giovedì 16 giugno 2016

Iuvenescit Ecclesia. I commenti di Focolari e RnS

Mons Andrew_MariaVoce_JesusMoran

La pubblicazione della lettera Iuvenescit Ecclesia, sulla relazione tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa, è stata salutata “con gratitudine” dal presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez.
Il documento, cofirmato dal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, cardinale Gerard Ludwig Müller e dell’arcivescovo segretario, mons. Luis Ladaria, secondo Martinez, “aggiorna e riafferma la collocazione teologica ed ecclesiologica delle nuove aggregazioni ecclesiali, a partire dalla relazione tra doni gerarchici e doni carismatici”.
“La nostra sensibilità sugli argomenti trattati – prosegue il presidente di RnS – la verifica esperienziale delle indicazioni comunitarie e pastorali diffuse nel Documento, ci permettono di ribadire la continuità con il Magistero post-conciliare. È chiara, al contempo, la volontà di Papa Francesco di proporre una nuova “cultura della Pentecoste”, che abbia nel riconoscimento e nella valorizzazione dei numerosi carismi una grande risorsa di rinnovamento per la Chiesa e per l’urgente conversione pastorale”.
“Se san Giovanni Paolo II considerava i movimenti e le nuove comunità ‘una risposta provvidenziale alle necessità della Chiesa e del mondo’, suscitata dallo Spirito Santo alla fine del secondo Millennio, Papa Francesco ha a cuore la proposizione di una ‘visione armonica’ del loro esistere e operare, perché si superi ogni orgoglio autoreferenziale, ogni presunzione istituzionale, ogni distinzione esasperata ed esasperante tra istituzioni e carismi, ogni mortificazione della fraternità e della comunione nella diversità di stati, uffici e finalità perseguite. Fondamentale poi il definitivo superamento di quella pericolosa divaricazione da alcuni invocata tra cattolicesimo ‘sociologico’ e cattolicesimo ‘pneumatologico’ e dunque di una Chiesa ‘dell’istituzione’ e una Chiesa ‘della carità’: contrapporli o giustapporli sarebbe estinguere lo Spirito Santo nella vita dei fedeli, del popolo di Dio, della Chiesa!”.
“La ‘coessenzialità’ tra doni gerarchici e doni carismatici nella struttura e nel mistero della Chiesa, più volte ribadite da San Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, trovano oggi nel Magistero di Papa Francesco un rilancio della loro dimensione “missionaria”, così che l’orizzonte carismatico s’inscriva dentro l’imprescindibile ritmo sacramentale della Chiesa, a partire dalla Chiesa particolare verso la Chiesa universale. Decisiva la riaffermazione di nozione di “bene comune” insita nei carismi, che seppure dati alle singole persone, devono sempre generare vita nuova e novità salutari e contagiose per molti, in un ordine ecclesiale e sociale di stampo comunitario e mai individualistico. In tal senso, dalla dottrina dei carismi può derivare una dimensione partecipativa e collaborativa capace di vincere le tante crisi del nostro tempo”.
“Interessante l’aggiornamento dei ‘criteri di ecclesialità’ fin qui vigenti posti a discernimento dell’autenticità dei doni carismatici, così da favorire la giusta e dovuta ‘maturità’ dei movimenti in ordine alla loro testimonianza nella Chiesa e per la Chiesa nel mondo. Ne discende una più adeguata intelligenza dei doni di Dio, a partire dal mutato contesto storico nel quale si trovano a interagire”.
“In ultimo, è dirimente l’invito fatto ai ministri ordinati a non disdegnare la partecipazione alla vita di una realtà carismatica, da cui potranno trarre forza e aiuto umano e spirituale, nel rispetto delle peculiarità di ogni singola aggregazione. Il Documento sarà opportunamente ripreso nelle nostre Scuole di formazione nazionali e interregionali, desiderosi di continuare il cammino intrapreso in comunione con i Pastori della Chiesa, per lo sviluppo di quella teologia dei carismi e dell’esperienza che sono un segno dei tempi nella Chiesa di Francesco”, conclude poi Martinez.

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La pubblicazione della lettera Iuvenescit Ecclesia, approvata da papa Francesco, a firma del cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerard Ludwig Müller, e dell’arcivescovo segretario, Luis Ladaria, “se nutre e sprona il cammino della Chiesa intera ‘in uscita’ in questa fase nuova della sua storia, è anche motivo di gioia e gratitudine per le nuove realtà ecclesiali di cui il Movimento dei Focolari è un’espressione”.
Con queste parole, il movimento fondato da Chiara Lubich commenta in una nota, la pubblicazione del documento curato dall’ex Sant’Uffizio.
“Quella reciprocità tra doni gerarchici e doni carismatici, a cui la lettera richiama, interpreta appieno l’esperienza che ha accompagnato il Movimento dei Focolari fino ad oggi – prosegue la nota -. Esso si è trovato immerso nell’alveo delle «ondate di movimenti» suscitate dallo Spirito Santo per il rinnovamento della Chiesa in sinergia coi suoi Pastori, di cui ha detto l’allora cardinale Ratzinger nel maggio 1998 in preparazione del Giubileo dell’anno 2000”.
“Ora, dalla Iuvenescit Ecclesia, il Movimento dei Focolari si sente ulteriormente spronato a corrispondere con autenticità alla coessenzialità tra doni gerarchici e doni carismatici che Giovanni Paolo II, nella scia del Vaticano II, ha indicato. Essa oggi appare più che mai necessaria alla vita e alla missione della Chiesa a servizio dell’umanità nelle sue attese, ferite e istanze, con l’obiettivo impegnativo ma realistico di edificare tutti insieme la civiltà nuova dell’amore”, conclude la nota dei Focolari.
Zenit