martedì 28 ottobre 2014

Nati per morire

Save the Children propone la pianificazione familiare

Generazione Voglio Vivere denuncia che la nota Ong, per contrastare la mortalità infantile, chiede di far ricorso ad aborto e contraccezione


“L’ultima ‘fatica’ di Save the Children è il rapporto intitolato ‘Nati per morire’, dove si denuncia che ogni anno 6,3 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono e tra questi 2,8 milioni sono neonati. Il documento misura l’indice di rischio mortalità mamma-bambino e propone diverse soluzioni per ridurre questa catastrofe. L’azione sarebbe decisamente meritoria se non fosse che tra le soluzioni proposte troviamo la pianificazione familiare libera e totale, e non possiamo che esprimere il nostro disaccordo con il lancio di una nuova campagna”.
Samuele Maniscalco, responsabile di Generazione Voglio Vivere, presenta l’iniziativa dell’associazione contro Save the Children: “La stessa ong sul suo sito italiano spiega che per pianificazione familiare intende anche ‘distribuzione di contraccettivi’, e siamo rimasti molto sorpresi nel vedere che anche la stampa cattolica, probabilmente senza rendersi conto, ha parlato bene di questo progetto, quasi fosse un semplice aiuto umanitario ai Paesi maggiormente in difficoltà”.
Leggendo tutte e 58 le pagine di "Nati per morire", prosegue Maniscalco, “ci si imbatte in espressioni come ‘salute riproduttiva’ o ‘servizi di pianificazione familiare’, che si traducono con aborto e contraccezione. Se poi si leggono attentamente anche le note a piè di pagina, si noterà un riferimento costante a un'associazione internazionale notoriamente pro aborto come l'Unfpa che in Cina, tanto per citare un caso, contribuì attivamente alla realizzazione della politica del figlio unico”.
“Esortiamo la stampa cattolica a operare una lettura approfondita e ragionata del rapporto Save the Children, senza cedere alla superficialità e alla fretta che troppo spesso caratterizzano l’approccio del mondo dei media ai temi sensibili”, conclude il responsabile di Generazione Voglio Vivere.