mercoledì 16 settembre 2015



INCONTENTABILI
"A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili?
Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! "
Purtroppo succede che la creatura uomo dica quasi sempre di no e pensi che solo il dire no, rappresenti la prova della libertà.
Dio cerca l’uomo con tutti i registri possibili; cerca il cammino del rigore, della severità, nel Sinai, nel tempo dei profeti, nelle parole di Giovanni Battista.
E l’uomo risponde: no, io sono libero, non accetto il rigore di questi comandamenti, prendo la mia strada.
Dio cerca anche con la strada dell’umiltà, della bontà, della sua vita, dell’amore all’uomo. E cosa succede? Anche qui l’uomo dice no, anzi, deride questo Dio debole che cerca il suo consenso e si rivela così non onnipotente.
L’uomo non entra in questo gioco del divino amore, si oppone. Questa è la tristezza e la sofferenza divina con questa sua storia. Non hanno ascoltato, Signore.
Così vediamo la verità che è questo lamento di Dio, che è nello stesso tempo non solo una descrizione del passato, ma un avviso e un’ammonizione forte a noi e alla nostra generazione: ascoltate finalmente, la cosa non è ancora persa, ascoltate e seguite il Signore.
Card. Joseph Ratzinger