martedì 11 agosto 2015

Scienza & Vita? Eutanasizzata

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di Francesco Agnoli
Ricordate Scienza & Vita? Fu una grande intuizione, in cui giocò un ruolo Camillo Ruini. Dire le ragioni della vita, che stanno insieme con quelle della scienza. Mettere insieme medici, biologi, scienziati, letterati, giuristi…
Insomma, muovere il laicato, quello impegnato nella cultura, nelle corsie d’ospedale… quello capace di dare motivazioni ragionevoli, comprensibili, ecumeniche
quindi.
Nel 2005 nacquero moltissime sezioni, spesso attive, dinamiche brillanti, che coprirono il vuoto lasciato dal MpV centrale, immobilizzato, purtroppo, da una dirigenza ventennale, personalista, in cui difesa della vita, politica, interessi personali e clericalismo si fondevano dando vita… a niente.
Poi, dopo il grande successo del referendum, Scienza & Vita iniziò la sua discesa. Un uomo del MpV, Lucio Romano, ne prese in mano le redini…
Fu la “vendetta” del Mpv centrale (quello, per intenderci, a guida Casini), che si era visto scavalcato?
Non lo sappiamo. Lucio Romano diresse per un po’ l’associazione, e poi… il salto in Senato. Con Monti…
Infine la scomparsa. Il presidente di Scienza & Vita, entrato in Senato proprio per il suo ruolo, non si è mai sentito, quando si è discusso di vita e bioetica: anzi, sì, quando ha votato a favore del divorzio breve.
C’era da aspettarselo. Anche perchè era stato messo lì dai clericali: coloro che ritengono che i laici, soprattutto quelli impegnati, siano, in fondo pericolosi. Se pensano, se credono, se si muovono… controllarli! La mediocrità è sempre meglio: si può eterodirigere più facilmente.
Il clericalismo è una bruttissima “malattia”. Quella per esempio di mons. Nunzio Galantino.
Coloro che ne sono contagiati, amano sempre parlarne: li sentirete condannare il “clericalismo”, inneggiare al ruolo dei “laici”…
Li vedrete, poi, in prima fila a scongiurare che i laici si muovano; ad invocare una presunta obbedienza, quando i laici prendono in mano la bandiera.
Li vedrete fare l’impossibile perchè un evento come quello del 20 giugno, in cui non è chiesto loro nulla, non abbia successo.
Sono un po’ come quelli che parlano sempre di collegialità: di solito decidono tutto da soli.
Dopo Lucio Romano? C’erano personalità molto valide… Chi scrive ricorda di aver sentito due nomi: “dopo Romano, o Morresi o Gandolfini”.
Ma serviva qualcuno non così libero, non così competente e appassionato….
E così fu…
Oggi si parla di legge Scalfarotto, di gender nelle scuole, di Cirinnà…
Avete visto Scienza & Vita nazionale (a quella mi riferisco, non a singole associazioni locali, di solito benemerite) proferire parola?
No (al massimo si parla dell’utero in affitto in Thailandia, ma di quello che accade in Italia, nel nostro Parlamento, no). Il capo (N.G.?) non vuole… e sia, così si vive più traquilli…