giovedì 2 giugno 2016

Papa Francesco. Giubileo dei sacerdoti e dei seminaristi – Terza meditazione (Basilica di San Paolo fuori le Mura – ore 16)





- "Nel nostro terzo incontro vi propongo di meditare sulle opere di misericordia, sia prendendone qualcuna, che sentiamo più legata al nostro carisma, sia contemplandole tutte insieme" 
- "Le opere di misericordia sono molto legate ai “sensi spirituali”. Pregando chiediamo la grazia di “sentire e gustare” il Vangelo in modo tale che ci renda sensibili per la vita."
«Quando serviamo i poveri e i malati, siamo buon odore di Cristo» (n. 2449). Questo buon odore di Cristo – la cura dei poveri – è caratteristico della Chiesa, sempre lo è stato."
 - "Il nostro popolo perdona molti difetti ai preti, salvo quello di essere attaccati al denaro. E non è tanto per la ricchezza in sé, ma perché il denaro ci fa perdere la ricchezza della misericordia."
- "La misericordia cura “perdendo qualcosa di sé”: un brandello di cuore rimane con la persona ferita; un tempo della nostra vita, in cui avevamo voglia di fare qualcosa, lo perdiamo quando lo regaliamo all’altro."
- "Essere misericordioso non è solo un modo di essere, ma il modo di essere. Non c’è altra possibilità di essere sacerdote."
 - "Il comandamento si dà per l’avvenire, per aiutare ad andare, per “camminare nell’amore”. Questa è la delicatezza della misericordia che guarda con pietà il passato e incoraggia per il futuro."

- «Il confessore non è il padrone, ma il servitore del perdono di Dio. Il ministro di questo sacramento deve unirsi all'intenzione e alla carità di Cristo» (n. 1466).
 - "A noi spetta “far sì che si incontrino”, che si trovino faccia a faccia. Quello che poi faranno è cosa loro."
- "Gli atti del Signore, le sue opere, non sono meri fatti ma sono segni nei quali, in modo personale e unico per ciascuno, si mostrano il suo amore e la sua misericordia."
- "Come sacerdoti, chiediamo due grazie al Buon Pastore: quella di lasciarci guidare dal sensus fidei del nostro popolo fedele, e anche dal suo “senso del povero”. Entrambi i “sensi” sono legati al “sensus Christi”, all’amore e alla fede che la nostra gente ha per Gesù."

Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Santo Padre Francesco tiene questo pomeriggio alle ore 16 la terza meditazione degli esercizi per i sacerdoti e i seminaristi presenti a Roma per il giubileo. Il ritiro predicato dal Papa viene seguito in videoconferenza anche dai sacerdoti raccolti nelle Basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore. Questo il testo dell’ultima meditazione dettata da Papa Francesco:
Meditazione del Santo Padre
Terza meditazione: il buon odore di Cristo e la luce della sua misericordia
Speriamo che il Signore ci conceda quello che abbiamo chiesto nella preghiera: imitare l’esempio della pazienza di Gesù e con la pazienza superare le difficoltà. 
Questa terza meditazione ha come titolo: “Il buon odore di Cristo e la luce della sua misericordia”.
In questo terzo incontro vi propongo di meditare sulle opere di misericordia, sia prendendone qualcuna, che sentiamo più legata al nostro carisma, sia contemplandole tutte insieme, vedendole con gli occhi misericordiosi della Madonna, che ci fanno scoprire “il vino che manca” e ci incoraggiano a “fare tutto quello che Gesù ci dirà” (cfr Gv 2,1-12), affinché la sua misericordia compia i miracoli di cui il nostro popolo ha bisogno. ....

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Il sentiero della semplicità. ​Meditazioni del Papa sulla misericordia in occasione del giubileo di preti e seminaristi e a San Giovanni confessa alcuni presenti e a Santa Maria Maggiore prega la Salus populi romani 
 L'Osservatore Romano 

«Un ritiro, ma in comunione, tutti! Credo che ci farà bene pregare gli uni per gli altri, ossia in comunione». Nelle primissime parole improvvisate da Francesco a San Giovanni in Laterano c’è il senso più profondo della giornata di esercizi spirituali da lui voluta oggi, giovedì 2 giugno, in occasione del giubileo dei sacerdoti e dei seminaristi.(...)