venerdì 27 marzo 2015

Conferenza Episcopale Italiana. Comunicato Finale. Consiglio Permanente (23 - 25 marzo 2015)



Conferenza Episcopale Italiana. Comunicato Finale. Consiglio Permanente (23 - 25 marzo 2015)
CEI
Sarà Papa Francesco a concludere la prossima Assemblea Generale, offrendo il dono della sua parola e della sua disponibilità ai membri della Conferenza Episcopale Italiana. La notizia è stata comunicata dal Cardinale Presidente al Consiglio Permanente – riunito a Roma da lunedì 23 a mercoledì 25 marzo per la sessione di primavera – i cui lavori per molti aspetti sono stati orientati proprio alla preparazione dell’Assemblea.Nella prolusione il Card. Angelo Bagnasco ha valorizzato l’iniziativa dell’Anno Santo della Misericordia, leggendola sullo sfondo dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium e del Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze.
I membri del Consiglio Permanente hanno ripreso gli appelli del Presidente della CEI sia sul dramma della disoccupazione che sta provando il Paese, sia sulla tragedia della persecuzione che colpisce soprattutto i cristiani. L’attenzione e la convinta adesione dei Vescovi sono andate anche all’educazione, con l’avvertenza a contrastare l’ideologia del gender.
Nel corso dei lavori i Vescovi sono tornati sul tema della vita e della formazione permanente dei presbiteri, approvando la proposta di una griglia di lavoro finalizzata ad avviare processi virtuosi. È stata, inoltre, presentata loro una sintesi dei contributi pervenuti dalle diocesi alla Segreteria Generale sui Lineamenta della prossima  Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il Consiglio Permanente ha deciso anche la predisposizione di una lettera pastorale che impegni la prossimità della Chiesa nel momento della sofferenza e del lutto, quale presenza che condivide, consola e illumina in senso cristiano il mistero della morte.
Fra gli adempimenti amministrativi, è stata approvata la proposta di ripartizione – tra carità, sostentamento del clero ed esigenze di culto e pastorale – da parte della prossima Assemblea Generale dei fondi dell’otto per mille che perverranno nel 2015;  si è stabilita la misura del contributo annuale per il funzionamento dei Tribunali ecclesiastici regionali. Si è anche deciso di avviare a livello di Conferenze Regionali una valutazione sulla situazione e sulle prospettive degli Istituti diocesani di sostentamento del clero. Si è proceduto all’esame e all’approvazione di alcune modifiche del Regolamento del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.
Con l’approvazione delle relazioni finali, hanno concluso l’attività le Commissioni Episcopali del quinquennio 2010-2015. Infine, sono stati presi in esami una serie di adempimenti in vista della prossima Assemblea Generale ed è stato approvato il calendario delle attività della Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo anno pastorale.
Pastori, voce della gente
“La teoria del gender si nasconde dietro a valori veri – come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione… – ma, in realtà, pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un «transumano» in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità”.
Le parole della prolusione, collocate nel contesto dell’attenzione al mondo della cultura e della scuola, hanno incontrato la piena condivisione dei membri del Consiglio Permanente, a fronte di una linea di pensiero che riduce l’identità sessuale a costrutti sociali. La preoccupazione aumenta davanti alla costatazione di come tale teoria si diffonda nelle scuole, spesso sottraendo a genitori ignari il diritto di educare i loro figli.
Tra gli altri punti della prolusione valorizzati nel confronto, c’è stata l’apprensione solidale per le tante persone senza lavoro e quella per i cristiani perseguitati e uccisi: martedì, nella Giornata in memoria dei missionari martiri, i Vescovi si sono raccolti in preghiera. Gratitudine e condivisione è stata espressa anche nei confronti del Papa per aver voluto indire un Anno Santo della Misericordia. 
Con dignità culturale
Riforma, presbiterio, processi: attorno a questi tre concetti si è sviluppato la discussione tra i Vescovi attorno al tema della vita e della formazione permanente dei sacerdoti, in ripresa dell’Assemblea Generale svoltasi lo scorso novembre ad Assisi. Il Consiglio Permanente ha approvato una griglia di lavoro, che verrà presentata all’Assemblea Generale di maggio, nella prospettiva di dedicarvi nuovamente quella del 2016.
Al riguardo, condivisa è la necessità di una riforma della vita e dell’esercizio del ministero ordinato: essa – è stato evidenziato – non può che avere il suo principio nel rapporto di fede con Gesù Cristo, in una spiritualità attenta a favorire la crescita umana globale della persona. Come tale si sviluppa in una forte coscienza di appartenenza al presbiterio, condizione per non restare prigionieri dell’individualismo, del clericalismo e della stessa carenza di carità fraterna.
Proprio il ministero, vissuto in comunione con il Vescovo e tra preti, diventa il luogo della formazione e della stessa santificazione. Chiama in gioco il rapporto con il popolo cristiano e, quindi, interpella il rinnovamento della comunità tutta in chiave missionaria. Operando in quest’ottica si avverte anche la possibilità di riuscire a sollevare il sacerdote dall’eccessivo carico burocratico che oggi rischia di opprimerlo. Si punta a una riorganizzazione complessiva, che comunque salvaguardi la trasparenza e la corretta destinazione dei beni, tutelando dai rischi di una cattiva amministrazione.
A tale scopo, il Consiglio Permanente ha accolto la proposta di aprire un tavolo di lavoro che rifletta su aspetti quali il modello logistico della parrocchia, la responsabilità del parroco e la gestione dei beni della comunità. Soprattutto, i Vescovi avvertono quanto sia decisivo avviare percorsi virtuosi, processi che aiutino a concretizzare esercizi di comunione e a ridare dignità culturale al ministero sacerdotale, rendendolo capace di interpretare questo tempo alla luce della fede.
Alla scuola della famiglia
Il tema della formazione dei presbiteri ha, per certi versi, fatto da raccordo anche con la presentazione della sintesi dei contributi delle diocesi sul Lineamenta della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015), che sarà dedicata a La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. 
Nelle risposte al questionario predisposto dalla Segreteria del Sinodo e inviato dalla Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana a tutte le Chiese locali, si sottolinea che – proprio per l’importanza dell’alleanza tra sacerdoti e sposi – i candidati al ministero ordinato facciano esperienza reale di pastorale familiare. Su questa via sarà più facile per il pastore saper sollecitare, accompagnare e incoraggiare il cammino dei fidanzati, quello dei giovani sposi, il protagonismo della famiglia e il suo essere in se stessa buona notizia.
Più in generale, le risposte delle diocesi dimostrano come il cammino sinodale abbia suscitato un notevole entusiasmo sui temi della famiglia, riconoscendo in essa non solo un ambito pastorale, ma una dimensione irrinunciabile per la vita della Chiesa e della società.
In un contesto culturale segnato da relazioni fragili, conflittuali o di tipo consumistico, il questionario fa registrare un nuovo desiderio di famiglia, quale fattore di felicità che dà qualità alla vita. Nel contempo, evidenzia l’importanza di una comunità che di questa possibilità ne sia testimone e sappia porsi con un approccio accogliente e misericordioso, capace – più che di proporre facili scorciatoie – di impegnarsi nella condivisione del cammino: si tratti di itinerari di preparazione alle nozze come di situazioni segnate dal carico della malattia o del fallimento matrimoniale.
Visto l’apprezzamento riscosso dall’iniziativa realizzata lo scorso ottobre, il Consiglio Permanente ha concordato di proporre anche alla vigilia del prossimo Sinodo una veglia di preghiera in piazza San Pietro: l’appuntamento è per sabato 3 ottobre.
Varie
Nel corso di questa sessione primaverile, il Consiglio Permanente ha approvato il tema principale (“Verifica della recezione dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium”) e l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, che si svolgerà in Vaticano, nell’aula del Sinodo, da lunedì 18 a giovedì 21 maggio prossimo: l’ultimo giorno sarà qualificato dall’intervento del Santo Padre.
Papa Francesco ha approvato anche il programma relativo alla sua presenza a Firenze, in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale: martedì 10 novembre, alle 10, in Cattedrale incontrerà i convegnisti e, alle 15.30 presiederà la Santa Messa nello stadio comunale “Artemio Franchi”.
Prendendo spunto dalla prassi che si sta diffondendo circa le esequie in caso di cremazione – dove sempre più si registrano casi di dispersione delle ceneri in natura o di conservazione dell’urna cineraria in abitazioni private – il Consiglio Permanente ha deciso di preparare una lettera pastorale che, oltre a fornire alcuni riferimenti valoriali, impegni la prossimità della Chiesa nel momento della sofferenza e del lutto, quale presenza che condivide, consola e illumina il mistero della morte. La stesura del testo sarà affidata alla nuova Commissione Episcopale per la liturgia.
In conclusione del quinquennio sono state approvate le relazioni sulle attività delle dodici Commissioni Episcopali, verificando gli obiettivi raggiunti e le consegne da trasmettere alle Commissioni future. Nell’occasione, il Card. Bagnasco ha espresso la riconoscenza dell’intero Episcopato ai Presidenti uscenti, nonché al Vice Presidente per l’area nord, S.E. Mons. Cesare Nosiglia, che come loro concluderà in maggio il proprio mandato quinquennale.
Il Consiglio Permanente ha approvato la proposta di ripartizione dei fondi otto per mille da presentare all’Assemblea Generale – tra cui una modifica circa la trasmissione della somma assegnata all’Istituto centrale per il sostentamento del clero – e la determinazione del contributo da assegnare ai Tribunali ecclesiastici regionali per l’anno in corso. Nel confronto i Vescovi hanno concordato sull’importanza di avviare una valutazione della situazione e delle prospettive degli Istituti diocesani di sostentamento del clero, affidando innanzitutto alle Conferenze Regionali la responsabilità di un primo discernimento.
Il Consiglio Permanente ha, inoltre, esaminato e approvato alcune modifiche del Regolamento del Comitato per gli interventi caricativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.
Infine, ha approvato il calendario delle attività della CEI per l’anno pastorale 2015-2016.
Nomine
Il Consiglio Permanente ha approvato la proposta di indicare come referente per la Pontificia Commissione per la tutela dei minori il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Nel corso dei lavori, il Consiglio Permanente ha proceduto alla seguente nomina:
- Assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione Fede e Luce: Don Marco BOVE (Milano). 
Il Consiglio Permanente ha confermato la seguente elezione:
- Presidente dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI): Arch. Domenica PRIMERANO.
La Presidenza, riunitasi nei giorni 23-25 marzo, ha proceduto alle seguenti nomine:
- Membri del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei paesi del terzo mondo: Sig.ra Morena SAVIAN, membro del Consiglio Missionario Nazionale; Dott. Giuseppe MAGRI e Sig.ra Marta COLOMBO, esperti.
- Assistente Spirituale dell’Istituto Scientifico Internazionale Paolo VI: Don Paolo BONINI (Albenga-Imperia).
Roma, 27 marzo 2015