mercoledì 5 ottobre 2016

Chi ruba la speranza?

gb

di Giacomo Bertoni
Il 10 settembre è stata ricordata la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, ma è passata in sordina, coperta dai mille suoni della quotidianità. Sono tante le notizie e le ricorrenze di ogni giorno, il suicidio una realtà lontana dalla mia esistenza… Poi la vita ti porta a toccare con mano questa tragedia, mostrandoti quanto possa essere subdola e vicina, e solo allora il tuo mondo si ferma e inizia a tremare. Si è sopraffatti dall’incredulità, dalla sorpresa, dal dolore. Poi tutto lascia il posto a un malessere pervasivo, un rombo cupo e costante, come un temporale minaccioso che oscura il cielo senza scoppiare mai. I tuoni sono il vortice di domande che scuote la tranquillità.
Quando una persona amica decide di togliersi la vita, siamo tutti responsabili. E’ una responsabilità che si fa presente come un macigno sul petto, che tormenta e ferisce: “non ho visto, non ho capito, non ho fatto abbastanza”. Accanto a questo dolore, un interrogativo: cosa fa il nostro mondo per curare le ferite dell’animo? Il Male entra nel cuore dell’uomo approfittando di una fragilità, di una tristezza. Si scava un piccolo posticino nel cuore e rimane lì in osservazione. Celato a tutti. Poi inizia a raccogliere delusioni, sofferenze, disperazioni, le accresce e le moltiplica, e persegue il suo scopo diabolico: distruggere tutto ciò che di bello vive in noi. Gli affetti, le amicizie, le gioie, la consolazione e la speranza: soffia sulla nostra scintilla divina, sull’impronta d’eternità impressa da Dio in noi. Tutto vuole cancellare, anche la nostra vita terrena.
E quest’opera di devastazione interiore avviene in un mondo esterno indifferente, in una società che per prima cerca di cancellare la nostra dimensione spirituale, in un mondo della comunicazione nel quale il diavolo è posto nello stesso campo semantico degli unicorni e delle sirene. Paiono così luminose ora le parole apparentemente scontate di Papa Francesco ai giovani: “Non lasciatevi rubare la speranza!”. E si scopre tutta la loro forza, perché il Male mira alla speranza. E come può ucciderla? Con le bugie.
Niente può cambiare nella tua vita, niente può migliorare, tutti i tuoi progetti sono andati in fumo, non c’è via d’uscita in questa situazione asfissiante. Sì, perché c’è qualcuno che ruba la speranza, che toglie la voglia di vivere, che acceca il nostro sguardo sulle potenzialità del futuro. C’è qualcuno che vuole rinchiuderci nelle nostre paure, isolarci, farci credere soli e abbandonati. C’è qualcuno che spende la sua esistenza per raccontarci che niente può cambiare, che non possiamo migliorare, che non c’è nulla al di fuori delle cose materiali. C’è qualcuno che vuole confonderci nelle ricerca del senso della vita, che nasconde le risposte alle domande di verità.
A volte questo qualcuno vince, ma è una vittoria menzognera, perché c’è Qualcuno che può sanare anche le ferite più inguaribili. C’è Qualcuno che non vende speranza, ma è la speranza. C’è Qualcuno che può afferrarci quando abbiamo già superato l’orlo del burrone e salvarci. A Lui ci affidiamo, a Lui chiediamo misericordia.