Kiko:
(...)
L'Avvento, fratelli, ci viene a ricordare di essere vigilanti, di tornare a
pregare. Così, durante la prima settimana di Avvento, tutti i fratelli che hanno
fatto l'Iniziazione alla Preghiera ci alzeremo durante la notte per fare l'Ufficio
delle Letture: tre ore dopo essere andati a letto. Perché l'Ufficio delle Letture
parla in questo tempo di escatologia, della seconda venuta del Signore, della
morte e della risurrezione di Cristo; ciò che un tempo si chiamavano “I
Novissimi”: cioè, morte, giudizio, inferno e paradiso. Ci alzeremo dalla
prima domenica fino all'Immacolata Concezione.
Nella prima parte dell'Avvento abbiamo una celebrazione
penitenziale. L'Avvento è un tempo di conversione. Chi di voi ha fatto il
Padre Nostro, oltre ad alzarsi a mezzanotte, si riunisce in comunità prima di
andare al lavoro per cantare insieme le Lodi. Noi del Cammino stiamo
recuperando l'assemblea liturgica, che ha la missione di rendere Dio presente
in mezzo alla gente. Ed è una missione ecclesiale, non solo personale.
Allora, ci riuniamo come comunità. Non potete mancare, fratelli, è una
salvezza per tutta l'umanità! Quindi non puoi dire: vado o non vado, ne ho
voglia o non ne ho voglia! No. L'Avvento ti insegna ad accettare la
sofferenza nella carne. Non puoi pensare che la comunità ti debba rendere
felice e nient'altro e se non ti rende felice, non ci vai. Convertiti! Perché viene
il Signore. Egli porta con sé la Sua giustizia. Viene il Signore, vestito di
maestà. E ti farà vedere le tue opere. Dice la Scrittura che i cristiani sono
seguiti dalle loro opere; noi tutti siamo seguiti dalle nostre opere. Quindi,
tutto ciò che il tuo corpo soffre in Gesù Cristo è molto importante. Il nostro
corpo è santo e sarà glorioso.
Potete portare anche i vostri figli, se sono un po’ grandicelli, o
svegliarli qualche volta a mezzanotte. Vi chiederanno: “Perché ci svegliamo
in questo tempo?” E risponderete: “Perché l’Avvento è un tempo
escatologico e ci ricorda che tutti dobbiamo morire, ci fa pensare a questa
nostra vita e ci mette in una situazione di vigilanza, di allerta, di vigilia, di
conversione, di attendere il Signore.”
Il 17 dicembre inizia la novena di Natale, che ci ricorda la prima
venuta del Figlio di Dio. È quindi molto importante vivere il Natale in
famiglia, trasmettendo i valori in un'autentica liturgia domestica. Fate la
natività a casa. Dovete passare la fede ai vostri figli con grande tenerezza.
La Vigilia di Natale con una cena speciale. E prima della cena di quel giorno
si mette Gesù Bambino nella mangiatoia e si canta un canto con i propri figli,
si legge il Vangelo a tavola, con le candele accese, con solennità. Quella sera
è molto importante, si commemora la nascita del nostro Salvatore. Che i tuoi
figli vedano che davvero credi in Dio.
Poi andiamo a partecipare alla Messa di mezzanotte in parrocchia. I
didascali, con i bambini più grandi e con i giovani, aiutati da un salmista,
possono formare un coro e cantare alla Messa di mezzanotte; contribuire a
rendere la Messa più partecipata, con monizioni, con canti, con tamburelli,
con nacchere... e dopo la Messa, se possibile, si può mangiare del torrone, il
panettone.
Il giorno di Natale, le Lodi dovrebbero essere più solenni, abiti da
festa, e non solo in un modo qualsiasi. I dettagli, i segni, il rispetto per la
tavola: è un altare; C'è un altare nella tua famiglia che presiede la tua
famiglia, con una tovaglia bianca, con dei fiori. C'è una nuova civiltà. Si
cantano le lodi, si legge la Scrittura e il padre fa domande ai figli. Spiega a
tuo figlio perché Gesù Cristo è venuto, spiegaglielo. Digli come ha salvato
suo padre, approfitta di questa opportunità.
La famiglia ha tre altari:
- L’altare della mensa dell'Eucaristia, dove il Signore celebra con noi
la vittoria di Cristo sulla morte.
- L'altare della famiglia, la tavola dove mangiamo e benediciamo il
Signore. Se sei il padre della casa, rispetta quell'altare, non essere superbo,
sii umile; che i tuoi figli vedano che sai soffrire, che non un tipo a cui, appena
qualcosa va storto, si arrabbia!
- E poi il talamo nuziale, fratelli, un altare meraviglioso, dove si prega
prima di fare l'amore; non si fa l'amore in un modo qualsiasi. Fare l'amore
significa fare un sacramento che è santo, dove si fa presente lo Spirito Santo
e dove si dà la vita, la vita a un essere umano. È la cosa più grande che Dio
potesse fare a un uomo: dargli la possibilità di dare la vita a un essere umano.
Ci sono anche tempi di continenza; c’è una castità anche nel matrimonio.
Abbiate in grande onore il matrimonio, rispettando vostra moglie, che è
immagine della Vergine Maria, che è immagine della Chiesa; e tu, marito, lo
sposo, sei Cristo.
Noi portiamo una nuova civiltà, per questo non viviamo il Capodanno
come i pagani, ma entriamo nel nuovo anno celebrando l'Eucaristia con la
comunità. Poi c’è la festa dei Re Magi, l'Epifania, la manifestazione di Gesù
ai pagani, ai gentili. I didascali dei bambini, aiutati da alcuni giovani, la
preparano e quel pomeriggio i bambini si divertono un mondo.
Coraggio! Il Signore ci chiama a una grande missione: creare una
nuova civiltà, un'autentica civiltà cristiana. Il diavolo vorrà opporsi a noi, ma
noi abbiamo una missione. Finché il Signore ci dà il tempo di realizzarla,
nessuno potrà opporsi. Quando arriverà il nostro momento, se Dio vorrà,
daremo la vita per Lui.
Pregate per noi.
Canto: Rivestitevi dell’armatura di Dio
ASCENSIÓN:
Un momento, devo dire ancora una cosa, solo un minuto.
La festa della Sacra Famiglia, che è la domenica dopo il Natale:
sempre Kiko e Carmen ci hanno detto di celebrarla, è una festa della
comunità ricordando il messaggio della Vergine Maria a Kiko: “Bisogna fare
comunità come la santa Famiglia di Nazaret”. Ricordate che ci hanno detto:
Fate un’Eucarestia, un’agape, che sia un giorno più festoso questo giorno
della Santa Famiglia. Qualche comunità continua a farlo, ma altre lo hanno
perso un po’. Vi invitiamo a recuperare questa festa della comunità, della
Santa Famiglia.
Anche per l’Immacolata facciamo festa come sempre.
Nella domenica di Cristo Re, il Papa ha istituito la Giornata Mondiale
della Gioventù diocesana, da vivere in diocesi. Stavamo aspettando questa
lettera: “Lieti nella speranza” (Rm 12,12), che è uscita qualche giorno fa, per
la scrutatio dei giovani perché piano piano possano conoscerla. È molto
bella. Lo faremo, ma mentre noi la prepariamo, faremo la scrutatio come
sempre con il Vangelo della domenica. Appena l’avremo preparata la
invieremo ai Centri Vocazionali e agli Itineranti.
Per quelli di Roma che siete qua: invieremo una mail a tutti perché il
Cardinale invita i giovani nella prossima domenica Solennità di Cristo Re,
alle 8 del mattino, nella Basilica di S. Croce in Gerusalemme, farete anche
una colazione e dopo si farà una processione fino a S. Giovanni in Laterano,
dove ci sarà l’Eucarestia, presieduta dal Cardinale, con i Vescovi ed i
giovani. Chi vuole può portare il pranzo al sacco. Questo per i giovani di
Roma; per le altre diocesi non sappiamo se il Vescovo organizza qualcosa.
In caso affermativo invitate i giovani a partecipare.
KIKO:
Bene, fratelli, sono felice di vedervi e di augurare a tutti “Buona
Pasqua”, “Buon Natale.” Dopo più di 50 anni qui, siamo tutti uniti, che belli
che siete! Che possiate passare un buon Natale, con la vostra famiglia, con i
vostri figli, che possiate dare solennità cristiana al Natale, alla cena di Natale.
Le famiglie del Cammino sono meravigliose, i bambini, i giovani...; andate
alla Messa di mezzanotte in parrocchia. Il didascalo può preparare i bambini
e insegnare loro a cantare canti di Natale.
Passate un buon Natale pregando gli uni per gli altri. Ricordatevi di
noi che siamo in una grande battaglia. Coraggio!
Preghiamo:
“Signore, ti ringraziamo per questo incontro: ispiraci tu la preghiera
che vuoi esaudite, ascoltaci, Signore”.
Se volete fare una preghiera la potete fare con voce forte e breve.
− Preghiere spontanee
KIKO:
“Ti preghiamo per tutte le comunità neocatecumenali di Roma,
benedici le parrocchie, benedici i fratelli. Aiutaci tu, Padre, mandaci
il tuo Santo Spirito che renda testimonianza al nostro spirito della tua
presenza, del tuo amore per Roma e per tanti fratelli che chiamerai a
noi: dacci forza per accoglierli e portarli a te. Ascoltaci, Signore”.
− Padre nostro
− Benedizione
Canto: “Vivete allegri”
Buon Natale! Buon Natate a tutti!