martedì 20 settembre 2016

Quando morire, preferibilmente...

2006: Les filles de la charité, à la chapelle de la médaille miraculeuse, à Paris.



Ci richiedono tempo, dedizione e forse non si combinano perfettamente con i nostri vestiti, ma come non consacrarci a loro se ci permettono di ammirare la Madonna e il Suo Figlio divino fino alla fine dei tempi?
Perché la Santissima Vergine ottiene tutto da Dio: la medaglia miracolosa
Il 27 novembre 1830, Caterina Labouré, religiosa delle Figlie della Carità al numero 140 di rue du Bac, a Parigi, vide la Madonna, che le apparve mentre era in preghiera. La Vergine si trovava in piedi davanti a una figura ovale, calpestava un serpente e portava anelli di vari colori dai quali partivano raggi di luce. Intorno a lei sgorgavano le parole “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”. La Madonna disse: “È l’immagine delle grazie che distribuisco a chi me le chiede”, e per spiegare gli anelli dai quali non uscivano raggi aggiunse: “È l’immagine delle grazie che hanno dimenticato di chiedermi”. L’immagine sembrò poi girarsi, mostrando quello che ora è il retro della medaglia: circondata da dodici stelle, una grande M, iniziale di Maria, coronata con la Croce. Sotto, due cuori: quello di Gesù, coronato di spine, e quello di Maria, trafitto da una spada. Caterina ascoltò poi la richiesta della Santa Madre di Dio di portare le immagini al suo confessore perché le coniasse in una medaglia: “Tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie”.
La richiesta venne approvata dall’arcivescovo di Parigi, e la medaglia divenne presto estremamente popolare. Questo felice episodio che onora la città di Parigi esortò papa Pio IX a proclamare l’8 dicembre 1854 il dogma dell’Immacolata Concezione. Riesumato nel 1933, il corpo incorrotto di Santa Caterina Labouré giace ora in un reliquiario sull’altare della cappella di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, a fianco del corpo di Santa Luisa di Marillac, anch’esso incorrotto.
Per morire in stato di grazia e andare in Cielo, a partire dal sabato: lo scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo
La parola scapolare viene dal latino scapula, spalla. La Santissima Vergine è la Madre di tutti i cristiani, e il compito principale di una madre non è forse quello di proteggere le spalle dei figli?

Nato nel VII secolo nell’Ordine di San Benedetto, lo scapolare si compone di due pezzi di tela che pendono dalla parte anteriore e posteriore del corpo, uniti all’altezza delle spalle da alcuni cordoni o strisce di tela. Se lo portano dei religiosi è più grande e sembra un’autentica veste, se lo portano i laici assume la forma di una specie di collare. I due pezzi di tela dello scapolare laico o devozionale sono ricamati, rispettivamente con rappresentazioni del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria.
Nel 1251 a Cambridge, quando il carmelitano Simon Stock invocava la Santa Madre perché aiutasse il suo Ordine depresso, Ella gli apparve all’alba circondata da angeli e avvolta dalla luce. Indossando l’abito dell’Ordine del Carmelo, la Vergine gli tese con la mano una tela di colore marrone che è lo scapolare dell’Ordine, dicendogli: “Figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno”.

Nel 1317, papa Giovanni XXII fu il redattore della Bulla Sabatina dopo una visione della Santa Vergine in cui gli prometteva di liberare le anime del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte nel caso in cui al momento della morte e durante la sua vita avesse indossato fedelmente lo scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo.
Il capitolo 38 del Libro della Vita di Santa Teresa d’Avila sembra sostenere l’efficacia del privilegio sabatino: “Un altro frate del nostro ordine, un buon frate, stava molto male, ed essendo io a Messa un sabato in un momento di raccoglimendo vidi che era morto e che era salito al cielo senza entrare in Purgatorio. Morì all’ora in cui lo vidi, come seppi in seguito. Mi meravigliai del fatto che non fosse entrato in Purgatorio. Capivo che essendo stato un frate che aveva seguito fedelmente la sua vocazione aveva goduto delle Bolle dell’Ordine per non entrare in Purgatorio” Sembra che da allora si diffuse l’idea per la quale il sogno dei cattolici è morire un venerdì alle 23.59!
Monsignor Leo di Goesbriand (1816-1899) fece un bel commento sullo scapolare: “Ovunque sia, qualunque cosa faccia, Maria non può guardarmi senza vedere sul mio corpo una prova della mia devozione nei Suoi confronti”.
Le promesse legate alla nostra fine sono le più importanti che esistano. Portare lo scapolare viene associato in genere alla promessa di recitare il rosario tutti i giorni della propria vita.
Per la conversione dei peccatori: lo scapolare verde
Rivelato dalla Santissima Vergine a suor Justina Bisqueyburu, una religiosa che fu testimone di apparizioni nel 1840 nello stesso convento della cappella di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, al 140 di rue de Bac a Parigi, questo scapolare permette la conversione dei peccatori ed è stato oggetto di due approvazioni successive da parte di papa Pio IX nel 1863 e poi nel 1870.
Grazie a questo scapolare sono state possibili numerose conversioni, per cui è una buona idea regalare uno scapolare verde a una persona cara lontana da Dio, dicendole semplicemente che con questo la Vergine Maria la proteggerà. Anche se i non credenti parlano spesso contro Dio, in genere sono meno duri quando si tratta della Madonna. Una volta che il sacramentale è nel portafogli o nel portamonete, la persona che quasi senza rendersene conto ha detto di sì alla Vergine accettandone lo scapolare non tarderà molto a veder convertito il proprio cuore.

Per tutte le necessità della vita presente e futura: il rosario
È composto da 5 serie da 10 grani, che rappresentano tradizionalmente i 5 misteri gloriosi, i 5 misteri dolorosi e i 5 misteri gaudiosi. Dal Medioevo, il rosario è considerato l’arma più potente dei cristiani. La pratica è nata con l’apparizione della Santissima Vergine a San Domenico di Guzmán, verso il 1200, a cui chiese: “Recita il mio Salterio e insegnalo alla tua gente. Quella preghiera non fallirà mai”. La recita di 150 Ave Marie era già una pratica corrente dall’XI secolo, nota come Salterio di Maria e pensata per ridurre la difficoltà di recitare i 150 Salmi della Bibbia.
Una pratica richiesta regolarmente dalla Santa Vergine
Nel 1846 a La Salette-Fallavaux, in Francia, la Vergine apparve ornata di tre ghirlande di rose: quelle gaudiose, quelle dolorose e quelle gloriose del rosario. Lo stesso accadde a Pellevoisin nel 1876.
Nel 1871 a Pontmain, sempre in Francia, durante la recita di un rosario, Maria si ingrandì e le stelle si moltiplicarono.
Nel 1858 Maria apparve 18 volte con un rosario in mano.
Nel 1917 a Fatima, in Portogallo, la Santissima Vergine chiese 7 volte ai bambini di recitare il rosario tutti i giorni

Le promesse della Santa Vergine
1) A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.
2) Colui che persevererà nella recita del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.
3) Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.
4) Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!
5) Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.
6) Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.
7) I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.
8) Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.
9) Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10) I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11) Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.
12) Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.
13) Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.
14) Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.
15) La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
Sul modo di recitare il rosario, San Luigi Maria Grignion de Montfort affermava:
“È un peccato vedere come la maggior parte delle persone recita il Rosario. Lo pronuncia in modo sorprendentemente precipitoso, mangiandosi anche parte delle parole. Nessuno vorrebbe rendere un servizio in modo così ridicolo, neanche all’ultimo degli uomini, e crediamo che Gesù e Maria si sentano onorati in questo modo! (…) Dopo di ciò, bisogna stupirsi del fatto che le preghiere più sante della religione cristiana continuino a non avere quasi alcun effetto, o che dopo migliaia e migliaia di rosari recitati non siamo più santi?”.
Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti