domenica 19 maggio 2013

Popoli e banche ... miseria e sviluppo ... Da Benedetto XVI a Papa Francesco





(Luis Badilla) Da ieri sera la stampa mondiale sta amplificando, spesso nei titoli, una frase di Papa Francesco nel corso delle sue risposte alle domande di alcuni esponenti dei Movimenti apostolici che in 200mila hanno "occupato" Piaza San Pietro. Ragionando sulla "crisi dell'uomo", più che crisi economico-finanziaria, e sulla povertà dilagante in molte aree del mondo, Papa Francesco esclamò: "A causa della crisi la gente muore di fame ma ci si occupa di banche". Il clamore mediatico che sta avendo l'affermazione del Papa, tra l'altro giusto e necessario perché si tratta di una denuncia coraggiosa ("da profeta", scrive qualcuno in queste ore), ci riporta con la memoria al celebre discorso di Benedetto XVI,  presso la Westminster Hall - City of Westminster, il venerdì 17 settembre 2010. In quell'allocuzione, che resta uno degli interventi più importante del suo pontificato, il Papa emerito disse testualmente: "Quando è in gioco la vita umana, il tempo si fa sempre breve: in verità, il mondo è stato testimone delle vaste risorse che i governi sono in grado di raccogliere per salvare istituzioni finanziarie ritenute “troppo grandi per fallire”. Certamente lo sviluppo integrale dei popoli della terra non è meno importante: è un’impresa degna dell’attenzione del mondo, veramente “troppo grande per fallire”."(Testo completo)