martedì 29 ottobre 2024

Il fascino oscuro di Halloween



Nella sua opera “Il fascino oscuro di Halloween. Domande e risposte”, Francesco Bamonte, vicepresidente dell’Aie – Associazione internazionale degli esorcisti -, illustra l’evoluzione e il deterioramento di questa celebrazione che ha origini pagane ed è diventata una festa non solo commerciale, ma anche una ricorrenza che i satanisti hanno caricato di simbolismo e solennità molto perniciosi. Per questo non ne vanno sottovalutati i rischi né ostentata la banalizzazione, magari in nome di uno sdoganamento che ci metta al riparo da accuse di integralismo o isteria religiosa. I pericoli spirituali, ahinoi, esistono e agiscono anche senza la piena adesione delle vittime agli scopi malefici della celebrazione.

«”Halloween è pieno di simbolismi legati al mondo dell’orrore, della morte, dell’occulto e del demoniaco”, spiega Bamonte nella presentazione della sua opera “Il fascino oscuro di Halloween”», leggiamo sulle pagine di Infocatolica. L’opera di recente pubblicazione, risale al mese scorso, è strutturata come un’intervista, o come il catechismo che procede per domande precise e risposte altrettanto puntuali, e si basa su un’ampia raccolta di dati, proprio per offrire risorse concrete e non semplici quanto fumose suggestioni. Lo scopo degli autori, Alberto Castaldini, portavoce dell’Aie e l’esorcista Francesco Bamonte, è quello di offrire uno strumento solido e chiaro per sacerdoti, famiglie e tutti gli educatori che abbiano a cuore la salute integrale dei giovani.

Spesso in ambito cattolico si fa riferimento alla avvenuta cristianizzazione della festa, che ha origini celtiche e che la Chiesa antica ha fatto seguire dalla celebrazione di Ognissanti, ma forse si liquida troppo rapidamente la riconquista che, per via commerciale e per importazione dagli Usa, il fronte occultista e satanista ha realizzato e continua a perseguire.«Padre Bamonte ricorda il processo di cristianizzazione nelle isole britanniche, luogo d’origine di questa festa dalle radici pagane. Con l’avvento del Cristianesimo, la solennità di Tutti i Santi venne istituita come celebrazione principale, mantenendo solo alcuni elementi delle antiche usanze, ora dotati di un accento salvifico e rinnovatore. Negli Stati Uniti, però, la reinterpretazione di questa tradizione ha trasformato Halloween in una festa consumistica, svuotandola progressivamente del suo contenuto religioso. Così, “Halloween si è ritrovato radicato nella magia, nell’orrore e nella morte”, in contrapposizione al cristianesimo, che si affida a un Dio che, attraverso Cristo, dona serenità, speranza, pace e gioia, anche nei momenti difficili della vita».

È proprio grazie allo svuotamento del suo significato religioso in relazione alla salvezza di Cristo che le infiltrazioni pagane e sataniste hanno potuto realizzarsi, quasi imperterrite. Quello che l’opera intende fare, quindi, è ridare consapevolezza ai credenti non soltanto dei pericoli che si corrono, ma anche e soprattutto della potestà salvifica di Dio che, attraverso i misteri della redenzione, ha sconfitto il maligno e continua a combattere la battaglia di retroguardia di una guerra che il principe di questo mondo sa di aver perso. Lo abbiamo sempre visto anche nelle guerre “umane”: la fine ufficiale delle ostilità e il primo dopo guerra sono spesso momenti nei quali esplode la violenza casa per casa, si dà sfogo alla crudeltà e molti innocenti ne pagano il prezzo. Spiega Bamonte come «“la celebrazione di Halloween oggi sembra essere strettamente legata a realtà oscure e oscure come la stregoneria e il satanismo”. Cita, ad esempio, il movimento neopagano Wicca, che celebra Samhain – considerato l’inizio del nuovo anno della stregoneria – nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Inoltre, Halloween rappresenta per i satanisti la loro celebrazione principale e l’inizio del loro anno satanico, il che rende questa data un fenomeno inquietante». 

E questo costituisce un pericolo oggettivo e per così dire svincolato dalle intenzioni di chi vi si trova coinvolto a scopo ludico perché «di fatto (la persona, ndr) si mette in comunione con questa corrente spirituale maligna, con questo flusso oscuro e dannoso attraverso il quale senza rendersene conto, vengono avvolti come da un alone di oscurità, divenendo di conseguenza più vulnerabili all’azione ordinaria e straordinaria del demonio, con tutte le conseguenze dannose che ciò comporta per la loro vita. “Noi esorcisti conosciamo bene queste situazioni di sofferenza”, avverte il sacerdote». Come cristiani, e soprattutto come adulti responsabili dell’educazione di bambini e giovani, siamo tenuti a considerare il fenomeno nella sua realtà – ne parliamo diffusamente nel numero di ottobre di ottobre nella nostra rivista  (qui per abbonarsi)-  e a mettere in atto le misure necessarie per proteggere chi ci è affidato. Il pericolo principale risiede proprio nel potere attrattivo che il male esercita sulla creatura umana, come suggerisce il titolo del libro e come spiega lo stesso esorcista nella sua intervista per Interris:

«Qual è il fascino oscuro di Halloween? “Il Male esercita un’attrattiva, soprattutto quando si maschera di potere o si camuffa con il divertimento, la trasgressione e l’occultismo. In Halloween questi elementi sono fusi assieme: la festa, lo scherzo, la spensieratezza vengono usati per introdurre a una mentalità magico-esoterica. Il passo verso l’occultismo e i suoi ‘poteri’ è breve. Quello che oggi sperimentano i più piccoli (lo scherzetto, il gioco, la mascherata), una volta raggiunta l’età giovanile o adulta li introdurrà a una dimensione ben diversa”». Si tratta di un fascino perverso, poiché storna le nostre emozioni e la nostra volontà da ciò che naturalmente ci chiama senza sforzo, ovvero il bello, il buono e il vero. Ciò che nella visione che la fede ci apre è solo il promemoria della nostra provvisoria corruttibilità, e diventa magari un benefico memento mori, nell’immaginario che l’occultismo promuove diventa abitudine all’orrido, alla deformità, all’angoscia, alla disperazione.

Riguardo all’affollarsi in tutti gli angoli dello spazio sociale di maschere, scheletri, falci insanguinate, zombie, padre Bamonte osserva: «È una pericolosa e ricercata normalizzazione. Halloween esalta la bruttezza e celebra il macabro, inoculando nella mente dei più piccoli e dei giovani l’orrido. In questo modo li indirizza in qualche modo al male. Perché se li si orienta al brutto e all’oscuro, si indica una direzione opposta a ciò che è buono e vero, e quindi a Dio che è la fonte del vero, del buono e del bello. In Paradiso, dove regna la beatitudine, tutto è bello e luminoso. All’Inferno, dove regnano l’odio e la disperazione, tutto è brutto e tenebroso». La guerra contro il peccato e la morte è vinta, non c’è possibilità di altri esiti: non facciamoci allora trovare in mezzo a queste violenze da guerra civile e contribuiamo, semmai, a diffondere il modo di vivere di chi riconosce e partecipa del regno di Dio presente qui e ora.