venerdì 1 dicembre 2023

KIKO ARGUELLO: ANNUNCIO DI AVVENTO 2023 - TERZA ED ULTIMA PARTE

 



Kiko:

(...)

L'Avvento, fratelli, ci viene a ricordare di essere vigilanti, di tornare a

pregare. Così, durante la prima settimana di Avvento, tutti i fratelli che hanno

fatto l'Iniziazione alla Preghiera ci alzeremo durante la notte per fare l'Ufficio

delle Letture: tre ore dopo essere andati a letto. Perché l'Ufficio delle Letture

parla in questo tempo di escatologia, della seconda venuta del Signore, della

morte e della risurrezione di Cristo; ciò che un tempo si chiamavano “I

Novissimi”: cioè, morte, giudizio, inferno e paradiso. Ci alzeremo dalla

prima domenica fino all'Immacolata Concezione.


Nella prima parte dell'Avvento abbiamo una celebrazione

penitenziale. L'Avvento è un tempo di conversione. Chi di voi ha fatto il

Padre Nostro, oltre ad alzarsi a mezzanotte, si riunisce in comunità prima di

andare al lavoro per cantare insieme le Lodi. Noi del Cammino stiamo

recuperando l'assemblea liturgica, che ha la missione di rendere Dio presente

in mezzo alla gente. Ed è una missione ecclesiale, non solo personale.

Allora, ci riuniamo come comunità. Non potete mancare, fratelli, è una

salvezza per tutta l'umanità! Quindi non puoi dire: vado o non vado, ne ho

voglia o non ne ho voglia! No. L'Avvento ti insegna ad accettare la

sofferenza nella carne. Non puoi pensare che la comunità ti debba rendere

felice e nient'altro e se non ti rende felice, non ci vai. Convertiti! Perché viene

il Signore. Egli porta con sé la Sua giustizia. Viene il Signore, vestito di

maestà. E ti farà vedere le tue opere. Dice la Scrittura che i cristiani sono

seguiti dalle loro opere; noi tutti siamo seguiti dalle nostre opere. Quindi,

tutto ciò che il tuo corpo soffre in Gesù Cristo è molto importante. Il nostro

corpo è santo e sarà glorioso.


Potete portare anche i vostri figli, se sono un po’ grandicelli, o

svegliarli qualche volta a mezzanotte. Vi chiederanno: “Perché ci svegliamo

in questo tempo?” E risponderete: “Perché l’Avvento è un tempo

escatologico e ci ricorda che tutti dobbiamo morire, ci fa pensare a questa

nostra vita e ci mette in una situazione di vigilanza, di allerta, di vigilia, di

conversione, di attendere il Signore.”


Il 17 dicembre inizia la novena di Natale, che ci ricorda la prima

venuta del Figlio di Dio. È quindi molto importante vivere il Natale in

famiglia, trasmettendo i valori in un'autentica liturgia domestica. Fate la

natività a casa. Dovete passare la fede ai vostri figli con grande tenerezza.

La Vigilia di Natale con una cena speciale. E prima della cena di quel giorno

si mette Gesù Bambino nella mangiatoia e si canta un canto con i propri figli,

si legge il Vangelo a tavola, con le candele accese, con solennità. Quella sera

è molto importante, si commemora la nascita del nostro Salvatore. Che i tuoi

figli vedano che davvero credi in Dio.


Poi andiamo a partecipare alla Messa di mezzanotte in parrocchia. I

didascali, con i bambini più grandi e con i giovani, aiutati da un salmista,

possono formare un coro e cantare alla Messa di mezzanotte; contribuire a

rendere la Messa più partecipata, con monizioni, con canti, con tamburelli,

con nacchere... e dopo la Messa, se possibile, si può mangiare del torrone, il

panettone.


Il giorno di Natale, le Lodi dovrebbero essere più solenni, abiti da

festa, e non solo in un modo qualsiasi. I dettagli, i segni, il rispetto per la

tavola: è un altare; C'è un altare nella tua famiglia che presiede la tua

famiglia, con una tovaglia bianca, con dei fiori. C'è una nuova civiltà. Si

cantano le lodi, si legge la Scrittura e il padre fa domande ai figli. Spiega a

tuo figlio perché Gesù Cristo è venuto, spiegaglielo. Digli come ha salvato

suo padre, approfitta di questa opportunità.


La famiglia ha tre altari:

- L’altare della mensa dell'Eucaristia, dove il Signore celebra con noi

la vittoria di Cristo sulla morte.

- L'altare della famiglia, la tavola dove mangiamo e benediciamo il

Signore. Se sei il padre della casa, rispetta quell'altare, non essere superbo,

sii umile; che i tuoi figli vedano che sai soffrire, che non un tipo a cui, appena

qualcosa va storto, si arrabbia!

- E poi il talamo nuziale, fratelli, un altare meraviglioso, dove si prega

prima di fare l'amore; non si fa l'amore in un modo qualsiasi. Fare l'amore

significa fare un sacramento che è santo, dove si fa presente lo Spirito Santo

e dove si dà la vita, la vita a un essere umano. È la cosa più grande che Dio

potesse fare a un uomo: dargli la possibilità di dare la vita a un essere umano.

Ci sono anche tempi di continenza; c’è una castità anche nel matrimonio.

Abbiate in grande onore il matrimonio, rispettando vostra moglie, che è

immagine della Vergine Maria, che è immagine della Chiesa; e tu, marito, lo

sposo, sei Cristo.


Noi portiamo una nuova civiltà, per questo non viviamo il Capodanno

come i pagani, ma entriamo nel nuovo anno celebrando l'Eucaristia con la

comunità. Poi c’è la festa dei Re Magi, l'Epifania, la manifestazione di Gesù

ai pagani, ai gentili. I didascali dei bambini, aiutati da alcuni giovani, la

preparano e quel pomeriggio i bambini si divertono un mondo.


Coraggio! Il Signore ci chiama a una grande missione: creare una

nuova civiltà, un'autentica civiltà cristiana. Il diavolo vorrà opporsi a noi, ma

noi abbiamo una missione. Finché il Signore ci dà il tempo di realizzarla,

nessuno potrà opporsi. Quando arriverà il nostro momento, se Dio vorrà,

daremo la vita per Lui.

Pregate per noi.


Canto: Rivestitevi dell’armatura di Dio


ASCENSIÓN:

Un momento, devo dire ancora una cosa, solo un minuto.

La festa della Sacra Famiglia, che è la domenica dopo il Natale:

sempre Kiko e Carmen ci hanno detto di celebrarla, è una festa della

comunità ricordando il messaggio della Vergine Maria a Kiko: “Bisogna fare

comunità come la santa Famiglia di Nazaret”. Ricordate che ci hanno detto:

Fate un’Eucarestia, un’agape, che sia un giorno più festoso questo giorno

della Santa Famiglia. Qualche comunità continua a farlo, ma altre lo hanno

perso un po’. Vi invitiamo a recuperare questa festa della comunità, della

Santa Famiglia.

Anche per l’Immacolata facciamo festa come sempre.

Nella domenica di Cristo Re, il Papa ha istituito la Giornata Mondiale

della Gioventù diocesana, da vivere in diocesi. Stavamo aspettando questa

lettera: “Lieti nella speranza” (Rm 12,12), che è uscita qualche giorno fa, per

la scrutatio dei giovani perché piano piano possano conoscerla. È molto

bella. Lo faremo, ma mentre noi la prepariamo, faremo la scrutatio come


sempre con il Vangelo della domenica. Appena l’avremo preparata la

invieremo ai Centri Vocazionali e agli Itineranti.

Per quelli di Roma che siete qua: invieremo una mail a tutti perché il

Cardinale invita i giovani nella prossima domenica Solennità di Cristo Re,

alle 8 del mattino, nella Basilica di S. Croce in Gerusalemme, farete anche

una colazione e dopo si farà una processione fino a S. Giovanni in Laterano,

dove ci sarà l’Eucarestia, presieduta dal Cardinale, con i Vescovi ed i

giovani. Chi vuole può portare il pranzo al sacco. Questo per i giovani di

Roma; per le altre diocesi non sappiamo se il Vescovo organizza qualcosa.

In caso affermativo invitate i giovani a partecipare.


KIKO:

Bene, fratelli, sono felice di vedervi e di augurare a tutti “Buona

Pasqua”, “Buon Natale.” Dopo più di 50 anni qui, siamo tutti uniti, che belli

che siete! Che possiate passare un buon Natale, con la vostra famiglia, con i

vostri figli, che possiate dare solennità cristiana al Natale, alla cena di Natale.

Le famiglie del Cammino sono meravigliose, i bambini, i giovani...; andate

alla Messa di mezzanotte in parrocchia. Il didascalo può preparare i bambini

e insegnare loro a cantare canti di Natale.

Passate un buon Natale pregando gli uni per gli altri. Ricordatevi di

noi che siamo in una grande battaglia. Coraggio!

Preghiamo:

“Signore, ti ringraziamo per questo incontro: ispiraci tu la preghiera

che vuoi esaudite, ascoltaci, Signore”.

Se volete fare una preghiera la potete fare con voce forte e breve.

− Preghiere spontanee

KIKO:

“Ti preghiamo per tutte le comunità neocatecumenali di Roma,

benedici le parrocchie, benedici i fratelli. Aiutaci tu, Padre, mandaci

il tuo Santo Spirito che renda testimonianza al nostro spirito della tua

presenza, del tuo amore per Roma e per tanti fratelli che chiamerai a

noi: dacci forza per accoglierli e portarli a te. Ascoltaci, Signore”.

− Padre nostro

− Benedizione

Canto: “Vivete allegri”

Buon Natale! Buon Natate a tutti!