRANCESCO
Non ci salverà né la libera circolazione di quel che vi pare né l'orgoglio indipendentista. Il problema del progetto comune europeo, e in generale della convivenza umana giusta, prospera e pacifica, non è innanzitutto un problema di come, ma di cosa. A cosa aspiriamo? In mezzo alle mille analisi che ahinoi ci perseguiteranno a lungo, ho avuto l'istinto di andarmi a rileggere il discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo del novembre 2014. Folgorante, profetico, umano, commovente in queste ore a loro modo inevitabilmente drammatiche, comunque la si veda. Il Papa centra perfettamente e meglio di qualsiasi altro grande interprete del sogno europeo ciò che c'è in ballo in questo cambiamento d'epoca, le ansie e le angosce dell'uomo comune, e la rotta verso cui reindirizzare una Unione Europea indiscutibilmente malata, ideologica, disfunzionale. Il motto dice "nemo propheta in patria". Forse per questo Dio ha mandato all'Europa un profeta dall'altra parte del mondo. Vi ricordo alcuni brani e metto il link alla fine. Chi vuol capire che sta succedendo chiuda il Sole 24 Ore e rilegga Papa Francesco.
(Filippo Savarese)
***
PAPA FRANCESCO
"(...) Il motto dell’Unione Europea è Unità nella diversità, ma l’unità non significa uniformità politica, economica, culturale, o di pensiero. In realtà ogni autentica unità vive della ricchezza delle diversità che la compongono: come una famiglia, che è tanto più unita quanto più ciascuno dei suoi componenti può essere fino in fondo sé stesso senza timore. In tal senso, ritengo che l’Europa sia una famiglia di popoli, i quali potranno sentire vicine le istituzioni dell’Unione se esse sapranno sapientemente coniugare l’ideale dell’unità cui si anela alla diversità propria di ciascuno, valorizzando le singole tradizioni; prendendo coscienza della sua storia e delle sue radici; liberandosi dalle tante manipolazioni e dalle tante fobie. Mettere al centro la persona umana significa anzitutto lasciare che essa esprima liberamente il proprio volto e la propria creatività, sia a livello di singolo che di popolo.
(...) In questa dinamica di unità-particolarità, si pone a voi, Signori e Signore Eurodeputati, anche l’esigenza di farvi carico di mantenere viva la democrazia, la democrazia dei popoli dell’Europa. Non ci è nascosto che una concezione omologante della globalità colpisce la vitalità del sistema democratico depotenziando il ricco contrasto, fecondo e costruttivo, delle organizzazioni e dei partiti politici tra di loro. Così si corre il rischio di vivere nel regno dell’idea, della sola parola, dell’immagine, del sofisma… e di finire per confondere la realtà della democrazia con un nuovo nominalismo politico. Mantenere viva la democrazia in Europa richiede di evitare tante “maniere globalizzanti” di diluire la realtà: i purismi angelici, i totalitarismi del relativo, i fondamentalismi astorici, gli eticismi senza bontà, gli intellettualismi senza sapienza.
Mantenere viva la realtà delle democrazie è una sfida di questo momento storico, evitando che la loro forza reale – forza politica espressiva dei popoli – sia rimossa davanti alla pressione di interessi multinazionali non universali, che le indeboliscano e le trasformino in sistemi uniformanti di potere finanziario al servizio di imperi sconosciuti. Questa è una sfida che oggi la storia vi pone.
(...) Cari Eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente. È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede. L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo; l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità!"


***
E' dall'XI secolo che l'Inghilterra non viene invasa (gli ultimi furono i normanni) da allora ha mantenuto intatta la sua sovranità e l'ha espansa in tutto il mondo (invicibile armada, flotta di Napoleone e aerei della luftwaffe sono tutti finiti in fondo ai flutti della Manica) prima di dare dei coglioni agli inglesi ci penserei 10 volte. Antipatici come un calcio sui denti sì... ma coglioni no.
Marco Guerra

***


Che giornata meravigliosa!!!
Ce la possiamo ancora fare!

Coraggio!
Chiara Ardente


***

Incredibile, in Italia già circolano sondaggi che affermano che gli italiani voterebbero in maniera totalmente diversa dagli inglesi. Balle! Sono sondaggi taroccati. La verità è che Renzi & co. sono terrorizzati da un possibile referendum in Italia. Gli italiani stanno troppo male allo stato attuale per scegliere di rimanere in Europa. Sarebbe come dire al proprio assassino "su dai, finiscimi".
Marcello Orrù