domenica 16 ottobre 2011

Domenica è sempre Domenica!



Come lettura spirituale per oggi, domenica 16 ottobre. Domenica!



Dai “Discorsi” di sant'Eusebio di Alessandria, vescovo

(6, 1.3.6.)

Questo giorno vi portò l'inizio di ogni grazia


Ascolta, o figlio, ti esporrò per qual motivo è stato tramandato di osservare la domenica, e di astenersi dal lavoro. Quando il Signore affidò i misteri ai suoi discepoli, preso il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo che è dato per voi; allo stesso modo diede loro il calice dicendo: bevetene tutti: questo è il mio sangue della nuova alleanza che è sparso per voi e per molti in remissione dei peccati: fate questo in memoria di me”.

Il sacro giorno della domenica è dunque il ricordo del Signore; perciò viene chiamato domenica, quasi principio dei giorni. Infatti, prima della passione del Signore, non si chiamava domenica ma primo giorno.

In questo primo giorno il Signore diede inizio alla risurrezione, cioè alla creazione del mondo; in esso diede al mondo le primizie della risurrezione; in questo giorno come abbiamo detto, comandò di celebrare anche i sacri misteri. Dunque questo giorno vi portò l'inizio di ogni grazia, l'inizio della creazione del mondo, l'inizio della risurrezione, l'inizio della settimana. Questo giorno, che comprende tre inizi, ci mostra anche il primato della SS. Trinità. Non per altro motivo osserviamo la domenica se non per interrompere il lavoro e avere tempo libero per la preghiera. Ma se, interrotto il lavoro, non vai in chiesa, non hai guadagnato nulla, anzi hai fatto non poco male a te stesso. Molti aspettano la domenica, ma non tutti per lo stesso scopo. Quelli che temono Dio l'aspettano per elevare a lui le loro preghiere e per ricrearsi del prezioso corpo e sangue; ma gli infingardi e i neghittosi aspettano la domenica per non lavorare e darsi al male.

Che cosa contemplano quelli che vengono in chiesa? Te lo dirò io: Cristo Signore posto sulla sacra mensa, il coro dei serafini cantato tre volte, la venuta e la presenza dello Spirito Santo, il profeta e re Davide che canta, il benedetto apostolo Paolo che inculca la sua dottrina nell'animo di tutti, l'inno degli angeli, il perenne alleluja, le voci evangeliche, le ammonizioni del Signore, gli insegnamenti e le esortazioni dei vescovi e dei sacerdoti: tutte cose spirituali, tutte cose celesti, tutte cose che ci procurano la salvezza e il regno dei cieli.

Queste cose ascolta e contempla chiunque viene in chiesa; infatti questo è il giorno che ti viene offerta per la preghiera e il riposo, “questo è il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso”; e a colui che risuscitò in questo giorno, tributiamo gloria col Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.