domenica 19 giugno 2016

La festa di Maria Maddalena

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Lo scorso 3 giugno papa Francesco ha elevato la celebrazione di Maria Maddalena a festa. Letta alla luce della tradizione della chiesa, l’introduzione di un cambiamento di questo tipo nella liturgia, specie quando si appella alla testimonianza dei Vangeli, anche se in apparenza sembra essere una piccola cosa, in realtà ha un significato da non minimizzare.
La liturgia plasma la chiesa, perché quello che si celebra nel corpo ecclesiale dà forma alla stessa comunità dei credenti. La liturgia non è soltanto l’espressione di quello che la chiesa è e di quello che la chiesa è chiamata a essere, ma possiede anche la capacità di costruire la chiesa stessa. I testi, la gestualità, gli edifici, la musica, ecc. riflettono il volto della comunità che celebra, ma plasmano anche il suo essere.
I Padri della chiesa sapevano bene che la legge della preghiera (lex orandi) ha una corrispondenza armonica con quello che si crede (lex credendi) e si attualizza nella vita pratica (lex vivendi). Il nuovo prefazio che d’ora in poi sarà pregato in tutta la chiesa cattolica il 22 luglio nella celebrazione della festa di Maria Maddalena è stato titolato “De apostola apostolorum”, apostola degli apostoli, riprendendo il titolo con il quale Tommaso d’Aquino, e prima di lui alcune liturgie orientali, hanno chiamato Maria Maddalena. Quale conseguenza attenderci dal chiamare una donna apostola?
Per ritrovare il posto delle donne nella chiesa papa Francesco avrebbe potuto fare una dichiarazione di tipo dogmatico e dottrinale, invece ha cambiato la liturgia, come ha fatto qualche mese fa con l’ammissione delle donne al rito della lavanda dei piedi. Anche le minime modifiche nella lex orandi aiutano la chiesa a ritrovare se stessa e a capire poco a poco quello che il vangelo di Cristo la chiama ad essere. Non avrà effetti immediati, ma questa decisione liturgica avvia approfondimenti futuri nella vita della Chiesa, creando una consapevolezza.

Dal 1968 la Comunità monastica di Bose celebra il 22 luglio Maria Maddalena con il grado di festa, attribuendole il titolo di “uguale agli apostoli” e utilizzando i testi del comune degli apostoli. Riportiamo di seguito le intercessioni e l’orazione della liturgia delle ore ecumenica che si celebra a Bose per la festa della Maddalena, pubblicati in Preghiera dei giorni. Riportiamo anche il prefazio per la celebrazione eucaristica.

Preghiera dei giorni. Ufficio ecumenico per l’anno liturgico, a cura della Comunità monastica di Bose, Edizioni Qiqajon, Magnano (BI) 2011, pp. 908-909.

 

22 luglio

Maria Maddalena, uguale agli apostoli

INTERCESSIONE

℟. Lode a te, Signore del perdono!

Signore Gesù, hai perdonato alla peccatrice,
perché aveva molto amato:
accendi in noi il fuoco del tuo amore. ℟.

Maria Maddalena aveva sperimentato in sé la potenza del demonio,
ma la sua fede l’ha salvata:
rialza i credenti schiavi del vizio e del peccato. ℟.

Hai voluto la tua discepola accanto alla croce,
perché conoscesse il prezzo del tuo perdono:
fa’ che ti riconosciamo come colui che porta i nostri peccati. ℟.

Maria senza speranza ti ha pianto presso la tomba vuota,
ma tu l’hai chiamata per nome:
il nostro nome battesimale risvegli la nostra vocazione. ℟.

Hai affidato a Maria di Magdala l’annuncio pasquale,
proclamando Dio Padre tuo e Padre nostro:
donaci di essere nell’amore fratelli tuoi e figli di Dio. ℟.

ORAZIONE
Preghiamo.

Dio nostro Padre,
a Maria Maddalena, da te fatta nuova creatura,
tuo Figlio risorto ha affidato il primo annuncio pasquale:
concedi anche a noi, in comunione con lei,
di seguire Gesù Cristo fino alla croce,
di proclamarlo risorto
e di contemplarlo un giorno nella tua gloria.
Egli vive e regna ora e nei secoli dei secoli.
– Amen.
  
PREFAZIO
Il Signore sia con voi.
- E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
- Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
- È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,
nostra gioia e nostra salvezza,
rendere grazie sempre e dovunque
a te, Padre santo e onnipotente,
per Gesù Cristo, nostro Signore.

È lui che nel mattino di Pasqua
chiamando per nome Maria di Magdala
si fece riconoscere quale Signore Risorto
e le affidò il messaggio della vittoria sulla morte
e della sua glorificazione presso il Padre.

Per questa rivelazione
a colei che è uguale agli apostoli
con tutti gli angeli e i santi del cielo
cantiamo l’inno della tua gloria:

- Santo, santo, santo il Signore Dio dell’universo ...