venerdì 3 febbraio 2017

A Taizé un weekend di amicizia fra cristiani e musulmani



Dal 5 all’8 maggio la comunità ecumenica di Taizé ospiterà un Weekend di amicizia che coinvolgerà giovani cristiani e musulmani. L’iniziativa è promossa dal gruppo di amicizia islamo-cristiana e dai fratelli della comunità. «Le persone che abitualmente vengono a Taizé sono esortate a trasmettere questo invito ai loro amici musulmani», si legge in un comunicato, precisando che l’incontro è rivolto in particolare ai giovani fra i 18 e i 35 anni di età.
Il tema del fine settimana è «Risveglio della presenza di Dio in noi». Il programma, oltre alle attività quotidianamente vissute nel centro, prevede lo svolgimento di seminari sulla conoscenza reciproca fra cristiani e musulmani. Per le preghiere dei musulmani, resterà aperta in permanenza una sala messa a disposizione nell’edificio dedicato all’accoglienza. Per i cristiani i momenti comuni di raccoglimento avranno invece luogo nella chiesa della Riconciliazione.
Interverranno fra gli altri il poeta e saggista Khaled Roumo, fortemente impegnato nel dialogo culturale e religioso, Ralph Stehly, docente di teologia protestante all’università di Strasburgo, Khaled Ben Tounès, guida spirituale della confraternita sufi Alawiyya, nonché fratel Alois, priore di Taizé. Kahina Bahloul, presidente dell’associazione Parle-moi d’islam, e Mirelle Akouala, pastora della Chiesa protestante unita di Francia, approfondiranno i temi della preghiera e dell’Annunciazione, con una rilettura a due voci, una musulmana, l’altra cristiana, dei passi sull’Annunciazione presentati dal Corano e dal Vangelo.
Fra gli argomenti che saranno oggetto di dibattito figura «Libertà di espressione, laicità, rispetto del sacro: quale equilibrio va trovato nella coabitazione fra le differenti religioni e i non credenti in seno alla stessa società?». Vi parteciperanno rappresentanti di Parle-moi d’islam, associazione che ha l’obiettivo di far riscoprire un islam rispettoso dei valori di pace e fraternità. Una religiosa impegnata con persone affette dal morbo di Parkinson parlerà di come affrontare la malattia con la spiritualità di san Francesco, mentre una coppia mista condividerà la sua esperienza del vivere insieme tra cristiani e musulmani. Non mancheranno le riflessioni dei fratelli di Taizé (sulla misericordia, sul rapporto fra scienza e fede). Ci sarà anche l’artista siriano Abdulsattar Al Mansour, rifugiato, che vive a Taizé con la famiglia.

L'Osservatore Romano