di Ettore Gotti Tedeschi
Il Santo Padre ci ha spiegato che tutte le religioni vogliono la pace , non c’è guerra di religione, bensì economica ,di interessi, per soldi, per risorse, per dominare i popoli. Vediamo di trarre beneficio da questa considerazione con una riflessione sul fatto che da sempre c’è una religione che, sotto varie spoglie, fa guerra alla religione cattolica , ed è la gnosi, la “grande sconosciuta”. Fra gli strumenti bellici utilizzati dalla gnosi c’è anche quello economico. Ma l’economia, come le religioni , vuole pace per esser al servizio dell’uomo. L’economia non uccide, è solo uno strumento in mano all’uomo che la usa bene o male. E’ l’uomo pertanto che va formato, moralmente, a farlo. E questo è compito della religione, cui si oppongono altre religioni che pretendono di dare formazioni morali diverse. Anzitutto le guerre di religione, purtroppo ci son state e ci sono. (Posso azzardare che la stessa Shoah, possa aver rappresentato una infame “guerra religiosa” contro una “religione-popolo”?)
Dall’inizio del XVI secolo , oltre alle ben conosciute guerre di religione contro l’aggressione dell’impero Ottomano (Lepanto nel 1571 e Vienna nel1683), ricordiamo che grazie alla Riforma protestante ( 1517) per quasi novant’anni anni ( dal 1562 fino al 1648) l’Europa venne dilaniata da guerre di religione tra protestanti e cattolici .Le prime 4 guerre ( tra il 1562 e il 1572) furono grazie all’offensiva protestante per convertire la Francia e terminarono con il famoso massacro degli ugonotti nella notte di S.Bartolomeo .Con la Controriforma i conflitti proseguirono con altre 4 guerre fino all’Editto di Nantes (1589), finché il cattolicesimo diventò religione di stato, tollerando i protestanti. L’Europa soffrì altri 30 anni di guerre di religione fra protestanti e cattolici ( dal nord Europa alla Boemia ) , tra il 1618 e il 1648 . Potrei azzardare che se non fosse stato per la Francia l’intera Europa sarebbe diventata protestante (chissà se la signora Cancelliera Merkel ci riuscirà oggi a luteranizzare l’Europa utilizzando lo strumento economico e monetario, anziché guerre di religione).
Ma, come dicevo, c’è anche una “guerra di religione”sferrata negli ultimi duecento anni dal laicismo gnostico positivista , religione vera e propria della modernità, religiosamente antireligiosa , che ha fede assoluta solo nella ragione e anch’essa impone leggi morali contrarie a quelle di religioni monoteiste cui si oppone considerando di fatto, Dio l’origine di tutti i mali. Nelle motivazioni di questa “guerra” c’è una certa confusione fra religione, interessi, soldi e potere, perché si è sempre voluto sottrarre alla Chiesa sia il potere temporale, ma soprattutto quello spirituale, per darlo allo stato laico, come avvenne.
Ma questa guerra di religione , non cruenta, vinta dalla gnosi, ha provocato “danni bellici” alla intera umanità, generando le due grandi crisi che oggi stiamo vivendo e che non si vogliono riconoscere nelle cause. Questi sono la crisi morale, conseguente all’impossessamento delle conclusioni del Concilio Vaticano II da parte di teologi progressisti e la crisi economica, conseguente agli errori della strategia laicista fondata su teorie neomaltusiane elaborate grazie al nuovo ordine mondiale (stabilito all’inizio anni ’70) .
Da una parte, queste culture neomalthusiane , riuscendo ad azzerare la crescita demografica , han minato le basi della economia occidentale ed hanno imposto alla stesso occidente quaranta anni di consumismo sempre più a debito che ha prodotto le debolezze economiche e la povertà diffusa.
Dall’altra parte, il progressismo teologico ha rivoluzionato l’origine della miseria morale , attribuendola a quella materiale. Riuscendo a indurre una parte della chiesa a pensare di occuparsi più di miseria materiale che di miseria morale. Se ciò non fosse avvenuto oggi probabilmente ci sarebbe meno miseria materiale , e meno tentazioni di attribuire all’economia la causa di guerre .Anche lo stato dell’economia è infatti conseguente allo stato della morale. Ma il decadimento etico si è riflettuto anche in leggi globali di ordine morale che noi siam stati costretti ad accettare, per legge imposta.
Altre culture e fedi religiose, che ormai coesistono con la nostra, e regolano anch’esse con leggi il comportamento morale , non condividono queste leggi civili con la medesima nostra “tolleranza” e potrebbero conseguentemente combattere , sia la cultura laicista che le ha generate , sia quella religiosa che le ha subite, permesse e persino perdonate . Allo stato dell’arte , forse sarebbe opportuno, anziché demonizzarla, cercare con la religione laica , saggia, una via ecumenica fondata sulla difesa dei valori della nostra civiltà. Il pragmatismo laico potrebbe condividerla. Chiamiamolo, in memoria di Voltaire : “ecumenismo voltairiano”.Il laico resta laico ,ma sostiene la morale cattolica, perché utile, anche a lui .
da Il Giornale 1 agosto 2016