lunedì 20 maggio 2013

La centralinista al Papa: "Attenda in linea..."

 

Pronto? Sono Bergoglio” La telefonata alla libraia
di Giorgio Caruso
in “la Repubblica” del 20 maggio 2013
«Buongiorno, volevo parlare con la signora Mery», «Attenda in linea» risponde una ragazza della
libreria Coletti in via della Conciliazione a Roma. Dopo due minuti d’attesa, Mery risponde:
«Pronto?» e dall’altra parte della cornetta: «Signora Mery come sta?». Si crea immediatamente un
silenzio misto a imbarazzo e dopo pochi secondi Mery esclama: «Santità!». «Come hai fatto a
riconoscermi? » risponde sorpreso Papa Francesco, e la giovane donna con gli occhi lucidi
risponde: «Perché solo lei mi chiama signora Mery e poi la sua voce è inconfondibile». Il Papa
venuto dalla fine del mondo continua a stupire tutti con piccoli gesti che sconvolgono protocolli
secolari.
Era già successo che Bergoglio subito dopo l’elezione al soglio di Pietro prendesse il telefono senza
farsi annunciare da segretari o dal suo maggiordomo. Ha chiamato il suo edicolante di fiducia, a
Buenos Aires, da cui riceveva la copia quotidiana del Clarin. «Hola Daniel, sono il Cardinale Jorge,
grazie per il tuo servizio in tutti questi anni, ma non consegnarmi più il giornale...». Oppure quando
subito dopo l’elezione chiamò il suo calzolaio di fiducia (“Niente scarpe rosse”) o due giornalisti,
amici di vecchia data, chiedendogli di pregare per lui.
Trentanove anni, colombiana, la libraia Mery Alfonso dopo la laurea in economia e commercio partì
per l’Italia. La sua conoscenza con Papa Francesco risale a nove anni fa. «Nel 2004 lavoravo alla
libreria Alma Roma, punto di riferimento di tutti i latino-americani », dice Mery, «spesso passava
dalla libreria il cardinale Bergoglio, era sempre gentile. Non vestiva mai da cardinale ma come un
normalissimo prete: cappotto nero lungo e senza zucchetto rosso in testa ». Dopo la nascita del
primo figlio, nel 2007, Mery e il cardinale Bergoglio continuano a sentirsi tramite mail o telefonate.
Dopo la sua elezione a pontefice, la donna gli regala un libro di Walter Kasper “Il vangelo di Gesù
Cristo”. Papa Francesco la chiama al cellulare: «Signora Mery, grazie mille per il libro di Kasper.
Ricordati che domani è il mio primo mese da Papa, prega molto per me, appena avrò un po’ di
tempo sarò felice di vederti». Il 3 maggio la richiama in libreria lasciando tutti a bocca aperta.
«Spero di incontrare Papa Francesco dopo l’estate» dice speranzosa Mary, «per me è la stessa
persona conosciuta nel 2004: che non voleva essere chiamato eminenza».