venerdì 30 novembre 2018

Kiko Arguello: ANNUNCIO DI AVVENTO 2018 (Estratti)


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ANNUNCIO DI AVVENTO

Roma, Seminario Redemptoris Mater

28 novembre 2018



Preghiera iniziale (Kiko)

Canto: "Viene il Signore vestito di maestà"

Lettura: 1Ts. 5, 1-11




[1] Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 

[2] infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. 

[3] E quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. 

[4] Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: 

[5] voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. 

[6] Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. 

[7] Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. 

[8] Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. 

[9] Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 

[10] il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 

[11] Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. 


***


Presentazioni.


(...)


Il tempo di Avvento è un tempo molto importante perchè ha una dimensione che è perenne nella vita del cristiano, ricorda che tutta la vita del cristiano è escatologica, è tutta improntata alla dimensione celeste.

Noi abbiamo dentro la gioia della vita immortale, la presenza di Gesù Cristo in noi attraverso lo Spirito Santo che ci ha donato, che abita in noi e che ci aiuta a vivere.
Ho fatto un inno allo Spirito Santo nell'anno 1989 che dice:

Lo Spirito Santo è il giogo soave e leggero.

Spirito pieno di comprensione
e misericordia con le nostre mancanze,
di tenerezza e compassione,
di amore senza limiti.

Abitando nell'uomo
ci perdona sempre, spera sempre,
tutto comprende,
scusa tutto.

La sua bontà si spande
come un profumo che tutto inonda.

Fa sentire la sua presenza
e ci dà coraggio
mentre ci rende testimonianza
dell'amore totale di Dio per noi.

Conferma al nostro spirito
che il dono più grande
è l'unione con Dio
e che il vero male e la vera sofferenza
è il peccato.

Per questo è pieno di compassione per il peccatore:
non lo giudica, lo rialza e lo aiuta
a camminare di nuovo.

Ci mostra sempre il Cristo crocefisso
come Sacerdote eterno per tutti gli uomini.

È paziente, benigno,
è il sommo Bene,
è il dono di Dio,
è la garanzia della Vita Eterna.

Lui, il "Paraclito",
ci difende sempre
e ci insegna ad essere pazienti
con noi stessi e con i nostri peccati.

Ci dice chi siamo, dove andiamo,
qual è il cammino,
e perché soffriamo.

Ci mostra la Croce gloriosa di Cristo
e ci invita a salire su di essa
come il luogo del vero riposo.
Ci dice che tutto è santo,
che la nostra storia è santa,
e ci conduce soavemente
all'abbandono totale in Cristo crocefisso:

In Lui, nulla si pretende,
nulla si esige,
si accetta tutto,
si sopporta tutto,
perché assomigliare al Signore sulla croce,
è il nostro vanto
la nostra gloria
la verità,
la salvezza,
la santità,
è ciò che è nostro,
essere cristiano.

Come non evangelizzare,
perché gli uomini trovino l'unico Dio
vero,
il suo Figlio amato,
e ricevano lo Spirito Santo?

Spirito divino, perla preziosa, in Lui amiamo il Padre
come Lui ama io suo Figlio
e amiamo il suo Figlio
come lo ama il Padre.

Spirito Santo, che ci fa persona,
è più me che me stesso,
è più noi che noi stessi,
è tutto in tutti,
è nella Chiesa la Santa Koinonia,
é l'amore perfetto,
è Dio.

Padre carissimo,
come non benedirti,
esaltarti, lodarti, cantarti,
tu che ci hai chiamato al ministero sacerdotale,
che ci hai riempito del dono dei doni,
che ci hai dato te stesso,
che ci hai rivelato il mistero dell'universo:
il tuo totale amore per noi
fino a morire:
Croce gloriosa,
vittoria sulla morte,
umiltà perfetta,
santa Comunione
Chiesa di Dio.


***

Spero che questo tempo di Avvento sia per tutti voi un tempo di preghiera. Nella prima settimana vi invitiamo ad alzarvi qualche notte, fare l'Ufficio delle letture e 15 minuti di preghiera di quiete. Gesù Cristo, che ci ama tantissimo, è desideroso di questo momento in cui tutto il mondo dorme per dirti che ti ama. Preghiera che è importantissima anche per la nostra vita, per la nostra santificazione.. Vi ricordo una frase di santa Teresa di Gesù: "Quando un cristiano si mette in ginocchio, trema il mondo, il mondo trema perchè la preghiera di un cristiano può tutto". Pregate anche per tutti, per i governanti, perchè cambi la politica di una nazione, perchè guarisca un familiare, perchè i tuoi figli credano... La preghiera è importantissima.
L' avvento è un tempo in cui la Chiesa vuole che riconsideriamo la nostra dimensione celeste e correggiamo la nostra vita, aspettando Gesù Cristo...
Dovremmo essere santi e non lo siamo per niente: non accetti l'ingiustizia, la sconfitta, non accetti la sofferenza. Dio in Cristo ha reso sacra la sofferenza, la cosa più sacra del mondo è la sofferenza, e tu la vuoi rifiutare?
Devi fare il proposito in questo Avvento di cominciare ad essere più santo. Cosa dovresti fare per essere più santo? Qual'è il primo pensiero che ti viene alla mente per essere più santo? Una domanda importantissima. Domandalo nella preghiera e lo Spirito Santo te lo dirà... 
Con la preghiera noi conteniamo i demoni, non lasciamo che entrino e che distruggano la famiglia, la società...

(...)

San Bernardo parla della 3 venute di Cristo: la prima, nella carne, in una stalla come un povero; la seconda, nella gloria; e una venuta intermedia, nei sacramenti, nella preghiera.. Cristo viene qui, adesso, e vorrebbe stare con te. Magari tu lo accogliessi e promettessi di amarlo!
Come si ama Cristo? Nella liturgia, nella messa, pregando il rosario... Amare Cristo al di sopra di ogni cosa. I Padri della Chiesa dicono: ama Cristo e fai ciò che vuoi. Ama Cristo e ti seguiranno a migliaia!
Amare Cristo significa voler bene ai fratelli. "Amatevi, come Io vi ho amati!". E se siete perfettamente uno, il mondo crederà. Come Cristo ci ha amato, così vorrebbe che ci amassimo. Ossia, che non devo riservare nulla per me, sono tutto per voi, la mia vita siete voi! Il mio vivere è Cristo, la sua volontà, volervi bene.
Dio con noi ha fatto un cammino di crescita nella fede meraviglioso, avete una comunità cristiana! Fuori, nel paganesimo, la gente è sola, tremendamente sola!
Dio è amore, amatevi!

***

Canto finale: "Rivestitevi dell'armatura di Dio"

Ef. 6, 11-17:

Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo.

[12] La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

[13] Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.

[14] State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,

[15] e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.

[16] Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno;

[17] prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 


...

Durante la monizione al canto:

"Lo zelo per annunciare il Vangelo": i Padri della Chiesa dicono che queste calzature, ceh sono lo zelo, fanno sì che il serpente che è sulla terra non possa mordere il calcagno dell'uomo, perchè è rivestito di una calzatura luminosa: lo zelo per annunciare il Vangelo.

Ma soprattutto dello scudo della fede che ti dice che Cristo ti ama veramente. Che è morto sulla croce per te, quando eri malvagio e peccatore. Con la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, e con l'elmo della salvezza che ti dice: che Cristo risuscitò, che è Kyrios, il Signore, che ritornerà e ci porterà con Lui.

Alleluja!

Preghiere
Padre Nostro, Ave Maria
Pace 
Benedizione.

giovedì 22 novembre 2018

Cardenal Mons. Ricardo Blázquez: " La importancia de la Iniciación Cristiana"



caminoneocatecumenalvenezuela.blogspot.com

El Cardenal Mons. Ricardo Blázquez, Presidente de la Conferencia Episcopal Española, habló de la importancia y necesidad en los tiempos actuales de la Iniciación cristiana de adultos en la inauguración de la 112 Asamblea plenaria de la Conferencia Episcopal Española el 19 de noviembre de 2018, como instrumento necesario tanto para la evangelización en el mundo de hoy, cada vez más secularizado, como para el discernimiento vocacional.

"La condición básica, compartida por todos los cristianos, a saber, la incorporación a la Iglesia por el bautismo, sacramento de la fe y de la conversión, la participación en la familia eclesial, supone la INICIACIÓN CRISTIANA. Hay una maduración para responder personalmente a la vocación de hombre, y hay también una preparación para ser cristiano y para vivir como cristiano. En nuestras latitudes advertimos que la Iniciación recibida tradicionalmente hoy en general es INSUFICIENTE. Quizá en ambientes más uniformes y más impregnados por la fe cristiana fuera suficiente. Actualmente no basta. En una sociedad religiosamente plural la personalización de la fe es requerida para sobrevivir como cristianos sin caer en la confusión ni ceder a la indiferencia. Por este motivo, se debe intensificar el trabajo evangelizador de la Iniciación cristiana, que une conocimiento de la fe y experiencia, toque personal y dimensión comunitaria, índole sacramental y actividad caritativa. 

Es necesario acentuar el alcance de la Iniciación cristiana, sólida y auténtica, para que la fe sea vigorosa y resista a los vientos contrarios del mundo actual que con frecuencia respira una cultura religiosamente aséptica e inapetente, si no adversa. ¿Cómo va a ser escuchada la vocación del Señor a ser presbítero, o esposo cristiano, o consagrado, si la respuesta a la llamada fundamental a la fe se difumina en el ambiente? Para afrontar la crisis vocacional es insustituible el trabajo intenso de la Iniciación cristiana; aunque pueda tener modalidades diferentes, es necesario que sea auténtica iniciación en orden a ser a modo de cimiento y raíz. 

Las diferentes vocaciones que conviven en la Iglesia y están destinadas a prestarse un servicio recíproco, nacen y crecen en la Iglesia (cf. Lumen gentium 11 y 32). En el dinamismo de la iniciación cristiana cada cristiano va escuchando la llamada que Dios le dirige. Si la iniciación cristiana es honda, surgen las vocaciones generosamente; pero si es inconsistente escasean las vocaciones específicas. Por este motivo, a la penuria vocacional se debe responder, ante todo, cultivando más intensamente la iniciación cristiana. El discernimiento vocacional supone haber respondido consecuentemente a la decisión de la fe; el sí al Evangelio abre a otros “síes” dentro de la Iglesia. 

A veces se observa que falta decisión para invitar a otras personas a participar en la propia vocación. ¿Si en una persona pesa como un lastre la experiencia negativa y la indecisión ante un futuro incierto cómo se hará eco gozoso de la llamada del Señor? ¿Crisis de vocaciones o crisis de “vocantes”? Si no se agradece diariamente la vocación recibida, ¿cómo se va a invitar a otros? ¿Crisis de sacerdotes y de religiosos o crisis de cristianos que profundizan incesantemente en la orante y paciente comunicación con el Señor? "

Mons. Cardenal Ricardo Blázquez 


lunedì 19 novembre 2018

Dallo scetticismo alla gratitudine.

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L' esperienza del Cammino dell' Arcivescovo di Denver

Mons. Aquila, Arzobispo de Denver (EE.UU)
Thu, 01 Nov 2018 18:24:00

El domingo 14 de octubre tuve el privilegio de celebrar una Eucaristía en Greeley con más de 500 catequistas del Camino Neocatecumenal. Mientras que el Camino celebraba su 50 aniversario este año, mi corazón se llenó nuevamente de gratitud al Padre por el don que ha sido este itinerario de fe para la Iglesia local en Colorado y en la Iglesia universal.

Desde su fundación en España bajo el pontificado de San Pablo VI en la década de 1960, cada Papa ha promovido el Camino, al ver los grandes frutos que ha dado. En el 50 aniversario, el Papa Francisco, dijo: “Su carisma es un gran regalo de Dios para la Iglesia de nuestro tiempo. Demos gracias a Dios por estos cincuenta años”.

Un amigo sacerdote me introdujo al Camino en la cuaresma de 1988 mientras estudiaba en Roma. Aunque no había escuchado de ellos, tenía curiosidad, ya que mi amigo hablaba muy bien de las historias de conversiones de las que había sido testigo.

Decidí saber más sobre el Camino, así que fuimos a un servicio de cuaresma. Durante el servicio, muchos jóvenes dieron su testimonio de cómo el Camino los había llevado a tener un encuentro con Jesucristo, lo que cambió radicalmente sus vidas. Algunos eran ex-drogadictos, otros vivían vidas promiscuas con hombres y mujeres, otros estaban involucrados en actos de violencia y otros en situaciones abusivas. Su encuentro con Jesucristo a través del Camino los alejó de la desesperanza y de los patrones del pecado y llegaron a un encuentro con la misericordia y la verdad de Jesucristo. Ellos creyeron firmemente en el poder sanador y la autoridad de Jesucristo, y que con Dios todo es posible (Mt. 19,26).

Recuerdo haber sido inundado por el asombro y algo de incredulidad ante su testimonio. Hablando con mi amigo de camino a casa, le pregunté si había escuchado todo correctamente. Me aseguró que sí. Tuve que enfrentar mi propio escepticismo y mi falta de fe en Jesucristo, y esto me dio mucho para meditar. Me pregunté: “¿En quién creo? ¿en el mundo o en Jesucristo?” Los jóvenes que estaban ahí tenían un fuego y un celo en ellos que solo el Espíritu Santo podría haber provocado.

A través de los esfuerzos del entonces arzobispo Stafford, se invitó al Camino a Denver, y que después de la Jornada Mundial de la Juventud de 1993, él solicitó que fuera establecido en Denver un Seminario Redemptoris Mater. El Camino respondió y el seminario se estableció en 1996, recibiendo después la aprobación del arzobispo Chaput. Hemos sido bendecidos con 28 sacerdotes, quienes ayudan al personal de nuestras parroquias, trabajan en el seminario y promueven la formación del Camino en nuestras parroquias.

El Camino también ha dado frutos misioneros. Tenemos dos sacerdotes de nuestra arquidiócesis que sirven como misioneros en otros países y 16 jóvenes de la arquidiócesis que han participado en el Camino desde su adolescencia están discerniendo un llamado al sacerdocio en otros Seminarios Redemptoris Mater alrededor del mundo.

Durante la misa del 14 de octubre, escuché nuevamente los testimonios de los catequistas, algunos de los cuales han pertenecido al Camino en nuestras parroquias por más de 20 años. No hubo escepticismo en mi corazón, solo gratitud por el fruto que el Camino ha traído a la arquidiócesis. Las palabras de Jesús vinieron a mi corazón: “Yo soy la vid y vosotros los sarmientos. El que permanece en mí y yo en él, ése da mucho fruto, pero sin mí, no podéis hacer nada.” (Jn. 15,5). Como el Papa Francisco enseñó en su encíclica, La alegría del Evangelio (Evangelii Gaudium), es por la invitación a las personas a encontrarse con Jesús y acompañándolos en las comunidades y las etapas del Camino que se encuentra una abundante cosecha en nuestras parroquias. Las personas conocen la vid, Jesucristo, permanecen en Él, poniendo su fe en Él mientras transforma sus vidas, y después, dan mucho fruto al salir a invitar a otros a venir a conocer a Jesús.

Rezo para que el Camino continúe creciendo en nuestra arquidiócesis y en todas nuestras parroquias como parte de la nueva evangelización. El Camino ha demostrado por su fruto que es del Espíritu Santo y la Iglesia ha confirmado su carisma. En los tiempos en que vivimos, el Camino es uno de los signos de esperanza para nuestra arquidiócesis. Se une a otros movimientos fructíferos del Espíritu Santo, como nuestra iniciativa arquidiocesana “Mas de lo que crees”, Fellowship of Catholic University Students (FOCUS por sus siglas en ingles), Christ in the City, Amazaing Parish, Families of Character, ENDOW, el Augustine Institute, ChristLife, y a muchos más. En el llamado universal a la santidad, y especialmente en los tiempos que estamos viviendo como Iglesia, siempre “Con los ojos fijos en Jesús que inicia y lleva a la perfección la fe”. (Heb 12,2).

Traducido del original en inglés por Mavi Barraza.

https://elpueblocatolico.org/multitudinario-encuentro-del-camino-neocatecumenal/
https://denvercatholic.org/from-skepticism-to-gratitude-my-experience-of-the-way/

martedì 6 novembre 2018

Una Fondazione per proteggere la "opera artistica" di Kiko.




19 ore fa - El fundador del Camino Neocatecumenal ha constituido una fundación civil, según se desprende del Boletín Oficial del Estado de hoy. La fundación, a cuyo ...
17 ore fa - La 'Fundación Obra Artística Kiko Argüello', aprobada por el BOE el 31 de agosto. La entidad también pretende “colaborar con la evangelización llevada a cabo ...