Nuovo tweet del Papa: "Vi invito a pregare insieme con me per il mio viaggio a Cuba e negli Stati Uniti. Ho bisogno delle vostre preghiere." (18 settembre 2015)
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In diretta su Tv2000 tutto il viaggio del Papa a Cuba e negli Stati Uniti
Tv2000
Dieci giorni consecutivi di diretta e cento ospiti in studio per raccontare, momento per momento, il viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti. Dal 19 al 28 settembre, Tv2000 (canale 28 del digitale, 18 di TivuSat, 140 di Sky, in streaming su www.tv2000.it) trasmetterà tutti gli eventi e gli incontri del viaggio apostolico del Pontefice: dalla cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale a L’Avana fino ai discorsi alla Casa Bianca, al Congresso Usa e alle Nazioni Unite.
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Ban Ki-Monn: La visita di Papa Francesco alle Nazioni Unite.
Ho il grande privilegio di aver potuto incontrare già diverse volte Sua Santità, uomo di grande umiltà e umanità. Quando lo scorso anno, a maggio, ci siamo incontrati in Vaticano, il Papa ha invitato i capi esecutivi delle Nazioni Unite a «promuovere insieme una vera mobilitazione etica mondiale che, al di là di ogni differenza di credo o di opinione politica, diffonda e applichi un ideale comune di fraternità e di solidarietà, specialmente verso i più poveri e gli esclusi».
La cooperazione internazionale a favore delle persone più vulnerabili del mondo è fondamentale per la missione delle Nazioni Unite, così come racchiusa nella nostra Carta, la cui entrata in vigore compirà settanta anni il prossimo mese.
Mentre le Nazioni Unite lavorano con i partner per rispondere alle tante emergenze nel nostro mondo, cerchiamo anche di costruire stabilità a lungo termine. È per questo che ci sentiamo molto onorati per il fatto che Sua Santità ci visiterà nel giorno in cui verrà adottata l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030.
Papa Francesco ha esortato le persone, ovunque, ad adoperarsi per la realizzazione dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile «con generosità e coraggio». Come ho già detto al Papa, per questo occorrerà sfidare tutte le forme di ingiustizia.
Dopo l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’attenzione si sposterà sull’imminente conferenza sui cambiamenti climatici di dicembre a Parigi, dove tutti i governi del mondo si riuniranno per cercare di adottare un trattato nuovo, universale e significativo sul clima. Convengo pienamente con Papa Francesco quando, nella sua recente enciclica, afferma che il cambiamento climatico, aldilà delle altre dimensioni, è una questione morale ed è una delle principali sfide che l’umanità deve affrontare. Sua Santità ha giustamente citato il solido consenso scientifico che indica come risultato soprattutto dell’attività umana il significativo riscaldamento del sistema climatico, con la maggior parte del riscaldamento globale avvenuto negli ultimi decenni.
Papa Francesco e io concordiamo pienamente sull’urgente necessità di agire e sulla fondamentale esigenza di sostenere i membri più poveri e più vulnerabili della nostra famiglia umana dinanzi a una crisi della quale proprio i poveri sono i meno responsabili, ma i primi a soffrirne. Altri gruppi confessionali hanno fatto eco a questa visione, compreso, di recente, un’assemblea di eminenti studiosi e leader religiosi islamici.
Il messaggio di Papa Francesco va ben oltre gli 1,2 miliardi di cattolici nel mondo. Nella prima pagina della sua recente enciclica, il Papa dice: «Di fronte al deterioramento globale dell’ambiente, voglio rivolgermi a ogni persona che abita questo pianeta».
La Chiesa cattolica e le Nazioni Unite hanno molti valori e obiettivi comuni, non ultimo quello di porre fine alla povertà, promuovere l’inclusione sociale e proteggere l’ambiente.
Riflettendo sulle molte realizzazioni dell’Organizzazione, siamo tutti fin troppo consapevoli delle gravi minacce persistenti nel nostro mondo.
Il conflitto in Siria e l’impatto più ampio della violenza estremista nella regione costituiscono una tragedia umana colossale che esige un’azione internazionale. Il Papa è uno strenuo sostenitore di una risposta umana al dramma dei rifugiati alla ricerca di una vita migliore, dramma che sta emergendo con un grande numero di arrivi in Europa. Sono profondamente grato per i suoi ripetuti appelli alla compassione.
Questo mese convocherò un incontro speciale sulla crisi dei rifugiati per promuovere un approccio sistematico che non comprenda solo i Paesi di destinazione, ma anche quelli di transito e, cosa della massima importanza, quelli d’origine. Dobbiamo affrontare le cause che spingono tanti a fuggire: i conflitti violenti, i fallimenti della governance, le dure repressioni e le gravi violazioni dei diritti umani, compresa la persecuzione religiosa. È inoltre essenziale affrontare la spietatezza dei trafficanti di esseri umani e porre fine ai loro pericolosi crimini.
Papa Francesco ha dimostrato l’importanza dell’impegno dei leader religiosi in queste pressanti questioni globali. Conto su di lui e sugli altri leader religiosi per contrastare le forze della divisione e dell’odio con il dialogo e la comprensione. Insieme possiamo realizzare la nostra visione di un mondo pacifico in cui tutte le persone vivano con sicurezza e dignità.
L'Osservatore Romano